di Ilaria Perrotta
Benvenute nell’era dell’(apparente) disordine, che coinvolge, naturalmente, anche la bellezza. Ebbene sì, lo evidenziano passerelle e social: l’immagine ad “alto mantenimento”, che richiede costant appuntamenti da estetiste e parrucchieri, pare non essere più di tendenza.
E parliamoci chiaro, molte di noi staranno tirando un sospiro di sollievo. Perché in mezzo alle prove di perfezione imposte dalla vita moderna, il caos (seppur controllato) arriva come un gradito invito a lasciarsi andare. Se, infatti, per Millennial e generazioni precedenti mostrare, per esempio, la ricrescita dei capell e lo smalto rovinato erano considerati irrimediabile sintomo di trasandatezza, oggi che il panorama culturale sta cambiando e gli standard di bellezza sono messi in discussione, per la Gen Z è una scelta libera da rivendica con orgoglio, per contribuire a rompere i tabù che ancor resistono nel mondo femminile.
Insomma, per le più giovani vale il concetto de «Il corpo è mio e lo gestisco io» già da qualche tempo, a partire dal suo aspetto esteriore. Un pensiero che nel 2025, per fortuna, comincia a prendere piede anche tra le over 30: «Viviamo in una società, che ci vuole sempre impeccabili, dove l’immagine ha preso il posto dell’essenza. Da qui, probabilmente, nasce l’esigenza a lasciarsi andare a un “caos curato”, che permette di sentirsi libere e a proprio agio. Questo apparente disordine non è trascuratezza ma un rompere gli schemi di un canone di bellezza preconfezionato. In questo modo ci si sente vere, riuscendo anche a ritrovare quell’ unicità perduta e a metterla in risalto», commenta la psicologa Gabriella Di Cosmo.
Capelli: come appena alzata dal letto
Per prima cosa, rendiamo grazie a Miuccia Prada se oggi, qualora volessimo, non solo potremmo uscire con i capelli «spettinati», ma saremmo per giunta estremamente cool. Correva l’anno 2023 e sulle passerelle la designer milanese proponeva modelle dalla chioma scapigliata. Un mood che ha fatto scuola di stile, visto che, alle sfilate i messy hair hanno spopolato.
Da Fendi a Chanel, da Marras a N.21 e, chiaramente, Prada: le maison più prestigiose hanno dato la loro benedizione-à- porter e adesso le ragazze escono con il crespo in vista, liberate dalla morsa della piastra tutti i giorni. Dunque, via libera a ciocche effetto out of bed e raccolti disordinati che si pongono esattamente in antitesi con gli chignon iper bon ton.
Avanza una ricerca di perfezione imperfetta che parte dalla testa che è anche necessità di riconciliarsi con la struttura naturale della chioma tracciando un sentiero nella hair positivity. In ogni caso, rilassata e casual, la testa in disordine, potrebbe sembrare di facile manutenzione, ma in realtà necessita di impegno.
Ottenere il giusto status spettinato senza che sembri solo disordinato richiede un po’ di pratica: «Fondamentale è partire con uno shampoo che non appesantisca il capello, detergendo in profondità ma senza seccare. Idratare e districare le ciocche è altrettanto importante per creare un look d’effetto ma curato, per cui consiglio un buon conditioner da applicare sulle medie lunghezze e punte», suggerisce Alberto Di Domenico, direttore artistico di JOICO Italia.
Che continua: «Una volta tamponati e pettinati i capelli, va applicata una mousse per conferire maggiore tenuta evitando le radici. Prima di iniziare ad asciugare con il diffusore a testa in giù, meglio nebulizzare una modesta quantità di sea salt spray. Una volta asciutti, districare i capelli con le mani, definendoli fino a ottenere il look desiderato. Infine, vaporizzare ancora un po’ di spray al sale marino per aumentare la texture e l’effetto scombinato».
Trucco, il trend è rock
Le ragazze degli anni ’90 avranno dimestichezza con palpebre bistrate, sguardi con la matita sbavata e ombretti sfumati in modo imperfetto. Ovvero, con gli ingredienti chiave dell’estetica grunge che già da questa stagione fredda ha iniziato nuovamente a dominare in un vortice di nostalgia canaglia e contemporaneità rock, invito a osare con maquillage fumosi effetto sbavato.
Tutto è concesso in questa nuova era che sembra stridere con l’immagine da clean girl tanto bramata negli ultimi anni. Nell’elogio del disordine, questo trend ora si rafforza: il così detto make-up indie sleeze (letteralmente «dissolutezza indie», ovvero quel tipo di apparenza fintamente trasandata, ispirata al rock indipendente dei primi Duemila), torna a prendere il sopravvento. Per ricrearlo tutto è concesso, kajal, eyeliner, rossetti e gloss, purché conferiscano un aspetto vissuto, avvistato, tra gli altri, sulle modelle alle sfilate Primavera/Estate 2025 di Tom Ford, Dior ed Helmut Lang.
«L’effetto finale può ricordare il trucco un po’ sfatto di Kate Moss d’inizio millennio. È semplice da ricreare, l’importante è calibrare gli elementi per non sembrare troppo messy», spiega la make-up artist Laura Portomeo. «Sugli occhi è possibile applicare in modo grossolano una matita metallizzata su rima superiore e inferiore e, successivamente, stenderla con il mignolo, per avere un risultato sfumato ma ben presente. Il tutto da completare con abbondante mascara, raggruppando le ciglia a ciuffetti, in un modo che sembrino scomposte. Per labbra smudge il rossetto viene tamponato con le dita, senza badare troppo al contorno, con maggiore enfasi al centro per un tocco di tridimensionalità. Attenzione però che la base risulti ben curata, in modo da non sembrare un look trascurato».
Insomma, tutto ciò che fino a ora abbiamo considerato imperfetto si è trasformato in tendenza. Non potremmo chiedere di meglio.
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