Love bombing: cos’è, come si riconosce e come difendersi

Pensavi fosse amore e invece era una truffa. Esiste una strategia di manipolazione affettiva che circuisce la vittima con mille attenzioni per poi lasciarla nella disperazione



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Tutte cerchiamo l’altra metà della mela. Ma a volte siamo già fortunate se ne troviamo anche solo uno spicchio. Eppure, diciamolo: non pretendiamo un principe vero, come quello di Meghan o Kate. No, perché noi donne siamo maestre nel rendere belli anche i rospi. Il re degli egoisti diventa “un uomo dal carattere difficile” e una briciola di attenzione si trasforma nella “prova che lui ci tiene davvero”. Solo che, alla lunga, i nodi vengono al pettine. E i rospi tornano rospi. Ci sono casi, però, in cui pensiamo davvero di aver fatto bingo: incontriamo un uomo apparentemente perfetto, addirittura troppo per essere vero, che ci riempie di attenzioni, gesti clamorosi, dichiarazioni d’amore inaspettate, sorprese da commedia romantica. Solo che dopo qualche tempo la musica cambia e il sogno in rosa diventa un incubo piuttosto nero. Si tratta del love bombing, letteralmente bombardamento d’amore, una tattica con cui il “carnefice” (che può essere uomo o donna, in realtà) fa leva sul nostro bisogno inconscio di essere amati incondizionatamente.


Cos’è il love bombing

«Il love bombing è una strategia di manipolazione che viene messa in atto da qualcuno che inonda di amore un potenziale partner», spiega la dottoressa Anna Scelzo, psicologa e psicoterapeuta a Chiavari, Genova. «L’obiettivo è quello di circuire la vittima per averne il pieno controllo, al punto da condizionarla nelle scelte».

L’espressione è nata intorno al 1970 per definire la tecnica utilizzata nell’ambito della Chiesa dell’Unificazione, gruppo religioso fondato dal reverendo Sun Myung Moon e diffuso soprattutto tra Stati Uniti e Asia Orientale: «Ancora oggi, infatti, il love bombing è l’approccio adottato dai leader delle sette religiose per attirare e soggiogare i propri adepti. In una prima fase, le persone vengono riempite di attenzioni, premure e manifestazioni di affetto, in modo che arrivino a pensare che in quel gruppo possono trovare tutto ciò di cui hanno bisogno. Così, finiscono per allontanarsi dalla famiglia, dagli amici, dalle proprie passioni, fino al completo isolamento. Ne è un esempio Michelle Hunziker, soggiogata da una pranoterapeuta per diversi anni».


Quanto dura il love bombing

Durante questa prima fase di idealizzazione, il partner ci mette sul piedistallo e utilizza frasi tipiche, come “non mi sono mai sentito così”, “non ti tradirò mai”, “sei speciale”, “senza di te non potrei più vivere” e altri messaggi lusinghieri che fanno sentire amate, venerate, apprezzate e uniche. In più è onnipresente, manda mille messaggi al giorno, telefona in continuazione, riesce a “esserci” anche nell’assenza. In genere questa fase non dura molto, mediamente un mese o poco più, perché poi ne segue un’altra, quella della svalutazione, dove l’incantesimo si rompe e il love bomber cambia atteggiamento iniziando ad apparire depresso, meno propositivo e talvolta addirittura cattivo: «I gesti amorevoli si trasformano in comportamenti crudeli che puntano a sminuire, mortificare e insultare la vittima, che si sente confusa, disorientata e fa di tutto per riottenere le attenzioni iniziali del partner, innescando un circolo vizioso».

Inizia così la fase di scarto, dove il love bomber si allontana, a volte sparisce per giorni interi e non risponde più ai messaggi, per poi passare a una successiva fase di recupero, dove torna nella vita della sua preda e ricomincia a dispensare amore e illusioni in una sorta di tira e molla». In termini tecnici si parla di “doppio legame”, una condizione pericolosa e molto dolorosa che è caratterizzata da un’ambivalenza nella dimostrazione dell’affetto: tutto e l’opposto di tutto, schiaffi e carezze, bianco e nero.


Chi è la vittima ideale

«Generalmente, il love bomber non sceglie una vittima a caso, ma predilige le persone sensibili, empatiche, generose, disponibili e che possibilmente, per qualche motivo, si trovino in un momento di vulnerabilità. «Sono persone che hanno bisogno di sentirsi dire certe frasi rassicuranti, magari perché hanno problemi di autostima, perché hanno vissuto situazioni personali o sociali che le hanno rese insicure, perché hanno alle spalle un trauma di abbandono o un rifiuto», commenta l’esperta. «Per assurdo, anche il love bomber può avere le stesse ferite. In qualche modo ci si attrae sugli stessi vuoti emotivi, solo che il “carnefice” ha imparato a sfruttarli a suo vantaggio, mentre la “vittima” ne resta impigliata e soccombe sotto il loro peso».

Come riconoscere il love bomber

Ma siccome l’amore è una questione di coccole e romanticismo per eccellenza, come si fa a riconoscere un corteggiamento sano da quello patologico? «A fare la differenza è il tratto manipolativo del corteggiatore, che vuole entrare nella nostra vita in maniera totalizzante, bruciando le tappe», suggerisce la dottoressa Scelzo.

Non solo ha fretta di conoscere tutto di noi, ma ha anche urgenza di fare: sposarsi, andare a convivere, avere un figlio. È un po’ come in quelle truffe dove vengono promessi facili e abbondanti guadagni, in poco tempo e quasi senza lavorare. «Allo stesso modo, questo partner arrivato dal nulla sembra in grado di soddisfare facilmente e in fretta i nostri desideri di una vita, magari iniziando subito una convivenza». E qualora non dovessimo sentirci pronte, ecco che il love bomber inizia a farci sentire in colpa, della serie: “Con tutto quello che faccio e che provo per te, tu non mi ripaghi con la stessa moneta”.


Come uscirne

Non è facile reagire e riappropriarsi della propria vita: «È importante parlare con una persona di fiducia, come un’amica, che ci aiuti a vedere obiettivamente le cose come stanno. Altrettanto fondamentale è cercare un aiuto professionale sia per imparare a mettere limiti e opportune distanze con il love bomber sia per porsi le giuste domande: come mai mi ritrovo in una relazione del genere? Perché permetto a qualcuno di trattarmi così male? Bisogna trovare il coraggio di guardarsi dentro e capire cosa ci ha dato quella persona: approvazione, affetto, riconoscimento, stima. Quindi, ho bisogno di queste cose? Non ne ho ricevute abbastanza in passato?», esemplifica la dottoressa Scelzo.

Insomma, non bisogna limitarsi ad allontanare l’altra persona, ma occorre andare a fondo sulle nostre fragilità, quelle che danno potere agli altri su di noi. «E poi non accettiamo mai di vedere il love bomber per un’ultima volta, perché gli incontri chiarificatori non esistono, e non impietosiamoci di fronte a pianti, vittimismo, minacce di suicidio e altre trappole psicologiche: un love bomber non cambierà mai, a meno che non lo voglia, e comunque noi non abbiamo la capacità e gli strumenti per riuscirci».


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