Cellula staminale

Cellula non specializzata, in grado di dare origine a tutte le popolazioni cellulari di uno o più tessuti. Tipi di cellula staminale Cellule staminali normaliLe cosiddette cellule staminali totipotenti si riscontrano nel primo stadio di sviluppo embrionale (dalla formazione dello zigote a quella della blastocisti, che avviene 4-5 giorni più tardi). Ognuna di esse racchiude […]



Cellula non specializzata, in grado di dare origine a tutte le popolazioni cellulari di uno o più tessuti.


Tipi di cellula staminale

Cellule staminali normaliLe cosiddette cellule staminali totipotenti si riscontrano nel primo stadio di sviluppo embrionale (dalla formazione dello zigote a quella della blastocisti, che avviene 4-5 giorni più tardi).

Ognuna di esse racchiude infatti in sé la facoltà di dare origine a tutte le cellule, a loro volta genesi dell’intero organismo.

Intorno al quinto giorno dal concepimento si forma la blastocisti, le cui cellule sono inizialmente pluripotenti (in grado di dare origine a diversi tipi di cellule, ma non per esempio a embrioni), e diventano poi multipotenti, capaci cioè di originare più popolazioni cellulari, di solito tutte quelle di un tessuto (per esempio tutte quelle del midollo osseo, o dell’epitelio mucoso intestinale, sia nelle ghiandole sia sulla superficie).

Via via che l’embrione si sviluppa, anche le cellule si specializzano ulteriormente in linee suscettibili di generare tessuti differenti.

Cellule staminali ematopoieticheSono le progenitrici delle cellule ematiche, di cui assicurano la produzione (ematopoiesi) per tutta la vita.

La loro esistenza è stata dimostrata nell’uomo: in alcune malattie è stata verificata nelle cellule ematiche un’anomalia del cariotipo (insieme di cromosomi), a riprova dell’origine comune delle cellule.


Prospettive

Nel 1998, nel corso di ricerche condotte negli Stati Uniti, è stato possibile isolare e coltivare le prime cellule staminali ricavate da embrioni umani.

Da allora si sono ottenute cellule staminali inserendo il materiale genetico prelevato da una cellula adulta in un uovo fecondato, al posto del suo materiale genetico originario: in tal modo nel futuro si potranno ricavare cellule geneticamente simili a quelle dell’adulto e l’utilizzo di questo materiale non comporterà alcun rischio di rigetto.

Questo tipo di cellule è in grado di generarne, nell’organismo in cui vengono impiantate, altre di diversi tessuti: muscolo (cardiaco e così via), tessuto nervoso, cute. La loro applicazione lascia intravedere la possibilità di rigenerare il miocardio leso da un infarto, le cellule nervose nel morbo di Parkinson o di Alzheimer, il pancreas nel diabete; d’altro canto, le cellule staminali sono già utilizzate nel trapianto di midollo per la cura della leucemia nei bambini.

L’impiego di embrioni umani (tra cui quelli prodotti in soprannumero in corso di fecondazione assistita) a fini sperimentali e terapeutici pone problemi di natura etica.

Nel tentativo di risolverli, si stanno conducendo intense ricerche, allo scopo di isolare cellule staminali da tessuti adulti.