ATC: D01BA02 | Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI |
Presenza Glutine:
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Classe 1: A | Forma farmaceutica: COMPRESSE DIVISIBILI |
Presenza Lattosio:
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La terbinafina è indicata per il trattamento delle seguenti infezioni micotiche della cute e dell’unghia: – Trattamento della Tinea corporis, Tinea cruris e Tinea pedis, quando la terapia orale è da considerarsi adeguata in base alla localizzazione, gravità o estensione dell’infezione. – Trattamento dell’onicomicosi causata da dermatofiti. A differenza della terbinafina per uso topico, la Terbinafina Alter orale non è efficace nel trattamento della pitiriasi versicolor. Si dovranno prendere in considerazione le linee guida locali ufficiali relative alla resistenza microbica e all’uso e prescrizione appropriati di antimicotici.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Effetti di altri medicinali sulla terbinafina La clearance plasmatica della terbinafina può essere accelerata da farmaci induttori del metabolismo e può essere inibita da farmaci che inibiscono il citocromo P450. Nei casi in cui si renda necessaria la somministrazione contemporanea di questi farmaci, potrebbe essere necessario un aggiustamento del dosaggio di terbinafina compresse. I seguenti medicinali possono aumentare l’effetto o la concentrazione plasmatica della terbinafina La cimetidina ha diminuito la clearance della terbinafina del 33%. Il fluconazolo ha aumentato la Cmax e l’AUC della terbinafina rispettivamente del 52% e del 69% in seguito all’inibizione di entrambi gli enzimi CYP2C9 e CYP3A4. Un simile aumento nell’esposizione si può verificare quando altri farmaci che inibiscono sia il CYP2C9 sia il CYP3A4, come ad esempio ketoconazolo e amiodarone, sono somministrati in concomitanza a terbinafina. I seguenti medicinali possono diminuire l’effetto o la concentrazione plasmatica della terbinafina La rifampicina aumenta la clearance della terbinafina del 100%. Effetti della terbinafina su altri prodotti medicinali Secondo i risultati di studi condotti in vitro e sui volontari sani, risulta che la terbinafina altera in modo irrilevante la clearance plasmatica della maggior parte dei farmaci che vengono metabolizzati tramite il sistema enzimatico del citocromo P450 (es. terfenadina, triazolam, tolbutamide o contraccettivi orali), ad eccezione di quelli metabolizzati attraverso l’enzima CYP2D6 (vedere di seguito). La terbinafina non interferisce con la clearance dell’antipirina o della digossina In pazienti che hanno assunto terbinafina compresse in concomitanza a contraccettivi orali sono stati riscontrati alcuni casi di mestruazioni irregolari, anche se l’incidenza di questi disturbi rientra in quella delle pazienti che assumono contraccettivi orali da soli. La terbinafina può aumentare l’effetto o la concentrazione plasmatica dei seguenti farmaci Caffeina La terbinafina ha diminuito la clearance della caffeina somministrata per via endovenosa del 19%. Farmaci metabolizzati prevalentemente dal CYP2D6 Studi in vitro e in vivo hanno evidenziato che la terbinafina inibisce il metabolismo mediato dall’enzima CYP2D6. Questo risultato potrebbe essere clinicamente significativo per i farmaci metabolizzati principalmente da CYP2D6, ad es. alcuni farmaci appartenenti alle seguenti classi: antidepressivi triciclici (TCAs), beta–bloccanti, inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI), antiaritmici (inclusi quelli di classe IA, IB e IC) e inibitori della monoaminoossidasi di tipo B (IMAO–B), soprattutto qualora abbiano anche una finestra terapeutica stretta (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego). La terbinafina ha diminuito la clearance della desipramina dell’82%. La terbinafina ha aumentato la clearance della ciclosporina del 15%.
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Ogni compressa contiene 250 mg di terbinafina (come cloridrato).Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1
Posologia
Posologia Adulti: 250 mg (1 compressa) una volta al giorno. La durata del trattamento potrà variare in base all’indicazione e alla gravità dell’infezione. Infezioni cutanee La durata adeguata per il trattamento della Tinea pedis, Tinea corporis e Tinea cruris è di 2–4 settimane. Per la Tinea pedis (interdigitale, plantare/tipo mocassino): la durata consigliata del trattamento può arrivare fino a 6 settimane. La completa scomparsa di segni e sintomi di infezione potrebbe non verificarsi per diverse settimane dopo la guarigione micotica. Onicomicosi Per la maggioranza dei pazienti, un trattamento efficace richiede da 6 a 12 settimane. Onicomicosi della mano Sei settimane di trattamento sono sufficienti nella maggior parte dei casi di infezioni delle unghie delle dita. Onicomicosi del piede Dodici settimane di trattamento sono sufficienti nella maggior parte dei casi di infezioni dell’alluce. Pazienti che presentano una lenta crescita ungueale possono necessitare di periodi di trattamento più lunghi (6 mesi o più). L’effetto clinico ottimale è visibile alcuni mesi dopo la cura dell’infezione e la sospensione del trattamento. Questo è il tempo necessario alla crescita di un tessuto ungueale sano. Popolazioni particolari Pazienti con compromissione epatica Terbinafina compresse non è raccomandata per i pazienti con malattia epatica cronica o attiva (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego). Pazienti con compromissione renale L’uso di terbinafina compresse non è stato adeguatamente studiato in pazienti con compromissione renale e non è pertanto raccomandato in questa popolazione di pazienti (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego e paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche). Pazienti anziani: Non vi sono evidenze che suggeriscono che i pazienti anziani richiedano un diverso dosaggio o che siano soggetti ad effetti indesiderati diversi da quelli riscontrati in pazienti più giovani. Nel prescrivere Terbinafina Alter compresse ai pazienti in questa fascia d’età, deve essere tenuta in considerazione la possibilità di una pre–esistente compromissione della funzionalità epatica o renale (vedere paragrafo 4.4. Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego). Popolazione pediatrica L’uso di Terbinafina Alter 250 mg compresse non è consigliato nei bambini e adolescenti (< 18 anni) a causa dell’assenza di esperienza in questo gruppo di età.
Avvertenze e precauzioni
Funzionalità epatica Terbinafina Alter non è raccomandato in pazienti con malattia epatica attiva o cronica. Prima di prescrivere Terbinafina Alter è necessario effettuare un test di funzionalità epatica Può verificarsi tossicità epatica in pazienti con e senza malattia epatica preesistente, pertanto si raccomanda il monitoraggio periodico (dopo 4–6 settimane di trattamento) con un test di funzionalità epatica. La terbinafina deve essere immediatamente interrotta in caso di aumento dei valori nei parametri di funzionalità epatica. Sono stati segnalati in pazienti trattati con Terbinafina Alter casi molto rari di grave insufficienza epatica (alcuni con esito fatale o che hanno richiesto il trapianto di fegato). Nella maggior parte dei casi di insufficienza epatica, i pazienti presentavano pregresse patologie sistemiche gravi e la correlazione causale con l’assunzione di Terbinafina Alter non era certa (vedere paragrafo 4.8 Effetti indesiderati). È opportuno che i pazienti in trattamento con Terbinafina Alter compresse siano informati di comunicare prontamente al proprio medico curante qualsiasi segno e sintomo di nausea persistente senza causa apparente, diminuzione dell’appetito, stanchezza, vomito, dolore addominale nel quadrante superiore destro, o ittero, urine scure o feci chiare. I pazienti che presentano questi sintomi devono interrompere la terapia con terbinafina orale e occorre valutare immediatamente la loro funzionalità epatica. Effetti dermatologici: Sono stati segnalati in pazienti trattati con Terbinafina Alter compresse casi molto rari di gravi reazioni dermatologiche (es. sindrome di Stevens–Johnson, necrolisi epidermica tossica). Qualora si manifestasse eruzione cutaneo in progressivo peggioramento, il trattamento con Terbinafina Alter deve essere interrotto. La terbinafina deve essere somministrata con cautela ai pazienti con psoriasi o lupus eritematoso pregressi, poiché sono stati riportati casi molto rari di lupus eritematoso. Effetti ematologici: Sono stati segnalati in pazienti trattati con Terbinafina Alter casi molto rari di malattie del sangue (neutropenia, agranulocitosi, trombocitopenia, pancitopenia). Deve essere valutata l’eziologia di qualsiasi disturbo ematico che dovesse incorrere in pazienti in trattamento con Terbinafina Alter e si devono considerare possibili cambiamenti del regime terapeutico, inclusa l’interruzione del trattamento con Terbinafina Alter. Funzionalità renale In pazienti con compromissione renale (clereance della creatinina minore di 50 ml/min o clereance della creatinina sierica più di 300 micromoli/L) non è stato adeguatamente studiato e non è pertanto raccomandato vedi paragrafo 5.2 Proprietà Farmacocinetiche). Alterazioni oculari Sono state osservate alterazioni del cristallino e della retina in seguito all’uso di terbinafina in studi controllati. La ripercussione clinica di tali alterazioni non è nota.
Interazioni
Effetti di altri medicinali sulla terbinafina La clearance plasmatica della terbinafina può essere accelerata da farmaci induttori del metabolismo e può essere inibita da farmaci che inibiscono il citocromo P450. Nei casi in cui si renda necessaria la somministrazione contemporanea di questi farmaci, potrebbe essere necessario un aggiustamento del dosaggio di terbinafina compresse. I seguenti medicinali possono aumentare l’effetto o la concentrazione plasmatica della terbinafina La cimetidina ha diminuito la clearance della terbinafina del 33%. Il fluconazolo ha aumentato la Cmax e l’AUC della terbinafina rispettivamente del 52% e del 69% in seguito all’inibizione di entrambi gli enzimi CYP2C9 e CYP3A4. Un simile aumento nell’esposizione si può verificare quando altri farmaci che inibiscono sia il CYP2C9 sia il CYP3A4, come ad esempio ketoconazolo e amiodarone, sono somministrati in concomitanza a terbinafina. I seguenti medicinali possono diminuire l’effetto o la concentrazione plasmatica della terbinafina La rifampicina aumenta la clearance della terbinafina del 100%. Effetti della terbinafina su altri prodotti medicinali Secondo i risultati di studi condotti in vitro e sui volontari sani, risulta che la terbinafina altera in modo irrilevante la clearance plasmatica della maggior parte dei farmaci che vengono metabolizzati tramite il sistema enzimatico del citocromo P450 (es. terfenadina, triazolam, tolbutamide o contraccettivi orali), ad eccezione di quelli metabolizzati attraverso l’enzima CYP2D6 (vedere di seguito). La terbinafina non interferisce con la clearance dell’antipirina o della digossina In pazienti che hanno assunto terbinafina compresse in concomitanza a contraccettivi orali sono stati riscontrati alcuni casi di mestruazioni irregolari, anche se l’incidenza di questi disturbi rientra in quella delle pazienti che assumono contraccettivi orali da soli. La terbinafina può aumentare l’effetto o la concentrazione plasmatica dei seguenti farmaci Caffeina La terbinafina ha diminuito la clearance della caffeina somministrata per via endovenosa del 19%. Farmaci metabolizzati prevalentemente dal CYP2D6 Studi in vitro e in vivo hanno evidenziato che la terbinafina inibisce il metabolismo mediato dall’enzima CYP2D6. Questo risultato potrebbe essere clinicamente significativo per i farmaci metabolizzati principalmente da CYP2D6, ad es. alcuni farmaci appartenenti alle seguenti classi: antidepressivi triciclici (TCAs), beta–bloccanti, inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI), antiaritmici (inclusi quelli di classe IA, IB e IC) e inibitori della monoaminoossidasi di tipo B (IMAO–B), soprattutto qualora abbiano anche una finestra terapeutica stretta (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego). La terbinafina ha diminuito la clearance della desipramina dell’82%. La terbinafina ha aumentato la clearance della ciclosporina del 15%.
Effetti indesiderati
Le seguenti reazioni avverse sono state osservate durante gli studi clinici o nell’esperienza post–marketing. Le reazioni avverse (Tabella 1) sono classificate in base alla frequenza, elencando per prima la più frequente ed utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1000, <1/100), raro (≥1/10.000; <1/1000) e molto raro (< 1/10.000)e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Tabella 1
Patologie del sistema emolinfopoietico | |
Molto raro | Neutropenia, agranulocitosi, trombocitopenia, pancitopenia |
Non nota | Anemia |
Disturbi del sistema immunitario | |
Molto raro | Reazioni anafilattoidi, angioedema, Lupus eritematoso cutaneo e sistemico |
Non nota | Reazioni anafilattiche, reazioni simili alla malattia da siero |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Molto comune | Diminuzione dell’appetito |
Disturbi psichiatrici | |
Non nota | Ansia, depressione* |
Patologie del sistema nervoso | |
Comune | Cefalea. |
Non comune | Ipogeusia**, ageusia** |
Molto raro | Capogiri, parestesia e ipoestesia. |
Non nota | Anosmia |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | |
Non nota | Ipoacusia, compromissione dell’udito, tinnito |
Patologie vascolari | |
Non nota | Vasculite |
Patologie gastrointestinali | |
Molto comune | Gonfiore addominale, dispepsia, nausea, dolore addominale, diarrea. |
Non nota | Pancreatite |
Patologie epatobiliari | |
Raro | Insufficienza epatica, aumento dei livelli degli enzimi epatici |
Non nota | Epatite, ittero, colestasi |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Molto comune | Eruzione cutanea, orticaria |
Molto raro | Eritema multiforme, sindrome di Stevens–Johnson, necrolisi epidermica tossica, pustolosi esantematosa generalizzata acuta (AGEP), eruzioni psoriasiformi o esacerbazioni di psoriasi, alopecia |
Non nota | Reazioni di fotosensibilità, fotodermatosi, reazioni di fotosensibilità allergica ed eruzione polimorfa da luce |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |
Molto comune | Atralgia, mialgia. |
Non nota | Rabdomiolisi |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Molto raro | Affaticamento. |
Non nota | Sindrome simil–influenzale, piressia |
Esami diagnostici | |
Non nota | Aumento della creatinin fosfochinasi ematica, perdita di peso*** |
Gravidanza e allattamento
Gravidanza Studi di tossicità fetale e di fertilità nell’animale non hanno evidenziato alcun effetto avverso. Poiché l’esperienza clinica in donne in stato di gravidanza è molto limitata, terbinafina compresse non deve essere utilizzata durante la gravidanza a meno che le condizioni cliniche della donna non richiedano un trattamento per via orale con terbinafina e i potenziali benefici per la madre non superino i potenziali rischi per il feto. Allattamento La terbinafina è escreta nel latte materno, e pertanto le madri trattate con terbinafina per via orale non devono allattare al seno. Fertilità Studi di tossicità e fertilità nell’animale non hanno evidenziato alcun effetto avverso.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.