di Elisa Capitani
«La leishmaniosi è un disturbo cronico che si manifesta principalmente nei mesi estivi; una volta più diffuso nel Centro e Sud Italia, in particolare nelle zone costiere, collinari e pedemontane, oggi colpisce i cani anche al Nord. La leishmaniosi è trasmessa da un particolare tipo di zanzara, il flebotomo, che ormai si trova ovunque», spiega la dott.ssa Chiara Perazzoli, veterinaria presso la Clinica Veterinaria di San Donato Milanese.
Leishmaniosi, sintomi e trattamenti
«Una volta che il cane contrae la malattia, ne soffre per tutta la vita», spiega l’esperta.
I sintomi possono comparire anche a distanza di tempo dall’infezione: si va da forme cutanee lievi, come alopecia e dermatiti, fino a situazioni più gravi che colpiscono reni e cervello. La diagnosi richiede una serie di esami: «Il test che valuta la presenza di anticorpi nel sangue da solo non basta, serve anche controllare la funzionalità renale e fare l’elettroforesi delle proteine».
Quando la leishmaniosi è accertata, la terapia prevede trattamenti di supporto da far seguire per tutta la vita. Se si verificano aggravamenti, vengono somministrati cicli farmacologici specifici, della durata di uno o due mesi, per alleviare i sintomi e ottenere una remissione temporanea.
Leishmaniosi, come prevenirla
«La prevenzione è la cosa più importante», sottolinea la dott.ssa Perazzoli. È fondamentale usare antiparassitari repellenti per i pappataci, come spray quotidiani o collari. Esiste anche un vaccino, o meglio un immunomodulante: «Non garantisce una copertura totale, ma offre una protezione in più», conclude l’esperta.