Melaleuca alternifolia

Pianta appartenente alla famiglia delle Myrtaceae. La droga è costituita dalle foglie. I componenti principali sono terpinen-4-ol (29-45%), g-terpinene (10-28%), a-terpinene, e 1,8-cineole (4,5-16,5%). Altri monoterpeni presenti in quantità significativa sono l’a-pinene e il limonene. L’olio essenziale viene estratto per distillazione in corrente di vapore, per pressione o per estrazione con gas supercritici. La droga […]



Pianta appartenente alla famiglia delle Myrtaceae. La droga è costituita dalle foglie. I componenti principali sono terpinen-4-ol (29-45%), g-terpinene (10-28%), a-terpinene, e 1,8-cineole (4,5-16,5%). Altri monoterpeni presenti in quantità significativa sono l’a-pinene e il limonene. L’olio essenziale viene estratto per distillazione in corrente di vapore, per pressione o per estrazione con gas supercritici. La droga è presente nelle monografie OMS. Studi farmacologici sperimentali hanno dimostrato che l’olio essenziale inibisce la crescita di Escherichia coli, Staphylococcus aureus (anche del tipo meticillino resistente), una varietà di Streptomyces, Trichophyton mentagrophytes, Trichophyton rubrum, Microsporum canis, Malassezia furfur, Candidaalbicans, Cryptococcus neoformans e molti altri. Studi clinici controllati hanno confermato l’efficacia dell’olio essenziale nella risoluzione dei sintomi clinici della cistite cronica da colibacilli (l’eradicazione del germe si otteneva solo nel 50% del campione), nel trattamento dell’acne non infiammatoria e infiammatoria superficiale, con risultati che venivano raggiunti più lentamente, sovrapponibili a quelli del benzoilperossido e con una minore incidenza di effetti collaterali, nel trattamento della tinea pedis e dell’onicomicosi subungueale distale. È inoltre indicata per micosi cutanee

, acne lieve e moderata, lesioni cutanee minori infette, punture d’insetto, bromidrosi. Può provocare reazioni allergiche cutanee di tipo orticarioide e, se assunta per via orale, disturbi digestivi con nausea e vomito. Ne è sconsigliato l’uso interno. Mancano studi clinici che confermino la sicurezza d’uso in gravidanza, durante l’allattamento e in età pediatrica: per questo motivo se ne raccomanda un utilizzo prudente e solo su prescrizione medica.