Cani e gatti: perché non devi dargli i farmaci per umani
Costano meno dei farmaci di uso veterinario e magari ne hai già una scorta nell’armadietto. Ma possono esporre cani e gatti a seri rischi
di Manuela Porta
Il tuo cane o gatto sta male e sei tentata di dargli una medicina che su di te è super efficace. Fermati. La dottoressa Fabrizia Canepa, medico veterinario di Ca’ Zampa, ci spiega perché gli animali devono essere curati con i “loro” farmaci.
Se il farmaco “a uso umano” è prescritto dal veterinario non ci sono problemi, giusto?
«I veterinari non possono prescrivere farmaci studiati per le persone. Il regolamento europeo, recepito anche dall’Italia, li obbliga a utilizzare quelli dedicati agli animali. Solo se non dovesse esistere il principio attivo, allora può prescrivere un farmaco a uso umano. Il professionista è quindi tenuto ad attenersi a quanto previsto dalla legge».
I farmaci per i pet sono in genere più costosi dei “nostri”: come mai?
«La maggior parte dei farmaci veterinari costano di più di quelli per le persone con lo stesso principio attivo. Questo succede per varie ragioni. Per le medicine studiate a uso umano esiste l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) che quando deve immettere un farmaco sul mercato apre un tavolo di confronto tra le parti per stabilire il prezzo finale. In veterinaria questo non è possibile e quindi la decisione è lasciata alle aziende farmaceutiche.
A incidere sui prezzi ci sono anche i più alti costi di registrazione (diversi per ogni specie animale) rispetto ai farmaci umani, la presenza di sostanze appetizzanti e i costi di produzione che, per via della minor incidenza del mercato veterinario rispetto a quello umano, risultano essere maggiori».
A quali rischi si espongono i pet se si ricorre al “fai da te” con i farmaci?
«La somministrazione fai da te va sempre evitata perché può portare a disturbi che vanno dalle intolleranze ad alcuni principi attivi contenuti nei farmaci a problematiche più gravi. È opportuno seguire sempre l’indicazione del veterinario».
Quali farmaci (ad uso umano) possono essere ammessi (ad esempio nei casi in cui non c’è l’equivalente veterinario) e quali sono quelli tossici?
«Come detto sopra, è consentito dare farmaci ad uso umano ad un pet solo in via eccezionale, se il veterinario lo ritiene necessario. È importante seguire sempre le indicazioni dell'esperto. Tra i farmaci tossici, quelli contenenti benzodiazepine, ad esempio, che possono eccitare il pet anziché tranquillizzarlo».
La guida per la salute di cane e gatto
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Il libro risponde inoltre a tutti i dubbi su argomenti come la sterilizzazione, l’alimentazione, i trattamenti di prevenzione, le vaccinazioni e le diverse patologie. Da tenere sempre a portata di mano.
Connessioni: il benessere si trasmette
Un recente studio pubblicato su Scientific Report conferma la connessione emotiva e fisiologica tra cani e compagni umani attraverso la variabilità della frequenza cardiaca (HRV) e l’attività fisica.
Utilizzando interazioni quotidiane come carezze e giochi, si è rilevato come cani e persone modulino reciprocamente il proprio benessere fisiologico e comportamentale.