Appassionato di libri, ogni tanto mi piace riprendere in mano anche qualche volume tra i tanti che ho in casa, e rileggerlo e ogni volta mi chiedo se sia io a scegliere il libro da leggere, o se alla fine non siano loro, i libri, a scegliere noi. Perché se è vero che nel decidere quale romanzo comprare possiamo farci condizionare dal consiglio di qualcuno, da una recensione, o anche dalla copertina o proprio dal suo inizio, è anche vero che spesso scatta un’attrazione improvvisa, come in certi rapporti d’amore e di amicizia: ci si piace quasi a scatola chiusa, e ci si prende.
Oggi più di un italiano su 2 ammette di non aver mai letto un libro: sono il 57%. E nel ultimo anno si sono persi 4 milioni di lettori, i non lettori aumentano anche tra i più giovani e forse questo è il dato che potrebbe maggiormente preoccupare. A questo proposito, come avvicinare i ragazzi alla lettura? Ad esempio ricordandosi sempre che leggere è un gesto libero e mai un’imposizione. I genitori possono giocare d’astuzia e abituare il bambino alle storie, per esempio, con la lettura serale di alcune pagine di un libro. E poi bisogna dare il buon esempio con un libro in mano: dai dati Istat emerge che la famiglia ha un ruolo fondamentale: il 69,7% dei giovani con entrambi i genitori lettori, legge a sua volta,
Anche perché basta prendere in mano un libro qualsiasi per amarlo subito. Che sia per una folgorazione, per una casualità o per una scelta ragionata, infatti, leggere porta sempre a vivere come in un’altra dimensione: toccando temi nascosti e corde sensibili, un libro riesce sempre a cambiarci nel profondo quando arriviamo alle ultime pagine. La lettura ha la capacità di infilarci nei panni degli altri permettendoci di guardare con i loro occhi. Un cambio di prospettiva molto importante che aiuta a sviluppare l’empatia, cioè la capacità di “entrare” in un altro percependo le sue emozioni e pensieri, come conferma Rossana Di Beni, docente di Psicologia della personalità e della longevità all’Università di Padova e autrice, con altri, della Nuova guida alla comprensione del testo.
Una caratteristica, questa della lettura, che si rivela molto importante nelle relazioni con il prossimo. La capacità dei libri di narrativa di renderci più empatici è stata confermata anche da un recente studio psicologico condotto alla New School for Social Research di New York: i ricercatori hanno dimostrato che la lettura aumenta la capacità di rilevare e comprendere le emozioni di altre persone, un'abilità fondamentale per navigare attraverso la rete di relazioni in cui siamo immersi.
La lettura ha spesso la capacità di tranquillizzarci, di farci ragionare, di farci crescere; ma non solo: leggendo impariamo tante cose, da alcune norme di comportamento (ad esempio su come muoverci a una cena elegante) ai sentimenti. Gli adolescenti incontrano l’amore prima sui libri che nella vita vera e si è visto che dopo la lettura i ragazzini mostrano atteggiamenti più aperti verso immigrati o omosessuali; gli stessi giovanissimi che prima della lettura non si erano mostrati tolleranti.
Da diversi anni si è poi scoperto che leggere stimola il cervello, attivando aree come quella deputata all’elaborazione del linguaggio, e quella della comprensione delle parole. Uno studio molto interessante su come la lettura stimoli il cervello ha scoperto come alcune parole e frasi riferite alle azioni attivino la corteccia motoria, la regione cerebrale coinvolta nella pianificazione, nel controllo e nell'esecuzione dei movimenti volontari del corpo. In altre parole, leggere la frase “alzò il braccio” oppure “scatta in piedi” attiva proprio l’aria deputata a quel particolare movimento. Quando leggiamo, quindi, ci immedesimiamo nei personaggi così profondamente da far nostri non solo le loro emozioni ma anche i loro gesti.
E leggere fa bene anche al cuore. Basta mezz’ora di lettura per far diminuire battito cardiaco e tensione muscolare del 68%. L’esperimento è stato condotto dall’Università del Sussex e ha verificato che il relax indotto dalla lettura è superiore anche a quello stimolato dall’ascolto della musica. Se poi abbinate la lettura di un bel libro, all’ascolto in sottofondo di buona musica, ecco che si raggiunge il massimo del benessere.