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Come avere un giardino effetto English cottage

Non devi essere una giardiniera esperta e nemmeno abitare in campagna per ricreare questo stile informale, naturale e accogliente tipico delle case di campagna inglesi

Credito: @GAP PHOTOS/RACHEL WARNE



Non è più tempo di fiori perfetti e varietà esotiche. Quando si parla di giardinaggio gli appassionati e i garden designer hanno fatto una scelta di campo precisa, quello della naturalità. Trionfano le specie perenni, locali, spesso a stelo lungo, che durano negli anni e sembrano spontanee. Proprio lo stile tipico dei cottage inglesi che infatti è particolarmente di tendenza.

269970«Piace perché è intimo, informale, variegato. Il suo fascino sta nell’atmosfera familiare», chiarisce Claire Masset, giardiniera che ha scritto un libro proprio sui giardini inglesi di campagna, Cottage garden (Ippocampo edizioni, 25 €). «In un mondo tecnologico, imprevedibile e stressante, abbiamo più che mai bisogno di una fuga dal presente. E lo stile cottage ci ricollega con un passato rassicurante».


Cottage inglese, perfetto per chi ha un piccolo giardino

È caratterizzato da specie facili, che non hanno bisogno di molte cure e che spesso si riseminano da sole. La violaciocca, l’aquilegia, il malvone, i papaveri, la scabiosa, la nigella stanno cambiando il panorama del verde urbano, portando un’atmosfera country e scapigliata fin nei giardini pubblici.

«Secondo William Robinson, king del cottage gardening di inizio Novecento, è sufficiente trattar bene il terreno e lasciare che i fiori raccontino la loro storia. Forse esagerava ma è vero che le regole da rispettare sono davvero poche», continua la garden designer.

«Se vuoi ottenere questo stile crea bordure alte e ricche di specie differenti che fioriscono scaglionate durante la primavera e l’estate. Aggiungi qualche verdura e romantici esemplari di rose e clematis rampicanti. Se puoi rifinisci con qualche cespuglio di bosso o viburno, modellato a forma di sfera».


È sufficiente anche un balcone per creare un’atmosfera vintage

La disposizione dei vasi deve sembrare il più possibile casuale, a guidarti devono essere le esigenze delle piante e non uno schema decorativo preciso. I contenitori saranno in materiali naturali, come terracotta, pietra, legno. Sono perfetti anche secchi e bacinelle di metallo, preferibilmente non nuovi.

La patina del tempo è sempre molto apprezzata, ma se proprio devi comprare qualcosa orientati verso lo stile shabby. Senza esagerare però con il manierismo, la semplicità deve rimanere la base anche su un balcone.


Una famiglia di fiori perfetta per gli spazi minuscoli: le primule

Per gli spazi minuscoli sono perfette le primule. Bisogna scegliere però le varietà storiche, come la Victoriana gold lace e quelle con il gambo lungo come la primula auricula o vialii che fioriscono anche a primavera inoltrata.

Ottimi anche i garofani profumati, i gerani e l’alta buddleia amata dalle farfalle. Sono da accostare con noncuranza alle aromatiche come il rosmarino e alle succulente come i sempervivum. E se sei in cerca di specie davvero speciali, gira la pagina e guarda le nostre preferite.



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credits: @National Trust Images/Chris Lacey

Il geranio Rozanne

Con il suo colore viola e la forma a coppa, il geranio Rozanne non si direbbe davvero un geranio, invece lo è ed è dotato di superpoteri. Tanto per cominciare produce fiori per mesi: inizia in primavera e prosegue fino all’arrivo dell’autunno.

Poi, a differenza degli altri membri della famiglia, resiste al gelo, ai parassiti e in più non ha bisogno di essere bagnato spesso. Se vuoi farlo felice, mettilo al sole almeno qualche ora tutti i giorni e rendi il terreno soffice, drenante e fertile, aggiungendo letame in pellet.

Sostieni la lunghissima fioritura con un fertilizzante per piante da fiore ogni 15 giorni.


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credits: @Gap photos/Howard Rice


La peonia Sarah Bernhardt

La peonia Sarah Bernhardt è semplicemente uno dei fiori più belli e ornamentali da coltivare ma è anche una pianta facile, longeva e profumata. Il suo unico limite è quello di fiorire una volta sola all’anno nel mese di maggio. In piena terra diventa praticamente autonoma, perché è abbastanza resistente alla siccità.

Può crescere anche in vaso (grande almeno 30 centimetri) purché bagnata regolarmente. Ama il sole, almeno per qualche ora al giorno, ma non teme il freddo e non è esigente in fatto di terreno. Va concimata all’inizio della stagione con letame in pellet, aggiungendo del concime per piante da fiore prima della fioritura.


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credits: @National Trust Images/ Andrew Butler

I lupini ornamentali

È un piccolo arbusto dagli irresistibili fiori a pannocchia, che sbocciano in primavera. I lupini ornamentali possono crescere fino a 1 metro di altezza, ma esistono varietà nane che non superano i 50 centimetri. Ha un’anima ecologica perché è una leguminosa e arricchisce il terreno di azoto, così dopo che ha attecchito non avrai bisogno di concimarla.

Non ama il grande caldo, quindi ha bisogno di acqua costante, specie d’estate, ma evitando accuratamente i ristagni. Fai in modo che abbia un terriccio drenante e qualche ora di sole alla mattina. Se dopo la fioritura tagli gli steli fino al terreno, potresti avere nuovi fiori alla fine dell’estate.


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