Detergenti viso, i migliori 4
Abbiamo testato 14 prodotti a risciacquo, selezionando i quattro che hanno offerto i risultati migliori, lasciando la pelle morbida e idratata

Doppia alla coreana, o semplice all’occidentale? Qualunque sia la tua preferenza, la detersione del viso è il passaggio su cui sono tutti d’accordo: dermatologi e cosmetologi ribadiscono che non si può saltare. Perché la pelle entra in contatto con polveri e particelle inquinanti, oltre a secernere sebo ed eliminare cellule morte. Per evitare colorito spento e comedoni è fondamentale detergere il viso mattina e sera. Già, ma come procedere? Con l’aiuto dei prodotti giusti, adatti alle tue esigenze e alla stagione calda. Ecco i migliori 4 detergenti viso.
Ti trucchi molto? Doppio passaggio
Se è vero che chi usa make-up waterproof o si trucca molto ha bisogno di un balsamo struccante o di un’acqua micellare bifasica per eliminare i pigmenti, è altrettanto vero che questo passaggio va sempre seguito da un detergente a risciacquo.
Prodotto, questo, che serve a tutte e va benissimo anche da solo per chi si trucca poco o niente, e per tutte quelle che vogliono rimuovere dal viso il filtro solare, dopo una giornata in spiaggia o in piscina. Ma come deve essere il detergente viso ideale? Deve avere una formula trasversale o è meglio sceglierlo specifico?
Il Lab di Starbene ha preso in esame 14 prodotti a risciacquo e, dopo averne valutato la composizione e testato la performance, ne ha selezionati quattro. Ecco con quali criteri li abbiamo scelti.
Il meccanismo d’azione
«Un cosmetico può detergere per contrasto o per affinità: nel primo caso i tensioattivi eliminano i residui con un’azione per lo più sgrassante, nel secondo oli affini alla pelle “riconoscono” le impurità e le rimuovono senza intaccare il film idrolipidico, con un’azione più delicata», spiega il cosmetologo Umberto Borellini, docente presso diversi atenei.
«Esistono poi due tipi di tensioattivi, quelli anionici come il sodium lauryl solfate (SLS) o il sodium laureth solfate (SLES) e quelli anfoteri, come il coco-glucoside o il decyl glucoside, meno aggressivi degli anionici e quindi adatti alle pelli sensibili, pur mantenendo un buon potere lavante. Tra gli oli dermoaffini, quelli vegetali (olio di oliva, di girasole, di mandorle dolci, di argan o di jojoba) sono i migliori perché non lasciano residui untuosi sulla pelle».
I plus che fanno la differenza
La formula detergente poi comprende altri ingredienti per dare consistenza, profumo e piacevolezza al prodotto, ma noi abbiamo dato la preferenza a quei preparati che alla prestazione lavante uniscono anche un po’ di skincare, in modo da garantire un risultato ottimale e una pelle più luminosa.
«Abbiamo individuato attivi come il collagene biomimetico, dalle proprietà rassodanti, l’acido salicilico purificante ed esfoliante, l’aloe e l’acido ialuronico idratanti, l’estratto di uva antiossidante, il pantenolo e l’estratto di calendula come lenitivi. Il tutto senza perdere di vista la semplicità della formula, che non deve comprendere troppi ingredienti perché la complessità può creare fenomeni di sensibilizzazione cutanea», sottolinea Borellini.
«Abbiamo poi escluso oli minerali (petrolati) e siliconi perché possono ostruire i pori, così come i parabeni, conservanti sospettati di interferire con il sistema endocrino».
Crema, polvere o gel?
Le consistenze di un detergente viso possono essere diverse, senza per questo intaccare l’efficacia lavante. Esistono detergenti in lozione, in polvere (formano una soffice mousse una volta bagnati tra le dita), quelli in latte o crema, più ricchi e sensoriali, ma anche in gel, freschi e piacevoli in estate.
Tutti si massaggiano sul viso umido evitando gli occhi, a meno di formulazioni che lo consentono esplicitamente, e poi si risciacquano con acqua tiepida, tamponando con l’aiuto di un panno specifico in microfibra, per una pelle liscia come la seta. Chi ha l’epidermide che si arrossa facilmente e si irrita a contatto con l’acqua calcarea può concludere la detersione vaporizzando sul viso dell’acqua termale, tenuta in frigorifero per un effetto tonificante extra.
A ciascuna il suo cleanser
«Se hai la pelle sensibile scegli una formula con attivi lenitivi e idratanti o che deterga per dermoaffinità, grazie agli oli simili a quelli cutanei, mentre se sei soggetta a imperfezioni punta su tensioattivi delicati ma integrati con acido salicilico, dall’azione esfoliante e purificante.
Se cerchi anche un’azione prolongevity, che ti aiuti a preservare la giovinezza dell’epidermide, opta per le formule detergenti arricchite con collagene, acido ialuronico, vitamina C o peptidi leviganti. È vero che poi si risciacquano, ma il breve massaggio sulla pelle del viso non solo la prepara a ricevere i trattamenti successivi, ma consente anche di rilasciare gli attivi presenti nella formulazione», conclude il cosmetologo Umberto Borellini.
DETERGENTI VISO, I MIGLIORI 4
