Ansia, le tecniche per vincerla

A tutti prima o poi succede di sentirsi ansiosi, di avvertire quel senso di blocco allo stomaco, in gola, col respiro che si fa corto, più affannoso, e il battito del cuore che accelera. L’ansia è questa, ma è anche normale che arrivi in determinate situazioni: è una sorta di difesa del nostro organismo. Una reazione a situazioni potenzialmente pericolose o incerte. Quella che non va bene è l’ansia cronica, che può paralizzarci nella vita di tutti i giorni, come ci spiega il professor Massimo Biondi, ordinario di psichiatria al Policlinico Umberto I di Roma. Un recentissimo studio della Stanford University ha svelato uno dei meccanismi che regolano l’ansia: è racchiuso in un piccolo gruppo di neuroni del tronco encefalico, una sorta di centralina che controlla proprio il ritmo della respirazione, in comunicazione diretta con il locus coeruleus, una struttura del cervello molto antica che ha un  ruolo chiave nello stato di vigilanza in generale, nella focalizzazione dell'attenzione, ma soprattutto nelle risposte alla paura e allo stress. Proprio per questo, se la respirazione accelera , cosa che succede quando si è tesi, in ansia o nel pieno di un attacco di panico,  la centralina del respiro  mette in allerta il locus coeruleus, facendoci entrare in uno stato di allerta continua. Di contro, se adottiamo una respirazione lenta, lo acquieta e siamo pervasi da uno  stato di calma. La respirazione è quindi fondamentale negli stati di ansia e negli attacchi di panico, come ci spiega il professor Giampaolo Perna, psichiatra e direttore del Centro per i Disturbi d'ansia ed emotivi Cedans. Come controllare gli stati d'ansia? Cosa sono e come funzionano le tecniche di desensibilizzazione enterocettiva, il nuovo punto di forza della psicoterapia cognitivo comportamentale che servono proprio a controllare il ritmo cardiaco e in generale il sistema nervoso vegetativo? Il ricondizionamento dei pensieri negativi che fanno da carburante all’ansia può essere usato come autocura. Nel suo manuale “Pensieri terapeutici”, edito da Alpes, il professor Biondi illustra queste tecniche che ognuno di noi può apprendere per cambiare il proprio stato emotivo. Proprio per il fatto che quando siamo in preda ad attacchi di ansia tutto il nostro corpo è coinvolto, dobbiamo imparare a curarla conoscendo bene come incide sul nostro organismo, e partendo proprio da lì. Anche lo sport può aiutare a vincere l’ansia e basta un impegno minimo, come spiega il professor Claudio Mencacci, presidente della Società italiana di psichiatria. Lo yoga, per esempio, è ancor oggi un must antiansia. Tra le tecniche di questa pratica millenaria ce n’è una che è stata validata scientificamente: è la Sky, un  sistema di yoga moderno, al centro di uno studio condotto dal dipartimento di neuroscienze dell’ospedale Fatebenefratelli. Il futuro ormai prossimo per il trattamento dell’ansia è comunque la medicina personalizzata, grazie alla quale farmaci e psicoterapia verranno prescritti in modo sartoriale, come una sorta di abito su misura. Questa svolta è resa possibile grazie ad un nuovo approccio che tiene conto del sesso del paziente, della sua storia sia clinica che di vita, ma anche delle sue caratteristiche genetiche.