Perché la maschera viso è fondamentale d’estate

Solo a questo trattamento beauty, che si sta sempre più evolvendo, puoi chiedere in pochi minuti di attenuare i danni del sole su viso e capelli e di darti quell’allure morbida e luminosa che fa risaltare l’abbronzatura



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di Beatrice Serra

A far felice la pelle, con le temperature in rialzo, ci pensano le maschere viso. Un must have nella skincare più efficace, un nuovo fronte di ricerche nei laboratori cosmetici. «Questa tipologia di prodotto è ancora sottovalutata nei consumi, e qui ci si sbaglia», commenta Corinna Rigoni, presidente di Donne Dermatologhe Italia. «Le maschere, infatti, hanno un’azione supplementare rispetto alle creme».

Poniamo il caso dei mesi estivi. «Dopo una giornata all’aria aperta, la cute è segnata dall’azione dei raggi solari, dell’acqua, del vento. Quella che la sera ci fa vedere viso e collo disidratati, e ancora più solcati; oppure che rivela macchie scure ingrandite o naso, mento e fronte superlucide, se la cute è grassa. In questi casi, la pelle reclama cure extra, e la maschera viso è un booster veloce e unico nel suo genere. In 15-20 minuti di posa, permette di recuperare in termini beauty quello che le creme fanno in tempi molto più lunghi», spiega Gloriana Assalti, farmacista e cosmetologa a Roma.

«Infatti, una facial mask agisce in profondità, sia perché è un concentrato di principi attivi sia perché la sua posa a impacco crea un film sulla cute che permette di recuperare (e trattenere) l’acqua persa e di fare penetrare gli ingredienti utili in profondità. E subito il viso appare più idratato, disteso e luminoso con un risultato botox like».


Maschere viso, le formule sono potenti

Non c’è solo l’effetto lifting e glow che ci prepara al meglio per le serate estive, molte maschere viso fanno tanto altro ancora per ridurre al minimo i danni del sole.

«La ricerca tecnologica ha portato queste emulsioni cosmetiche a un livello di prestazione anti-radiazioni più alto rispetto al passato », ricorda Assalti. «I classici agenti idratanti, rinfrescanti, lenitivi (come acido ialuronico, aloe) ci sono sempre. Ma a fare la differenza è che oggi i prodotti più “brillanti” sono dotati anche di sostanze fondamentali contro il fotoinvecchiamento. Tra le più gettonate, ci sono la niacinamide e la vitamina C: rendono più bella l’abbronzatura in quanto eliminano la stratificazione di cellule morte che si depositano sulla pelle e, quindi, danno luminosità e uniformano il colore.

Ancora più complete sono le formule che includono anche qualche peptide (per esempio, le cellule staminali vegetali), acido glicolico (o mandelico), acido azelaico, tutti fattori fondamentali per fermare la corsa del tempo sul viso. Dissetano la pelle, le impediscono di macchiarsi e la mantengono su di tono perché hanno il pregio di agire direttamente sui fibroblasti del derma, stimolando la produzione di elastina e collagene. Perciò, le facial mask dell’estate 2023 offrono diverse possibilità: per il loro effetto restitutivo immediato sono il miglior doposole per il viso che ci sia; per la loro efficacia riparativa prolungata diventano un caposaldo della skincare antietà: ne amplificano i benefici e salvano la cute da rughe e discromie».


Maschera viso per ogni necessità

Che maschera sia, allora, ma via dalle generalizzazioni d’uso. «Nella scelta tra le diverse formule in vendita va sempre tenuto in considerazione il tipo di pelle che si ha», dettaglia Francesco Antononaccio, dermatologo e medico estetico a Parma. «Per le pelli secche e sensibili che risentono di più dei fattori climatici estivi, suggerisco maschere dalla texure cremosa, con oli vegetali (tipo germe di grano, jojoba, macadamia) che, oltre a idratare, nutrono e calmano. «Mentre se è mista, le maschere-gel (meglio se con vitamina E, antiossidante) fanno lo stesso lavoro ma senza appesantire una cute già impura».

«Per chi invece ha passato gli anta, ci vuole un prodotto rigenerante, quindi ok alle maschere in crema ricche di lipidi e altre sostanze anti-età. Vanno benissimo anche le sleeping mask, che per il loro effetto occlusivo prolungato sono fortemente ristrutturanti», prosegue Corinna Rigoni. «Molto piacevoli e valide sono anche le maschere in tessuto: il concentrato di attivi è importante, ma per l’estate devono avere un supporto sottile, altrimenti la pelle soffoca e s’arrossa».

Il risultato finale? Molto dipende da come si utilizza la maschera. «Sempre su pelle pulita, meglio con acqua micellare, un detergente soft», spiega Rigoni. «La frequenza giusta è un giorno sì e uno no, solo se stiamo intere giornate a pieno sole (come in barca) si può metterla tutti i giorni. In ogni caso, ne basta uno strato sottile. Una volta rimossa, si completa il trattamento con siero e crema (o anche solo siero per le più giovani) che lavori in sinergia con i principi attivi veicolati dalla maschera. Così si porta a casa un effetto potenziato».


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