«Il processo che conduce alla formazione di una coppia che decide poi di suggellare il proprio amore col matrimonio, è un iter lungo nel corso del quale, come in una vera e propria danza, i due partner imparano a sincronizzarsi, a conoscere l’uno i passi dell’altro e a rispettare reciprocamente tempo e spazi personali» afferma la dottoressa Valentina Guarasci, coautrice del libro “La coppia strategica” e psicologa della Clinica della Salute.
«Una storia d’amore regala intense emozioni, ma nel contempo richiede una dose notevole di “impegno” e di energie, utili a rendere la storia stabile – prosegue la dottoressa Guarasci – Con l’avvento di Internet e delle nuove tecnologie, assistiamo attualmente a nuove modalità relazionali all’interno della coppia. Ma nonostante ci saremmo aspettati un più marcato orientamento verso l’online, a sorpresa scopriamo che, per la gestione della relazione, si preferisce di gran lunga la via tradizionale».
Analizzando le risposte al sondaggio condotto da Sposidea su 1.385 partecipanti infatti, la dottoressa Guarasci ha rilevato, insieme ai colleghi Davide Algeri e Simona Lauri, come «l’amore al tempo del web» continui a preferire un terreno di incontro concreto e reale piuttosto che virtuale.
Nello specifico, se il 72% degli intervistati ha dichiarato di preferire l’incontro vis a vis e quindi di conoscere la dolce metà tramite amici in comune o vecchie conoscenze, solamente il 17% avrebbe fatto ricorso ad App e social network per ampliare le possibilità di allacciare una relazione amorosa con una persona d’interesse.
E non solo: l’86% del campione infatti preferirebbe una comunicazione tradizionale (e quindi un contatto diretto o telefonico) anche per concordare il primo appuntamento, mentre solamente il 13% si affiderebbe ai social network.
Un quadro analogo si presenta peraltro nelle situazioni di chiusura di una relazione, laddove il contatto di persona riguarderebbe il 75,5% dei casi, e molto meno comunemente telefono (21,7%) e social (2,8%).
D’altro canto, le nuove tecnologie rivestono una certa importanza nella comunicazione del rapporto a due già consolidato (più del 56% degli intervistati ha infatti dichiarato di utilizzare le applicazioni per Smartphone ed i Social per comunicare a distanza con il proprio partner) ed anche in occasione delle nozze, quando le ricerche dedicate all’organizzazione del matrimonio passano per il 47% proprio da Internet.
«Dal sondaggio – conclude quindi la dottoressa Lauri – emerge chiaramente che, se da un lato Internet, i social e più in generale le nuove tecnologie vengono utilizzate con maggiore frequenza, entrando sempre più nella quotidianità della vita di coppia, dall’altro si continua a rimanere legati all’incontro reale e autentico con il partner perché, come ricorda la scrittrice Richelle Mead: “Non credo nell’anima gemella, ma credo nelle anime che sono in sincronia, anime che rispecchiano l’un l’altro”».
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