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Journaling: cos’è, come iniziare e perché tenere un diario ti fa stare meglio

Scopri come il journaling possa trasformare la tua vita! Tenere un diario, aiuta a proteggere il benessere mentale, gestire lo stress e l’ansia. Ecco alcune tecniche davvero efficaci per coltivare questa pratica di auto-ascolto

Foto: iStock



In un mondo frenetico e in costante accelerazione, trovare uno spazio per sé stessi è diventato essenziale. Il journaling, ovvero l'arte di tenere un diario, emerge come uno strumento potentissimo per il benessere mentale e la crescita personale.

Ma cos'è esattamente il journaling e perché sta guadagnando così tanta popolarità? La dottoressa Fiorella Franco, esperta in percorsi di crescita personale, trainer e mental coach, chiarisce subito che è «molto più che "scrivere un diario": è un atto di auto-ascolto attivo».

Non si tratta solo di annotare eventi quotidiani, ma di creare uno spazio intimo dove pensieri, emozioni, paure e intuizioni possono finalmente trovare voce. «In un mondo che ci spinge alla velocità e alla distrazione, il journaling ci riporta a casa: dentro di noi», afferma la dottoressa Franco, sottolineando come la sua crescente popolarità sia dettata da un bisogno sempre più diffuso di rallentare, comprendersi e riconnettersi con la propria interiorità. Scrivere, infatti, ci permette di fare ordine nel caos mentale e riscoprire un'intimità con noi stessi spesso persa nella routine.

I benefici del journaling, alleato contro stress e ansia

Ti sei mai chiesta come liberare la mente da quel groviglio di pensieri che spesso ti assilla? Il journaling si rivela un alleato prezioso contro ansia e stress. Scrivere è, prima di tutto, una forma di decompressione emotiva.

«Quando metti nero su bianco ciò che provi, togli forza ai pensieri automatici e li trasformi in qualcosa che puoi osservare e comprendere meglio», spiega la mental coach. È come sciogliere un nodo: ciò che prima girava in testa in modo confuso, ora prende forma, restituendo lucidità e respiro.

A livello neurologico, il journaling crea un vero e proprio ponte: «Il journaling fa da ponte tra le aree emotive e razionali del cervello: aiuta la parte emotiva a "parlare" e quella razionale ad "ascoltare"», aggiunge l’esperta. Questo scambio è importante per calmarci, chiarirci e riorientarci, contribuendo a regolare le emozioni e calmare il sistema nervoso.

Inoltre, scrivere aiuta a creare una distanza salutare dalle preoccupazioni. «Non sei più nella tempesta, ma sulla riva, a guardarle da fuori. E da lì tutto cambia». Un'immagine potente, che spiega come il journaling riduca lo stress e interrompa il rimuginare continuo, rendendo i pensieri più chiari e le emozioni più gestibili, così da riconoscere i pensieri autosabotanti e trasformare l'ansia in nuovi punti di partenza.

Journaling e autoconsapevolezza: accendi la luce dentro di te

L'autoconsapevolezza è un percorso, e il journaling ne è un faro. Quando scriviamo, iniziamo a notare schemi ricorrenti: frasi, emozioni e voci interiori che si rivelano.

«Il journaling ci permette di passare da dentro a fuori: anziché restare intrappolati nei pensieri, li osserviamo da una prospettiva nuova. E questo semplice atto cambia tutto», rivela la dottoressa Franco.

«Scrivere è un po' come accendere una luce dentro di sé. Più scrivi, più impari a riconoscere cosa ti stimola e cosa ti svuota, quali convinzioni ti frenano e quali desideri stai ignorando. Diventa una vera e propria forma di coaching con te stesso, spesso il primo passo verso un cambiamento significativo».

Come iniziare a fare journaling: tecniche semplici ed efficaci

Se sei un principiante o fatichi a mantenere la costanza, non hai nulla di cui preoccuparti. Il segreto non è scrivere pagine intere ogni giorno, ma farlo in modo costante. «Non serve scrivere pagine intere ogni giorno. Serve solo darsi un appuntamento con sé stessi — anche solo per pochi minuti — e presentarsi con sincerità», consiglia l'esperta.

Molti iniziano con il "diario delle soglie", un quaderno dove scrivere prima o dopo momenti importanti, per trasformare l'esperienza in consapevolezza e collegare le emozioni al proprio cammino.

Per iniziare, ecco tre tecniche semplici suggerite dalla dottoressa Franco:

  • Le 3 domande (mattina o sera):
    - Come mi sento in questo momento?
    - Di cosa ho bisogno?
    - Qual è un piccolo passo che posso fare per me?
    • Scrittura libera per 5 minuti: imposta un timer e scrivi senza giudizio o struttura, lasciando fluire i pensieri.
    • Journaling tematico: scegli un tema (relazioni, lavoro, futuro) e scrivi tutto ciò che ti viene in mente, senza filtri.

    Mantenere la costanza nel journaling

    Come spiega la dottoressa Franco, il blocco più comune nel mantenere la costanza nel journaling è il perfezionismo, l'idea di dover scrivere bene o avere sempre qualcosa di interessante da dire.

    «Il journaling non è un compito: è uno spazio privato, imperfetto, un atto liberatorio», rassicura la mental coach. Per superare i blocchi e mantenere una pratica regolare, la dottoressa Franco fornisce alcuni consigli utili:

    • Togliere pressione: anche solo tre righe vanno bene.
    • Renderlo accessibile: tieni il diario sempre a portata di mano.
    • Usare domande guida: "Cosa ho imparato da questa esperienza?", "Qual è il pensiero che torna più spesso oggi?", "Se potessi mollare un peso, quale sarebbe?", "Sto onorando i miei veri bisogni, o sto cercando approvazione?".
    • Rileggere ogni tanto: per osservare la tua crescita, generando gratitudine e motivazione.


    Soprattutto, è utile trattare il journaling come una pratica benefica, non come un altro compito a cui adempiere. «Scrivi per sentire, usa la scrittura come strumento di presenza e amore verso te stesso anche due volte alla settimana, scegliendo la profondità e l’ascolto senza giudizi», consiglia la dottoressa.

    Il journaling a lungo termine: dalla visione alla realizzazione

    Il journaling non offre solo benefici immediati, ma è anche uno strumento utile per la definizione degli obiettivi e la realizzazione personale a lungo termine.

    «Il journaling è un ponte tra visione e azione», spiega l’esperta. «Ti aiuta a chiarire cosa desideri veramente, al di là di ciò che ti è stato detto di volere, e a dissolvere la nebbia che spesso avvolge i tuoi desideri autentici».

    Il journaling diventa un alleato nella definizione degli obiettivi, ti accompagna passo dopo passo, permettendoti di monitorare i progressi, celebrare le micro-vittorie e correggere la rotta. «Scrivere un diario significa diventare registi consapevoli della propria vita, invece che semplici spettatori», afferma la mental coach. «Diventa un atto identitario: non stai solo raccontando la tua storia, la stai scegliendo».


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