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Difetti della vista: quali sono?

di Alcon


Come vede un occhio normale

L’occhio è un sistema “diottrico” – aggettivo che deriva dal greco e significa “vedere attraverso” – in cui le lenti più importanti sono rappresentate da cornea e cristallino. Entrambe queste strutture oculari sono trasparenti e convesse: è grazie a queste caratteristiche che le immagini sono captate e messe a fuoco, quindi sono trasmesse alla retina, prima di essere decodificate e ricostruite dal cervello. Sintetizzando ai minimi termini il sofisticato meccanismo della visione, la luce attraversa cornea, pupilla, cristallino e corpo vitreo, quindi viene trasformata in impulsi nervosi dalla retina che trasmette lo stimolo visivo al cervello attraverso il nervo ottico.

Nell’occhio emmetrope (senza difetti di refrazione) i raggi luminosi, provenienti da distanza infinita, convergono naturalmente sulla macula, permettendo un visus naturale buono per oggetti lontani e vicini senza l’utilizzo di occhiali.

 

In presenza di un difetto refrattivo

Se l’immagine osservata non viene focalizzata correttamente sulla retina, la visione diventa offuscata o distorta. L’entità del deficit visivo che ne consegue è tanto maggiore, quanto più grave è il vizio refrattivo (ametropia) come miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia.


Miopia

La miopia è un difetto della vista che si viene a creare quando l’immagine non viene messa a fuoco sulla retina ma davanti ad essa.

Il sintomo prevalente di un individuo miope è vedere in modo chiaro gli oggetti da vicino e percepire in modo offuscato gli oggetti che si trovano ad una determinata distanza. Inoltre la miopia può essere associata ad altri sintomi:

  • La necessità di strizzare gli occhi per vedere gli oggetti lontani
  • Avvicinarsi agli oggetti per vederli
  • Affaticamento visivo
  • Mal di testa

Per correggere la miopia si può ricorrere all’uso di occhiali, lenti a contatto o alla chirurgia refrattiva. Oggi, contestualmente all’intervento di cataratta, è possibile correggere questo difetto visivo sostituendo il cristallino opacizzato con una lente artificiale (monofocale) che consentirà di far riacquistare una buona capacità visiva da lontano, mentre per la lettura da vicino, sarà necessario ricorrere agli occhiali da vista.



Ipermetropia

Nell’ipermetropia, le immagini vicine sono focalizzate su un piano posteriore alla retina e quelle lontane non risultano totalmente nitide. In un certo senso, si tratta del contrario della miopia: l’occhio ipermetrope è più “corto” del normale e la curvatura di cristallino o cornea è ridotta.

Anche per l’ipermetropia, la correzione del difetto è rappresentata dall’utilizzo di occhiali o lenti a contatto e dalla chirurgia refrattiva.


Astigmatismo

L’astigmatismo è provocato da una anomalia della curvatura della cornea o del cristallino. In un occhio normale la cornea ha all’incirca la forma di una sezione di sfera, mentre nell’occhio astigmatico assume una forma ovoidale. Questo tipo di curvatura corneale non permette la messa a fuoco delle immagini sulla retina in un punto solo, provocando una distorsione delle immagini. Una persona astigmatica, che si sottopone alla chirurgia della cataratta, può decidere con il proprio oculista di correggere oltre alla cataratta anche l’astigmatismo, grazie all’impianto di una lente per l’astigmatismo che può ridurre anche la dipendenza dagli occhiali per vedere da lontano.


Presbiopia

La presbiopia non è un vero e proprio vizio refrattivo. Si tratta, infatti, di un difetto della vista dovuto al naturale invecchiamento del cristallino, il quale perde la propria flessibilità, diventando più rigido e resistente ai cambiamenti di forma. Il risultato è una maggiore dipendenza dagli occhiali per vedere da vicino.

La presbiopia è spesso associata alla progressiva opacizzazione del cristallino (cataratta), altra comune conseguenza dell’avanzare dell’età. La perdita della trasparenza di questa lente naturale determina un progressivo annebbiamento della vista associato a bagliori, aloni intorno alle luci (soprattutto alla sera) e cambiamenti nella percezione dei colori che appaiono sbiaditi. La sintomatologia, che insorge solitamente dopo i 40 anni, è caratterizzata dalla difficoltà nella messa a fuoco degli oggetti posti a distanza ravvicinata (circa 40 cm). Per tale motivo la lettura risulta difficoltosa tanto che l’allontanare il foglio dalla naturale posizione di lettura è una tipica abitudine dei presbiti non corretti .

Quando la presbiopia è concomitante alla cataratta è possibile correggere il difetto visivo sostituendo il cristallino opacizzato con una lente artificiale multifocale che consentirà di vedere a tutte le distanze, riducendo drasticamente l’utilizzo degli occhiali.


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