ATC: J01DH51 | Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO |
Presenza Glutine:
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Classe 1: H | Forma farmaceutica: SOLUZIONE PER INFUSIONE POLV |
Presenza Lattosio:
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Imipenem e Cilastatina Ranbaxy è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni negli adulti e nei bambini di età pari o superiore ad 1 anno (vedere paragrafi 4.4 e 5.1): • Infezioni complicate intra–addominali. • Polmoniti gravi incluse polmoniti nosocomiali o polmoniti associate a respiratori. • Infezioni intra– e post–partum. • Infezioni complicate del tratto urinario. • Infezioni cutanee e dei tessuti molli complicate. Imipenem e Cilastatina Ranbaxy deve essere usato nella gestione di pazienti neutropenici nei quali si sospetta che la febbre sia dovuta ad infezione batterica. Trattamento di pazienti con batteriemia che si manifesta in associazione, o che si sospetta sia associata, a una qualsiasi delle infezioni sopra elencate. Vanno prese in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato dei farmaci antibatterici.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Sono state segnalate crisi epilettiche generalizzate nei pazienti che avevano assunto ganciclovir e imipenem–cilastatina sodica. Questi medicinali non devono essere usati contemporaneamente, a meno che il potenziale beneficio non superi il rischio. Sono state riferite riduzioni nei livelli di acido valproico che possono precipitare al di sotto dell’intervallo terapeutico quando l’acido valproico è stato somministrato in concomitanza con agenti carbapenemici. I ridotti livelli di acido valproico possono portare a un inadeguato controllo degli attacchi epilettici; pertanto non è raccomandato l’uso concomitante di imipenem e acido valproico/sodio valproato e devono essere prese in considerazione terapie antibatteriche o anticonvulsivanti alternative (vedere paragrafo 4.4). Anticoagulanti orali La somministrazione simultanea di antibiotici con warfarin può aumentarne gli effetti anti–coagulanti. Sono stati riferiti casi di aumenti negli effetti anticoagulanti di agenti anticoagulanti orali in pazienti trattati in concomitanza con agenti antibatterici. Il rischio può variare con l’infezione di base, l’età e lo stato generale del paziente, per cui il contributo dell’antibiotico all’aumento dell’INR (International Normalised Ratio) è di difficile valutazione. Si raccomanda che l’INR (International Normalised Ratio) venga monitorato di frequente durante e subito dopo la somministrazione concomitante di antibiotici con un agente anticoagulante orale. La somministrazione concomitante di Imipenem e Cilastatina Ranbaxy e probenecid ha dato luogo ad aumenti minimi nei livelli plasmatici e nell’emivita plasmatica di iminipem. Il recupero nelle urine di imipenem attivo (non metabolizzato) si è ridotto di circa il 60% della dose quando Imipenem e Cilastatina Ranbaxy veniva somministrato con probenecid. La somministrazione concomitante di Imipenem e Cilastatina Ranbaxy e probenecid ha raddoppiato i livelli plasmatici e l’emivita della cilastatina, non ha avuto effetto sul recupero di cilastatina nelle urine.
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Ogni flaconcino contiene: 530,1 mg di imipenem, pari a 500 mg di imipenem anidro e 530,7 mg di cilastatina sodica, pari a 500 mg di cilastatina. Ogni flaconcino contiene inoltre 37,5 mg (1,63mmoli) di sodio. Quando ricostituita (vedere paragrafo 6.6), la soluzione contiene 5 mg/ml di imipenem e 5 mg/ml di cilastatina. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
• Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. • Ipersensibilità a qualsiasi altro agente antibatterico carbapenemico • Grave ipersensibilità (ad es. reazione anafilattica, grave reazione cutanea) a qualsiasi altro tipo di agente antibatterico betalattamico (ad es. penicilline o cefalosporine).
Posologia
Posologia Le dosi raccomandate per Imipenem e Cilastatina Ranbaxy rappresentano la quantità di imipenem/cilastatina da somministrare. La dose giornaliera di Imipenem e Cilastatina Ranbaxy deve essere basata sul tipo e sulla gravità dell’infezione, sul tipo di patogeno(i) isolato(i), sulla funzionalità renale e sul peso corporeo del paziente (vedere anche paragrafi 4.4 e 5.1). Adulti e adolescenti Per i pazienti con funzionalità renale normale (clearance della creatinina >70 ml/min/1,73 m²), i regimi di dose raccomandati sono: 500 mg/500 mg ogni 6 ore OPPURE 1000 mg/1000 mg ogni 8 ore OPPURE ogni 6 ore. Si raccomanda di trattare le infezioni dovute a specie di batteri meno suscettibili (che si sospettano tali o che siano state dimostrate tali) (quali Pseudomonas aeruginosa) e le infezioni molto gravi (ad es. nei pazienti neutropenici con febbre) con 1000 mg/1000 mg somministrati ogni 6 ore. È necessaria una riduzione della dose quando: • la clearance della creatinina è ≤ 70 ml/min/l,73 m² (vedere Tabella 1) oppure • il peso corporeo è < 70 kg. La dose proporzionata per i pazienti < 70 kg sarà calcolata utilizzando la seguente formula:
Peso corporeo effettivo (kg) x dose standard |
70 kg |
Dose giornaliera totale per pazienti con funzionalità renale normale (mg/die) | Clearance della creatinina (ml/min/1,73 m²) | ||
41–70 | 21–40 | 6–20 | |
dose in mg (ore di intervallo) | |||
2000/2000 | 500/500 (8) | 250/250 (6) | 250/250 (12) |
3000/3000 | 500/500 (6) | 500/500 (8) | 500/500 (12) ** |
4000/4000 | 750/750 (8) | 500/500 (6) | 500/500 (12) ** |
Avvertenze e precauzioni
Avvertenze generali La selezione di imipenem/cilastatina per il trattamento di un singolo paziente deve tener conto dell’appropriatezza dell’uso di un agente antibatterico carbapenemico sulla base di fattori quali gravità dell’infezione, prevalenza della resistenza ad altri agenti antibatterici adatti e rischio di selezione di batteri resistenti ai carbapenemici. Ipersensibilità In pazienti trattati con terapia con betalattamici sono state riferite reazioni (anafilattiche) di ipersensibilità gravi e occasionalmente fatali. È più probabile che queste reazioni si manifestino in individui con un’anamnesi di sensibilità ad molteplici allergeni. Prima di iniziare la terapia con Imipenem e Cilastatina Ranbaxy, deve essere svolta un’attenta indagine sulle precedenti reazioni di ipersensibilità ai carbapenemici, alle penicilline, alle cefalosporine, ad altri beta–lattamici e ad altri allergeni (vedere paragrafo 4.3). Se si verifica una reazione allergica a Imipenem e Cilastatina Ranbaxy, interrompere immediatamente la terapia. Le reazioni anafilattiche gravi richiedono un immediato trattamento di emergenza. Funzionalità epatica Durante il trattamento con imipenem/cilastatina la funzionalità epatica deve essere strettamente monitorata a causa del rischio di tossicità epatica (quale aumento delle transaminasi, compromissione epatica ed epatite fulminante). Uso nei pazienti con malattia epatica: durante il trattamento con imipenem/cilastatina i pazienti con preesistenti disturbi epatici devono monitorare la funzionalità epatica. Non è necessario l’aggiustamento della dose (vedere paragrafo 4.2). Ematologia Durante il trattamento con imipenem/cilastatina può svilupparsi una risposta positiva diretta o indiretta al test di Coombs. Spettro antibatterico Prima di intraprendere un qualsiasi trattamento empirico, deve essere tenuto in considerazione lo spettro antibatterico di imipenem/cilastatina, in particolare in caso di condizioni pericolose per la vita. Inoltre, si deve esercitare cautela a causa della limitata sensibilità a imipenem/cilastatina da parte di patogeni specifici, associati ad es. a infezioni batteriche cutanee e dei tessuti molli. L’uso di imipenem/cilastatina non è adatto per il trattamento di questo tipo di infezioni a meno che il patogeno non sia già documentato e noto per la sua sensibilità o vi sia il forte sospetto che il(i) patogeno(i) più probabile sia adatto per il trattamento. Può essere indicato l’uso concomitante di un adeguato agente anti–MRSA quando si sospetta o si dimostra che infezioni da MRSA siano coinvolte nelle indicazioni approvate. L’uso concomitante di un aminoglicosidico può essere indicato quando si sospetta o si dimostra che infezioni da Pseudomonas aeruginosa siano coinvolte nelle indicazioni approvate (vedere paragrafo 4.1). Interazione con acido valproico L’uso concomitante di imipenem/cilastatin e acido valproico/sodio valproato non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5). Clostridium difficile Con imipenem/cilastatin e con quasi tutti gli altri agenti antibatterici sono state riferite colite associata ad antibiotico e colite pseudomembranosa la cui gravità può variare da lieve a pericolosa della vita. È importante tenere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che sviluppano diarrea durante o dopo l’uso di imipenem/cilastatin (vedere paragrafo 4.8). Devono essere prese in considerazione l’interruzione della terapia con imipenem/cilastatina e la somministrazione del trattamento specifico per il Clostridium difficile. Non devono essere somministrate specialità medicinali che inibiscono la peristalsi. Danno renale Imipenem e Cilastatina Ranbaxy si accumula nei pazienti con ridotta funzionalità renale. Si possono verificare reazioni avverse al SNC se la dose non viene adattata alla funzione renale, vedere paragrafo 4.2 e "Sistema Nervoso Centrale" in questo paragrafo. Meningite Imipenem/cilastatina non è raccomandato per la terapia della meningite. Sistema nervoso centrale Sono state riferite reazioni avverse del sistema nervoso centrale quali attività mioclonica, stati confusionali o attacchi epilettici, in particolare quando vengono superate le dosi raccomandate basate sulla funzionalità renale e sul peso corporeo. Queste esperienze sono state riferite più comunemente in pazienti con disturbi del sistema nervoso centrale (ad es. lesioni cerebrali o anamnesi di attacchi epilettici) e/o funzionalità renale compromessa nei quali può verificarsi accumulo delle entità somministrate. Per questo in questi pazienti si sollecita in maniera particolare un accurato rispetto delle tabelle delle dosi raccomandate (vedere paragrafo 4.2). Nei pazienti con disturbi di epilessia noti la terapia anticonvulsiva deve essere continuata. Deve essere prestata particolare attenzione ai sintomi neurologici o alle convulsioni nei bambini con fattori di rischio noti per gli attacchi epilettici o in trattamento concomitante con medicinali che riducono la soglia degli attacchi epilettici. In caso di tremori focali, mioclono o attacchi epilettici, i pazienti devono essere sottoposti ad esame neurologico e, se non ancora istituita, posti in terapia anticonvulsivante. Se i sintomi del sistema nervoso centrale persistono, la dose di Imipenem e Cilastatina Ranbaxy deve essere ridotta o interrotta. I pazienti con clearance della creatinina ≤5 ml/min/1,73 m2 non devono essere trattati con Imipenem e Cilastatina Ranbaxy a meno che non venga istituita emodialisi entro 48 ore. Per i pazienti in emodialisi, Imipenem e Cilastatina Ranbaxy è raccomandato solo quando i benefici superano i potenziali rischi di attacchi epilettici (vedere paragrafo 4.2). Popolazione pediatrica I dati clinici sono insufficienti per raccomandare l’uso di Imipenem/Cilastatina nei bambini di età inferiore a 1 anno o nei pazienti pediatrici con funzionalità renale compromessa (creatinina sierica > 2 mg/dl). Vedere anche il paragrafo sul Sistema nervoso centrale. Imipenem e Cilastatina Ranbaxy 500 mg/500 mg contiene 37,5 mg (1,63 mmol) di sodio che devono essere tenuti in considerazione dai pazienti che seguono una dieta per il controllo del sodio.
Interazioni
Sono state segnalate crisi epilettiche generalizzate nei pazienti che avevano assunto ganciclovir e imipenem–cilastatina sodica. Questi medicinali non devono essere usati contemporaneamente, a meno che il potenziale beneficio non superi il rischio. Sono state riferite riduzioni nei livelli di acido valproico che possono precipitare al di sotto dell’intervallo terapeutico quando l’acido valproico è stato somministrato in concomitanza con agenti carbapenemici. I ridotti livelli di acido valproico possono portare a un inadeguato controllo degli attacchi epilettici; pertanto non è raccomandato l’uso concomitante di imipenem e acido valproico/sodio valproato e devono essere prese in considerazione terapie antibatteriche o anticonvulsivanti alternative (vedere paragrafo 4.4). Anticoagulanti orali La somministrazione simultanea di antibiotici con warfarin può aumentarne gli effetti anti–coagulanti. Sono stati riferiti casi di aumenti negli effetti anticoagulanti di agenti anticoagulanti orali in pazienti trattati in concomitanza con agenti antibatterici. Il rischio può variare con l’infezione di base, l’età e lo stato generale del paziente, per cui il contributo dell’antibiotico all’aumento dell’INR (International Normalised Ratio) è di difficile valutazione. Si raccomanda che l’INR (International Normalised Ratio) venga monitorato di frequente durante e subito dopo la somministrazione concomitante di antibiotici con un agente anticoagulante orale. La somministrazione concomitante di Imipenem e Cilastatina Ranbaxy e probenecid ha dato luogo ad aumenti minimi nei livelli plasmatici e nell’emivita plasmatica di iminipem. Il recupero nelle urine di imipenem attivo (non metabolizzato) si è ridotto di circa il 60% della dose quando Imipenem e Cilastatina Ranbaxy veniva somministrato con probenecid. La somministrazione concomitante di Imipenem e Cilastatina Ranbaxy e probenecid ha raddoppiato i livelli plasmatici e l’emivita della cilastatina, non ha avuto effetto sul recupero di cilastatina nelle urine.
Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Negli studi clinici che includevano 1723 pazienti trattati con imipenem/cilastatina per via endovenosa, le reazioni avverse sistemiche riferite con maggiore frequenza, riportate come almeno possibilmente collegate alla terapia sono state nausea (2,0%), diarrea (1,8%), vomito (1,5%), eruzioni cutanee (0,9%), febbre (0,5%), ipotensione (0,4%), attacchi epilettici (0,4%) (vedere paragrafo 4.4), capogiri (0,3%), prurito (0,3%), orticaria (0,2%), sonnolenza (0,2%). Allo stesso modo, le reazioni avverse locali riferite con maggiore frequenza sono flebite/tromboflebite (3,1%), dolore nel sito di iniezione (0,7%), eritema nel sito di iniezione (0,4%) e indurimento della vena (0,2%). I seguenti effetti indesiderati sono stati riferiti negli studi clinici o durante l’esperienza post–marketing. Tabella degli effetti indesiderati Tutti gli effetti indesiderati sono elencati secondo un per sistemi, organi e frequenza: molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1000 a <1/100); raro (da ≥1/10000 a <1/1000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascun gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine decrescente di gravità:
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Evento |
Infezioni e infestazioni | Raro | Colite pseudomembranosa, candidiasi |
Molto raro | gastroenterite | |
Patologie del sistema emolinfopoeitico | Comune | eosinofilia |
Non comune | pancitopenia, neutropenia, leucopenia, trombocitopenia, trombocitosi | |
Raro | agranulocitosi | |
Molto raro | anemia emolitica, depressione del midollo spinale | |
Disturbi del sistema immunitario | Raro | reazioni anafilattiche |
Disturbi psichiatrici | Non comune | disturbi psichici inclusi allucinazioni e stati confusionali |
Patologie del sistema nervoso | Non comune | attacchi epilettici, attività mioclonica, capogiri, sonnolenza |
Raro | encefalopatia, parestesia, tremore focale, alterazione del gusto | |
Molto raro | peggioramento della miastenia gravis, cefalea | |
Non nota | Agitazione, discinesia | |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Raro | perdita dell’udito |
Molto raro | vertigini, tinnito | |
Patologie cardiache | Molto raro | cianosi, tachicardia, palpitazioni |
Patologie vascolari | Comune | tromboflebite |
Non comune | ipotensione | |
Molto raro | vampate | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Molto raro | dispnea, iperventilazione, dolore faringeo |
Patologie gastrointestinali | Comune | diarrea, vomito, nausea nausea e/o vomito correlati al medicinale sembrano verificarsi con maggiore frequenza in pazienti granulocitopenici rispetto a pazienti non granulocitopenici trattati con Imipenem e Cilastatina Ranbaxy |
Raro | macchie sui denti e/o sulla lingua | |
Molto raro | colite emorragica, dolore addominale, bruciore di stomaco, glossite, ipertrofia papillare della lingua, aumento della salivazione | |
Patologie epatobiliari | Raro | insufficienza epatica, epatite |
Molto raro | epatite fulminante | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Comune | Eruzioni cutanee (ad es. esantematose) |
Non comune | orticaria, prurito | |
Raro | necrolisi epidermica tossica, angioedema, sindrome di Stevens–Johnson, eritema multiforme, dermatite esfoliativa | |
Molto raro | iperidrosi, alterazioni della struttura della pelle | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Molto raro | poliartralgia, dolore alla spina toracica |
Patologie renali e urinarie | Raro | Insufficienza renale acuta, oliguria/anuria, poliuria, scolorimento delle urine (non pericolosi, da non confondersi con ematuria) Il ruolo di Imipenem e Cilastatina Ranbaxy nelle alterazioni della funzionalità renale è di difficile valutazione, poiché di solito sono presenti fattori che predispongono ad azotemia pre–renale o a funzionalità renale compromessa |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Molto raro | prurito vulvare |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Non comune | Febbre, dolore locale e indurimento della vena nel sito di iniezione, eritema nel sito di iniezione |
Molto raro | Fastidio al torace, astenia/debolezza | |
Esami diagnostici | Comune | Aumenti nelle transaminasi sieriche, aumenti nella fosfatasi alcalina sierica |
Non comune | Positività al test di Coomb diretto, prolungamento nel tempo di protrombina, riduzione dell’emoglobina, aumenti nella bilirubina sierica, aumenti nella creatinina sierica, aumenti nell’azoto ematico |
Gravidanza e allattamento
Gravidanza Non sono stati effettuati studi adeguati relativi all’impiego di Imipenem e Cilastatina Ranbaxy nelle donne in gravidanza.Studi in scimmie gravide hanno evidenziato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per l’uomo non è noto. Imipenem e Cilastatina Ranbaxy deve essere usato in gravidanza solo se il potenziale beneficio giustifica il rischio possibile per il feto Allattamento L’imipenem e la cilastina vengono escreti nel latte materno in piccole quantità. In seguito a somministrazione orale si verifica uno scarso assorbimento di entrambi i composti. Pertanto è improbabile che il bambino allattato sia esposto a quantità significative. Se l’uso di Imipenem e Cilastatina Ranbaxy viene ritenuto necessario, i benefici dell’allattamento al seno devono essere valutati rispetto ai possibili rischi per il bambino. Fertilità Non sono disponibili dati sui possibili effetti potenziali del trattamento con imipenem/cilastatina sulla fertilità maschile o femminile.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Tenere il flaconcino/flaconcino per infusione nella scatola.