Mal di schiena:
Da cosa può dipendere - I segni lasciati da un intervento chirurgico, ferite, abrasioni e ustioni, se trascurati possono limitare i tuoi movimenti: «Le aderenze che si formano nei tessuti sotto la ferita molto spesso possono provocare delle tensioni, anche a distanza dalla cicatrice. In pratica è come se tutto il corpo fosse portato d’istinto a piegarsi verso questi fasci di tessuto, che appaiono più duri del normale, per diminuire la sensazione di stiramento. Un fenomeno che può condurre ad alterazioni della postura, con la comparsa di dolori alla schiena o alle articolazioni», precisa Testa.
Come interviene l’esperto - Ammorbidisce la parte visibile della cicatrice e con un tocco della mano, deciso e indolore, allenta quelle profonde.
L’obiettivo - Rendere la zona operata più elastica, in modo da evitare che i tessuti “tirati” dalla cicatrice causino uno scompenso della postura.
Quante sedute occorrono - Di solito sono sufficienti 2 o 3 trattamenti, con cadenza settimanale. Ma poi occorreranno delle sessioni di mantenimento, ogni 3 mesi.