Ci sono persone che soffrono genericamente di mal di testa, un problema che spesso viene sottovalutato, ma che l’Organizzazione mondiale della sanità ha inserito tra le 20 malattie più invalidanti.
Eppure ancora oggi il mal di testa da molti non viene considerato come una malattia vera e propria, ma come un malessere passeggero: si prende una pastiglietta, si buttano giù due gocce, e si spera passi. Solo il 16% di chi ne soffre, infatti, si rivolge a uno specialista. Eppure sarebbe il caso di farsi vedere, quando il mal di testa si fa serio, invece che fare da sé. Il perché ce lo facciamo spiegare dal dottor Fabio Marchioretto, responsabile del Centro cefalee del Sacro Cuore di Negrar, Verona.
Quando è il caso di sottoporsi ad esami specifici che consentono di riconoscere anche le forme più rare di mal di testa e di impostare trattamenti corretti? Se il mal di testa si ripresenta con regolarità e se le terapie consigliate dal medico perdono efficacia, oppure se il dolore peggiora nonostante le cure. Una volta presi in carico, si può contare su specialisti che si occupano quasi esclusivamente di questi disturbi.
Noi parliamo quasi sempre di “mal di testa”, ma ci sono vari tipi di cefalea, e per ognuna serve una cura diversa. Quando l’emicrania colpisce 5, 6 volte al mese, si parla di emicrania cronica, è una malattia altamente antisociale, che porta la persona che ne soffre a sentirsi anche una brutta persona, limitando qualsiasi attività fisica, lavorativa e di svago. Specialmente di fronte a questa situazione, c’è chi ricorre da solo all’uso di farmaci, ma c’è il rischio di cadere in un abuso di antidolorifici. I casi di chi abusa delle medicine sono infatti più frequenti di quel che si pensi. La soluzione è il ricovero presso un Centro cefalee per un trattamento specifico, che permetta di disintossicarsi:
Esistono però terapie alternative per prevenire e curare la cefalea? Di recente ha ottenuto l’autorizzazione ufficiale per la cura dell’emicrania cronica anche la tossina botulinica di tipo A, che inibisce la produzione del neurotrasmettitore aceticolina e quindi la trasmissione degli impulsi nervosi alla muscolatura, rilassandola.
Il mal di testa non va mai preso sottogamba, specie se si ripresenta più volte nel corso di una settimana. Imparare a curarsi è un lungo percorso da compiere insieme a uno specialista, per arrivare a conoscersi meglio, a avere più fiducia in se stessi, a trovare dentro di sé le energie positive per superare le crisi.