Ictus, è allarme rosso

Aumenta la speranza di vita, e inevitabilmente aumentano i problemi di salute dell’età avanzata. Uno su tutti l’ictus, o ischemia cerebrale, cioè la morte delle cellule cerebrali a causa di un’insufficiente irrorazione di sangue. I nuovi numeri sono piuttosto preoccupanti: solo in Italia si registrano 200mila casi l’anno, di cui 40mila fatali e 50mila responsabili di gravi danni permanenti. E il problema è destinato a crescere ancora nella sua gravità: nonostante il tasso di mortalità sia ovunque in diminuzione, gli esperti si attendono un aumento del 34% dei nuovi casi nei prossimi anni. E l’Italia non fa eccezione, anzi: è destinata a restare ai primi posti nel mondo per percentuale di rischio essendo, dopo il Giappone, il Paese più longevo al mondo.Ma almeno la metà degli ictus che si verificano ogni anno in Italia potrebbero essere evitati se si fosse più attenti a quel che si mangia e agli stili di vita. Noi italiani la dieta mediterranea la sfruttiamo poco e male per tutelare la nostra salute, perché esageriamo con il sale e mangiamo troppo. Pensate che la dose di sale raccomandata è di 5 grammi al giorno. I maschi italiani ne consumano in media il doppio: più di 10 grammi al giorno. Le donne si fermano a poco più di 8 grammi. Mangiare troppo sale, insieme a sovrappeso e obesità, causano ipertensione, ipercolesterolemia e diabete, tutti fattori di rischio importanti.Fondamentale anche contenere il consumo di alcolici: non superare un bicchiere di vino al giorno aiuta a abbassare la pressione. Lo stesso fa lo sport: svolgere attività fisica regolare, quindi almeno mezzora al giorno di cammino a passo sostenuto, abbassa i rischi di ischemie. Ma i fattori che le scatenano sono molti: ci sono anche la fibrillazione atriale, l’ipertrofia ventricolare sinistra e la stenosi di una o entrambe le arterie carotidi. E non è un caso se gli ictus si verificano più frequentemente in inverno: i mesi freddi sono i più pericolosi perché si è portati a fare meno attività fisica, mentre muoversi è importantissimo anche per chi ha una malattia vascolare.Infine, sebbene sia piuttosto ovvio, è bene ricordare che anche il fumo è uno dei fattori di rischio più importanti per le ischemie, specie nelle donne: quelle tra i 35 ed i 69 anni che fumano 20 sigarette al giorno hanno il doppio delle probabilità, rispetto agli uomini fumatori, di essere vittime di un ictus.