Riso, le novità per mangiare bene, sano e con gusto
Versatile e naturalmente privo di glutine, il riso va bene per tutti. In più, sazia con leggerezza ed è quindi ideale sia per chi vuole perdere peso, sia per gli sportivi. Hai poco tempo per cucinarlo? Prova le cups Riso Scotti “Apri, Scalda e Gusta come vuoi”. E non è finita: tra le novità adatte anche a vegetariani e vegani ci sono il Basmati Protein con lenticchie rosse e le gallette Risette Protein, adatti anche a vegetariani e vegani
L’idea che per mangiare sano si debba rinunciare al piacere del cibo è ormai superata. Oggi, l'alimentazione salutare ha cambiato volto e si fonda su concetti nuovi, più vicini alla vita reale: varietà, equilibrio, praticità e, soprattutto, gusto. Non è più tempo di diete mortificanti e porzioni misurate al grammo, perché oggi sappiamo bene che la salute si costruisce anche con il piacere di un pasto colorato, soddisfacente e facile da preparare.
Per questo motivo si stanno diffondendo nuove abitudini, come il cosiddetto meal prep, cioè la preparazione dei pasti in anticipo, spesso per l’intera settimana, cosa che permette di organizzare meglio il tempo e fare scelte più consapevoli anche nei momenti in cui si è di corsa.
Allo stesso modo, molte persone stanno abbracciando un’alimentazione di tipo plant-based, ovvero basata principalmente su ingredienti vegetali, come verdure, legumi, cereali integrali, semi e frutta secca. Non è necessario essere vegetariani o vegani per seguire questo approccio: si tratta, piuttosto, di dare spazio a cibi naturali e meno processati, riducendo il consumo di carne e prodotti di origine animale, senza rinunce drastiche ma con equilibrio.
Il cibo come convivialità
Queste nuove tendenze si inseriscono in un contesto più ampio, dove il cibo non è solo nutrimento, ma anche un momento di piacere, condivisione e benessere. Sempre più persone desiderano mangiare in modo sano, ma anche con gusto, varietà e senza troppe complicazioni: piatti semplici da preparare, ingredienti buoni e facilmente reperibili, porzioni equilibrate e tempi di cottura veloci. E, soprattutto, non si vuole rinunciare alla convivialità, perché mangiare è anche un modo per prendersi cura di sé e degli altri.
Il riso, un alleato perfetto
Il riso è uno dei cereali più antichi coltivati al mondo e, ancora oggi, rappresenta una base fondamentale per molte ricette. «È un alimento estremamente versatile, adatto praticamente a tutti», assicura il biologo nutrizionista Edoardo Mazzocchi. «Essendo naturalmente privo di glutine, è ideale anche per chi soffre di celiachia».
Dal punto di vista nutrizionale, questo cereale ha un elevato potere saziante, soprattutto in alcune sue varietà come il riso Venere, grazie alla quantità di amido presente. Per questo motivo viene spesso scelto non solo da chi vuole perdere peso, ma anche da chi pratica sport: riempie e sazia a lungo, senza appesantire.
Come cucinare il riso? Le porzioni e i trucchi in cucina
Molti si domandano quale sia la porzione giusta di riso. La quantità standard è intorno a 80 grammi crudi, che in cottura raddoppiano o triplicano di peso, diventando un volume consistente. Per questo motivo, nelle zuppe se ne usa meno (circa 50 grammi).
E la cottura? La tostatura iniziale del riso – quel passaggio in padella prima di aggiungere l’acqua o il brodo – ha uno scopo puramente organolettico: serve a migliorare la consistenza e il gusto, ma non influisce sul valore nutrizionale.
Un altro accorgimento utile è preparare il riso in anticipo: «Si conserva bene in frigorifero per due o tre giorni», sottolinea Mazzocchi. «Basta cuocerlo, raffreddarlo velocemente sotto l’acqua fredda, aggiungere un filo d’olio per evitare che si incolli e il gioco è fatto. È perfetto da portare al lavoro, magari accompagnato da verdure o da una fonte proteica».
Riso bianco o integrale
C’è un mito da sfatare: il riso integrale non ha meno calorie di quello bianco. «Entrambi apportano mediamente 350 kcal per 100 grammi crudi, ma l’integrale contiene più fibre, micronutrienti e antiossidanti, motivo per cui è consigliato inserirlo regolarmente nella dieta, magari alternandolo ad altri cereali», suggerisce il biologo nutrizionista.
Quanto all’indice glicemico, spesso demonizzato, è importante contestualizzarlo. Non conta tanto quanto sale la glicemia dopo aver assunto un alimento, ma soprattutto per quanto tempo il valore rimane alto. E comunque, l’impatto glicemico di un pasto dipende da tanti fattori: dalla quantità del cibo, dagli abbinamenti e dallo stato metabolico della persona. In un soggetto sano, qualche picco glicemico isolato non rappresenta un problema.
Il piatto perfetto a base di riso
Un pasto equilibrato dovrebbe sempre contenere una porzione di verdure (idealmente 400-500 grammi al giorno), una base di cereali (riso, pasta, farro, couscous) e una fonte proteica (animale o vegetale). «Questo schema si ispira alla dieta mediterranea, che non impone privazioni, ma piuttosto una rotazione bilanciata dei nutrienti, in particolare delle fonti proteiche», aggiunge Mazzocchi. «Alternare pesce, legumi, carne, uova e formaggi aiuta a mantenere l’equilibrio calorico settimanale, senza eccedere nei grassi».
Quanto spesso si può mangiare il riso? Non esiste un numero “corretto” di volte, ma in un’alimentazione equilibrata - considerando 14 pasti principali alla settimana – mangiare riso 3-4 volte è assolutamente ragionevole, soprattutto se si varia tra le tante tipologie disponibili: Basmati, Venere, Carnaroli, Chicco Lungo, Integrale. «Senza dimenticare i mix di cereali, sempre più diffusi, che uniscono al riso ingredienti come quinoa, farro, orzo e legumi», ricorda l’esperto.
Un consiglio pratico: proviamo a usare il riso come accompagnamento, un po’ come si fa in Asia, al posto del pane. Avremo una base semplice su cui aggiungere verdure e una proteina, per ottenere un pasto completo e appagante. «Questo dà sazietà e volume allo stomaco», assicura Mazzocchi. «È un punto chiave per non cadere nella trappola degli “spuntini calorici”: una porzione di riso cotto sazia molto più di cinque taralli, che spesso valgono le stesse calorie ma non appagano né visivamente né a livello gastrico. Ecco perché è facile perdere il controllo nei momenti di fame improvvisa».
Innovazione e tradizione: i nuovi prodotti Riso Scotti
Tra i protagonisti del settore, Riso Scotti è un brand che ha saputo combinare l’eredità secolare della risicoltura italiana con una visione moderna, rispondendo ai nuovi bisogni del consumatore contemporaneo. La sua ultima gamma di prodotti si inserisce nei trend dell’alimentazione sana, veloce e sostenibile, offrendo soluzioni concrete a chi ha una vita dinamica.
«Oggi le persone hanno sempre meno tempo, ma non vogliono rinunciare a un’alimentazione equilibrata», interviene Marcella Cattaneo, R&D Manager di Riso Scotti. «Per questo, abbiamo sviluppato prodotti pensati per facilitare la vita quotidiana, senza compromettere il gusto o la qualità. Il nostro obiettivo è offrire praticità, ma con ingredienti semplici, naturali, come quelli che useremmo nella cucina di casa».
Una delle novità più interessanti sono le cups “Apri, Scalda e Gusta come vuoi”, porzioni monodose di riso già cotto al vapore, pronte in un minuto al microonde e conservabili a temperatura ambiente. Le varietà proposte – Basmati, Chicco Lungo, Integrale e Venere – coprono gusti e abitudini diverse, dal contorno rapido alla base per un pasto completo.
«Utilizziamo una tecnologia che cuoce il riso a vapore in modo naturale, senza l’aggiunta di additivi o conservanti», racconta la R&D Manager di Riso Scotti. «Il risultato è un prodotto pronto da usare, che conserva intatte le proprietà nutrizionali e la bontà del riso appena fatto. È davvero come se l’avessimo cucinato a casa, ma senza dover aspettare il classico tempo di cottura».
Il sistema di produzione, simile a quello di una pentola a pressione, permette non solo una cottura uniforme, ma anche la sterilizzazione del prodotto, che rimane sicuro e stabile a scaffale. «Nel nostro processo l’acqua non si butta via, ma resta nella busta per assorbimento: questo significa che vitamine e micronutrienti non si disperdono, ma vengono conservati integralmente», aggiunge Cattaneo. «Penso, per esempio, agli antociani del riso Venere, potenti antiossidanti naturali, che con la bollitura tradizionale si perderebbero».
Piatti completi e proteici
Riso Scotti ha arricchito il suo portafoglio anche con proposte proteiche 100% plant-based, ideali per chi segue una dieta vegetariana, vegana o semplicemente più bilanciata.
Tra queste, il Basmati Protein con lenticchie rosse: un mix pensato per offrire un apporto proteico completo, equivalente a quello di un piatto a base animale. «Abbiamo voluto dare una risposta concreta a chi cerca proteine vegetali senza dover cucinare da zero», spiega Cattaneo. «È un piatto unico, nutriente e bilanciato, che possiamo portare con noi ovunque. Basta scaldarlo e otteniamo un pranzo completo, leggero ma soddisfacente».
Nella stessa direzione va anche la linea delle gallette Risette Protein, ideali come snack post-allenamento o spuntino energizzante, con 26 grammi di proteine vegetali per confezione.
«Le nostre gallette sono fatte con chicchi interi di riso, mais o miglio, che vengono scoppiati naturalmente ad alta pressione, senza bisogno di aggiungere nulla», sottolinea la R&D Manager. «È un processo semplice, naturale, che rende il riso masticabile e gustoso, perfetto anche per chi vuole uno snack sano, ma croccante e sfizioso».
Altrettanto deliziosi sono i tre nuovi snack (nei gusti Sweet Chili & Lime, Paprika & Peperoncino, Panna Acida & Cipolla), pensati per chi non vuole rinunciare al gusto, specialmente durante una pausa o un aperitivo.
Croccanti, leggere e sorprendenti, queste chips di riso senza glutine e senza olio di palma uniscono piacere e consapevolezza, rendendo il consumo uno sfizio equilibrato. Sono perfette per una pausa sul lavoro o un aperitivo tra amici, un’alternativa golosa agli snack tradizionali.
Bevande vegetali da chicco intero
Nel segmento delle bevande vegetali, inoltre, Riso Scotti ha fatto una scelta controtendenza rispetto a molti competitor: usare esclusivamente chicchi interi e non sciroppi o farine ricostituite.
«Per noi produrre una bevanda vegetale significa trattare davvero il riso, l’avena o la soia, come fosse una spremuta», afferma con orgoglio Cattaneo. «Non utilizziamo basi pronte o ingredienti trasformati. Solo il chicco intero, lavorato nel nostro impianto, per garantire un prodotto autentico, nutriente, con un profilo organolettico più ricco».
Impegno concreto per l’ambiente
Oltre all’attenzione alla salute, Riso Scotti dimostra un impegno reale per la sostenibilità. L’azienda ha adottato un modello di economia circolare, che valorizza gli scarti di produzione e riduce l’impatto ambientale. «Abbiamo sviluppato un sistema che consente di utilizzare i sottoprodotti del riso per produrre vapore ed energia elettrica da usare in azienda», evidenzia Cattaneo. «In questo modo, non solo eliminiamo gli scarti, ma evitiamo anche di acquistare energia dall’esterno. Il nostro processo è autosufficiente».
L’intero ciclo produttivo è progettato per ridurre gli sprechi: anche l’acqua usata nei processi viene recuperata, depurata e riutilizzata. Inoltre, grazie a una rete diretta con gli agricoltori locali, ogni lotto di riso è tracciabile fino al campo. «Sappiamo con precisione da dove arriva ogni camion che entra nello stabilimento», puntualizza la R&D Manager di Riso Scotti. «Questo ci permette di avere un controllo completo sulla filiera e di lavorare solo con agricoltori che condividono i nostri valori di qualità e sostenibilità».
La rivoluzione del benessere
In un mondo che cambia, anche il cibo evolve. E se c’è un alimento che meglio rappresenta la trasformazione verso un’alimentazione sana, consapevole e sostenibile, questo è proprio il riso.
«Abbiamo semplicemente preso ciò che funziona nella cucina di casa e lo abbiamo portato su scala industriale, senza alterare la natura del prodotto», conclude Cattaneo. «Con una tecnologia pulita, basata sul vapore, riusciamo a garantire bontà, sicurezza e sostenibilità. E dimostriamo che l’industria alimentare può e deve essere alleata del benessere».