Pantaloni termici da running: i 4 migliori

Abbiamo testato 10 modelli per selezionare i 4 che trovi qui. Scopri perché servono e quali sono le loro caratteristiche vincenti



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Quando corri, le gambe sono la parte del tuo corpo che si scalda prima e rischia meno di soffrire il freddo. Ma quando le temperature scendono sotto i 10 °C, è davvero consigliato indossare un paio di pantaloni termici per il running.


Per il comfort

Aderenti come una calzamaglia, questi capi tecnici devono per prima cosa essere in un tessuto morbido ed elasticizzato. È poi importante che il girovita sia abbastanza alto da trattenere la T-shirt termica a contatto con la pelle (così da far mantenere il calore anche nella parte superiore del corpo) e la gamba abbastanza lunga da arrivare fino alle caviglie e coprire il bordo delle calze.

Un buon paio di pantaloni termici da running deve inoltre essere privo di cuciture (o almeno averle piatte) nei punti di maggior frizione, ovvero dietro le ginocchia, in vita e sotto il cavallo. Da evitare anche bottoni o cerniere, se non quelle dei taschini esterni per infilarci i documenti.


Per il calore

Detto che non esistono pantaloni che scaldano, tutto si gioca sulla capacità del filato, sintetico o naturale, di trattenere il calore ed espellere il sudore, che a contatto con la pelle farebbe percepire una temperatura ancora più bassa.

A fare la differenza, come nel caso dei 4 modelli top che trovi qui (su 10 testati), è quindi anche il ricorso a particolari mix capaci di coibentare e proteggere dall’aria, lasciando allo stesso tempo traspirare l’umidità.


Il consiglio in più

Lascia stare le pomate riscaldanti, che attirano l’afflusso di sangue verso la pelle per far percepire calore, ma creano così un microfilm che riduce o annulla la capacità traspirante dei pantaloni tecnici.

GORE R3 Donna Thermo Tights, 89,95 €; gorewear.com

Il punto di forza. La morbidezza.

Appena infilati, hanno subito colpito le nostre tester per la morbidezza quasi felpata a contatto con la pelle: questo grazie alla particolare lavorazione del tessuto, che risulta anche ben elasticizzato (15% di elastan).

Apprezzate anche le cuciture piatte, così come sono molto piaciuti l’alto girovita (che si regola con un cordino piatto) e il doppio taschino (uno posteriore con cerniera e uno sulla coscia). Pratiche anche le zip sul fondo gamba e punti in più per gli inserti riflettenti, davvero utili se si va a correre nelle ore di buio.

Columbia Tight Titan Wind Block II, 69,99 €; columbia sportswear.it

Il punto di forza. L'azione antivento.

Sono risultati leggeri e ben elasticizzati in tutte e quattro le direzioni. Vestono bene in vita e hanno una coulisse che permette di regolare con precisione, così da fermare la T-shirt termica.

Sono stati promossi dalle nostre runner soprattutto per l’azione del tessuto wind block, che isola dall’aria fredda esterna e mantiene il calore a contatto con il corpo, senza però che si formi umidità grazie all’ottima traspirabilità. Promossa anche la taschina posteriore con zip, dove (se non dà fastidio durante la corsa) ci può stare anche lo smartphone.

Nike Racer Tights, 55 €; nike.com

Il punto di forza. L’alta traspirabilità.

Il tessuto, che all’interno è spazzolato, ha immediatamente dato una sensazione di morbidezza e calore, risultando anche ben elasticizzato. Le cuciture piatte sono praticamente impercettibili. Ma durante la corsa le nostre esperte hanno soprattutto notato l’alta capacità traspirante del tessuto Dri-Fit, che espelle subito il sudore evitando fastidiosi e poco salutari ristagni sulla pelle.

Pollice alto anche per l’abbondanza di taschini: uno più grande posteriore, con zip e utile fodera impermeabile, e altri due laterali di dimensione ridotta.

Rewoolution olympia, 90 €; rewoolution.it

Il punto di forza. La vestibilità.

I tagli ergonomici di questo modello, realizzato in 100% pura lana Merino, massimizzano il comfort, senza stringere nei punti critici e senza causare sfregamenti nelle zone più delicate grazie alle cuciture piatte.

Apprezzata dalle runner anche la fascia elastica in vita, perché abbastanza alta da proteggere i fianchi e tanto morbida da non lasciare il minimo segno sulla pelle. Promossa a pieni voti anche l’elasticità, così come la capacità di tenere al caldo le gambe, isolando dall’aria fredda, e di lasciar traspirare il sudore.

Il nostro lab: Laura Rizzo e Greta Vittori, runner del 261fearless Club Italia (261fearless.org)


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Articolo pubblicato sul n. 49 di Starbene in edicola dal 19 novembre 2019


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