Reazioni avverse da fitomedicine

Cos’è la fitoterapia? La fitoterapia è quella pratica comune a tutte le culture e a tutte le popolazioni sin dalla preistoria che prevede – per il mantenimento del benessere – l’utilizzo di piante come tali o sottoforma di estratti per la cura delle malattie. A differenza della farmacoterapia (che prevede l’uso di singoli principi attivi […]




Cos’è la fitoterapia?

La fitoterapia è quella pratica comune a tutte le culture e a tutte le popolazioni sin dalla preistoria che prevede – per il mantenimento del benessere – l’utilizzo di piante come tali o sottoforma di estratti per la cura delle malattie.

A differenza della farmacoterapia (che prevede l’uso di singoli principi attivi spesso di derivazione vegetale oppure ottenuti mediante procedimenti di sintesi chimica) la fitoterapia impiega piante intere o parti da esse derivate in forma di estratti secchi o fluidi. L’idea alla base della fitoterapia è che l’insieme dei principi attivi dell’estratto di una pianta sia superiore all’attività dei vari costituenti singolarmente considerati. Espresso in altri termini, va considerato come riferimento il “fitocomplesso”, termine che definisce appunto l’insieme più o meno ampio dei principi attivi estratti da una pianta e responsabili tutti insieme di una specifica attività sull’organismo.

Altra considerazione è che i rimedi erboristici in commercio possono anche essere costituiti da una miscela di più piante opportunamente combinate. In tutti i casi, a differenza dei farmaci convenzionali, nei paesi occidentali nessun fitoterapico può vantare il possesso di precise proprietà nel trattamento o nella cura di una malattia. Infatti, sul piano legislativo, i rimedi fitoterapici vengono a tutt’oggi considerati alla stregua di un “integratore”, ossia di un supplemento che le persone possono assumere nell’ambito della propria alimentazione: pertanto il suo utilizzo può essere promosso solo per favorire o per mantenere il benessere e la buona funzionalità dell’organismo.

Non esiste inoltre una regolamentazione che preveda norme precise rispetto alla sua composizione, il che rappresenta sicuramente un problema, dal momento che la qualità della pianta, il periodo e il terreno di raccolta, le procedure industriali utilizzate per l’estrazione e la lavorazione sono tutti fattori che influiscono sulla quantità di principi attivi presente nell’estratto, e quindi anche sulla sua attività terapeutica.

Nonostante queste limitazioni, l’uso delle piante medicinali e delle medicine tradizionali va sempre più diffondendosi nei paesi sviluppati, rappresentando un grande mercato commerciale in continua crescita.


Perché le persone usano le piante medicinali?