Occhio alle allergie alimentari

Una buona cena in compagnia non è uno dei piaceri migliori della vita, sempre che tutto fili liscio perché più si cresce e più si rischia di essere allergici a qualcosa. E si è quindi costretti a controllare che cosa si può mangiare e che cosa no. Ormai ci sono allergie molto diffuse, le cosiddette allergie primarie, che sono vere e proprie allergie alle proteine, potenzialmente gravi. Poi esistono le allergie secondarie, di solito più lievi che si limitano a generare sintomi locali e possono dare reazioni che attivano una risposta del sistema immunitario sia per indigestione sia per il solo contatto con un determinato alimento.I principali alimenti che provocano allergie primarie nel 72% dei casi sono alimenti vegetali, in particolare frutta, legumi e frutta secca. Una reazione dovuta soprattutto alle proteine di trasporto dei lipidi, le Ltp, che si trovano, appunto, nella maggior parte dei vegetali. E sapete qual è il primo degli alimenti che dà allergia? La pesca, seguita da mela, albicocca e uva. Ma l’incidenza della pesca è davvero netta: è un’allergia che causa spesso sintomi gravi come l’orticaria da contatto su labbra, mucosa orale e faringea, già pochi minuti dopo l’ingestione. Un problema grave perché potrebbe portare anche all’ingrossamento della faringe, con rischio di soffocamento.Altra categoria di allergizzanti sono i crostacei, soprattutto i gamberi: già pochi minuti dopo l’assunzione possono dare sintomi lievi, come orticaria e congestione nasale, ma anche più gravi, come lo shock anafilattico.Dopo pesca e gamberi, al terzo posto della classifica degli alimenti a rischio allergia, ci sono le noci: spesso anche una quantità minima può scatenare la reazione.L’allergia al pesce, al quarto posto, può essere pericolosa soprattutto per i tanti derivati che si ottengono dai prodotti ittici e che si possono trovare anche nei dolci e nel vino.Poi arriva l’uovo: anche in questo caso le difficoltà sono legate al fatto che l’uovo si trova “nascosto” in cibi molto comuni, per esempio come conservante per alcuni formaggi stagionati.Piuttosto diffuse sono poi le allergie al kiwi, che provoca rash cutaneo e crampi allo stomaco, e alle arachidi, che causano una delle allergie più diffuse al mondo, anche se in Italia non è così comune. Si trovano però soprattutto nei prodotti lavorati, quindi occhio alle etichette.