Claustrofobia

Paura morbosa degli spazi chiusi. È spesso il risultato di un’esperienza traumatica associata al ricordo di un luogo chiuso. L’angoscia assale il paziente non appena si trova o rischia di venire a trovarsi rinchiuso: nell’auto, in ascensore, al cinema e così via. Cosciente dell’assurdità dei propri timori, egli tenta di combatterli con manovre di evitamento […]



Paura morbosa degli spazi chiusi. È spesso il risultato di un’esperienza traumatica associata al ricordo di un luogo chiuso. L’angoscia assale il paziente non appena si trova o rischia di venire a trovarsi rinchiuso: nell’auto, in ascensore, al cinema e così via.

Cosciente dell’assurdità dei propri timori, egli tenta di combatterli con manovre di evitamento (facendo lunghi giri viziosi per non capitare nel luogo temuto o cercando pretesti per fuggirne), oppure ricerca la presenza rassicurante di un familiare. Spesso si tratta di un fenomeno passeggero, destinato a scomparire spontaneamente; altre volte invece richiede il ricorso alla psicoterapia o alla terapia comportamentale.