ATC: N01AB07 | Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO |
Presenza Glutine:
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Classe 1: C | Forma farmaceutica: LIQUIDO PER INALAZIONE |
Presenza Lattosio:
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Desflurano Piramal è indicato come agente inalatorio per l'induzione e il mantenimento dell'anestesia generale per interventi chirurgici in pazienti adulti in degenza o ambulatoriali e per il mantenimento dell'anestesia nei neonati e nei bambini.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Il protossido d'azoto usato simultaneamente diminuisce la MAC del desflurano (vedere Tabella 1). Miorilassanti depolarizzanti e non depolarizzanti. I rilassanti muscolari comunemente usati sono potenziati dal desflurano. La Tabella 2 mostra le dosi di pancuronio, antracurio, sussametonio e vecuronio richieste per ottenere una depressione del 95% (ED95) della trasmissione neuromuscolare secondo diverse concentrazioni di desflurano (queste dosi sono identiche a quelle richieste per isoflurano). La ED95 del vecuronio è inferiore al 14%, con desflurano rispetto a isoflurano. Inoltre, il recupero dal blocco neuromuscolare è più lungo con desflurano rispetto a isoflurano. Tabella 2 - Determinazione (mg / kg) del miorilassante che induce depressione del 95% della trasmissione neuromuscolare.
MAC Desflurano | Pancuronio | Atracurio | Sussametonio | Vecuronio |
0,65. MAC/ 60% N2O/O2 | 0,026 | 0,133 | * ND | * ND |
1,25. MAC / 60% N2O/O2 | 0,018 | 0,119 | * ND | * ND |
1,25. MAC / 100% O2 | 0,022 | 0,120 | 0,360 | 0,019 |
Concentrazione* (%) di desflurano in O2 | % Riduzione della Concentrazione | |
No Fentanil | 6,33- 6,35 | - |
Fentanil (3 mcg/kg) | 3,12-3,46 | 46-51 |
Fentanil (6 mcg/kg) | 2,25 -2,97 | 53-64 |
No midazolam | 5,85- 6,86 | - |
Midazolam (25 mcg/kg) | 4,93 | 15,7 |
Midazolam (50 mcg/kg) | 4,88 | 16,6 |
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Desflurano 100% (v/v)
Controindicazioni
Desflurano non deve essere usato: - in pazienti in cui sia controindicata l'anestesia generale. - In pazienti con ipersensibilità nota agli anestetici alogenati o ad altri composti idrocarburici alogenati. - In pazienti con propensione nota o sospetta all'ipertermia maligna (MH) o con una tendenza ereditaria all'MH. - Per l'induzione dell'anestesia nei bambini, a causa del rischio significativo di tosse, trattenimento del respiro, apnea, laringospasmo e aumento della salivazione. - Per il mantenimento dell'anestesia in bambini non intubati con meno di 6 anni a causa di un aumento dell'incidenza delle reazioni avverse respiratorie. - Come unico anestetico in pazienti a rischio di malattia arteriosa coronarica o in pazienti nei quali sia indesiderato l'aumento del battito cardiaco o della pressione sanguigna. - In pazienti con storia di epatite confermata o in cui si siano verificate disfunzione epatica da lieve a moderata (come ad esempio ittero, febbre inspiegabile o leucocitosi/eosinofilia) dopo la somministrazione di un precedente anestetico alogenato. - In pazienti che si sottopongono a procedure dentali al di fuori di un ospedale o un ambulatorio.
Posologia
Desflurano deve essere somministrato soltanto da personale esperto nella somministrazione dell'anestesia generale usando un vaporizzatore specificamente disegnato e calibrato per l'uso con desflurano. Deve essere immediatamente disponibile la strumentazione per il mantenimento della pervietà delle vie aeree, la ventilazione artificiale, l'arricchimento di ossigeno e la rianimazione circolatoria. Parametri come ECG, pressione sanguigna, saturazione dell’ossigeno e livelli di p-CO2 dopo l’espirazione devono essere monitorati durante l’anestesia (vedere paragrafo 4.4). Posologia: La somministrazione dell'anestesia generale deve essere personalizzata in base alla risposta del paziente. Viene determinata in base all'effetto desiderato, prendendo in considerazione l'età del paziente ed il suo stato clinico. I valori MAC (la concentrazione alveolare minima alla quale il 50% dei pazienti non mostra risposta ad una incisione chirurgica standardizzata) per il desflurano diminuiscono con l'aumentare dell'età del paziente. La dose di desflurano deve essere corretta di conseguenza. La concentrazione percentuale di desflurano corrispondente ad 1 MAC è stata determinata all'interno di un cilindro di gas come elencato nella Tabella 1 sottostante.
Tabella 1 | ||||
Concentrazione percentuale di desflurano corrispondente ad 1 MAC secondo l'età del paziente e la miscela di inalazione (Media ± DS) | ||||
Età | N* | 100% Ossigeno | N* | 60% Protossido di azoto/ 40% Ossigeno |
2 settimane | 6 | 9,2 ± 0,0 | - | - |
10 settimane | 5 | 9,4 ± 0,4 | - | - |
9 mesi | 4 | 10,0 ± 0,7 | 5 | 7,5 ± 0,8 |
2 anni | 3 | 9,1 ± 0,6 | - | - |
3 anni | - | - | 5 | 6,4 ± 0,4 |
4 anni | 4 | 8,6 ± 0,6 | - | - |
7 anni | 5 | 8,1 ± 0,6 | - | - |
25 anni | 4 | 7,3 ± 0,0 | 4 | 4,0 ± 0,3 |
45 anni | 4 | 6,0 ± 0,3 | 6 | 2,8 ± 0,6 |
70 anni | 6 | 5,2 ± 0,6 | 6 | 1,7 |
Avvertenze e precauzioni
Desflurano deve essere usato con cautela in pazienti non intubati. Ipertermia maligna (MH). In individui sensibili (anamnesi di ipertermia maligna, miopatie come distrofia muscolare, sindrome di King, distrofia miotinica, miopatia central core), potenti anestetici per via inalatoria possono innescare uno stato ipermetabolico del muscolo scheletrico che porta ad alta richiesta di ossigeno e alla sindrome clinica nota come ipertermia maligna. Desflurano è noto per essere un fattore scatenante potenziale dell'ipertermia maligna. La sindrome clinica è segnalata dalla ipercapnia e può comprendere rigidità muscolare, tachicardia, tachipnea, cianosi, aritmie e/o pressione sanguigna instabile. Alcuni di questi segni non specifici possono anche comparire durante l'anestesia leggera: ipossia acuta, ipercapnia ed ipovolemia. Il trattamento dell'ipertermia maligna comprende l'interruzione dei medicinali che provocano il sintomo, la somministrazione di dantrolene sodico per via endovenosa, e l'applicazione della terapia di supporto. L'insufficienza renale può comparire più tardi e il flusso urinario deve essere monitorato e sostenuto se possibile. Il desflurano non deve essere usato in soggetti noti per essere suscettibili alla MH. Casi di MH con esito fatale sono stati riportati con desflurano. Iperkaliemia peri-operatoria. L'uso di anestetici inalatori è stato associato con aumenti molto rari dei livelli di potassio sierico che hanno portato ad aritmie cardiache in pazienti durante la fase post operatoria, a volte con esito fatale. La condizione è stata descritta in pazienti con malattia neuromuscolare sia latente sia evidente, in particolare la distrofia di Duchenne. L'uso del sussametonio (succinilcolina) è stato associato con la maggior parte dei casi ma non con tutti. Questi pazienti hanno mostrato evidenza di danno muscolare con aumento delle concentrazioni di creatininchinasi sierica e mioglobinuria. Nonostante la presentazione simile rispetto all'ipertermia maligna, nessuno di questi pazienti ha mostrato segni o sintomi di rigidità muscolare o stato ipermetabolico. Si raccomanda un trattamento immediato e vigoroso per l'iperkaliemia e le aritmie. È indicata la successiva valutazione per la presenza di malattia neuromuscolare latente. Parimenti, la possibile presenza di malattia neuromuscolare latente è successivamente chiarificata. Ostetricia. A causa del limitato numero di pazienti studiati, la sicurezza del desflurano non è stata stabilita per l'uso nelle procedure ostetriche. Desflurano è un rilassante uterino e riduce il flusso sanguigno utero-placentare (vedere paragrafo 4.6).Aumento del glucosio. Desflurano è stato associato con un aumento del glucosio intra-operatorio. Effetti sul fegato. Con l'uso di anestetici alogenati, sono stati segnalati disturbo della funzione epatica, ittero e necrosi epatica fatale: tali reazioni sembrano indicare ipersensibilità. Desflurano può provocare sensibilità all’epatite in pazienti che sono stati precedentemente sensibilizzati da una precedente esposizione ad anestetici alogenati. Cirrosi, epatite virale o altre malattie epatiche pre-esistenti possono essere un motivo per selezionare un anestetico diverso da un anestetico alogenato. Aumento della pressione del fluido cerebrospinale (CSFP).Desflurano può provocare un aumento dose-dipendente della pressione del liquido cerebrospinale (CSFP) quando somministrato a pazienti con lesioni che occupano uno spazio. In tali pazienti, desflurano deve essere somministrato a 0,8 MAC o un valore inferiore e insieme a induzione con barbiturici e iperventilazione (ipocapnia) fino alla decompressione cerebrale. Deve essere fatta attenzione a mantenere la pressione di perfusione cerebrale.In caso di ipertensione intracranica pericolosa, l’uso di desflurano non è raccomandato. Malattia cardiovascolare. In pazienti con malattia coronarica, è importante mantenere la stabilità emodinamica per prevenire ischemia cardiaca. Dopo un rapido aumento della concentrazione di desflurano, è stato notato un marcato aumento delle pulsazioni, della pressione arteriosa media e dei livelli di adrenalina e noradrenalina. Il desflurano non deve essere utilizzato come unico mezzo di anestesia in pazienti a rischio di malattia coronarica o in pazienti dove un aumento del battito cardiaco o un aumento della pressione non sia desiderabile. Può essere utilizzato con altri farmaci, preferibilmente oppiodi per via endovenosa e ipnotici. Durante il mantenimento dell'anestesia, gli aumenti del ritmo cardiaco e della pressione sanguigna che si verificano dopo aumenti incrementali nella concentrazione di fine respirazione di desflurano, possono non rappresentare anestesia inadeguata. I cambiamenti dovuti all'attivazione simpatetica si risolvono in circa 4 minuti. Gli aumenti del battito cardiaco e della pressione sanguigna che si verificano prima o in assenza di rapidi aumenti della concentrazione di desflurano, possono essere interpretati come anestesia leggera. Ipotensione e depressione respiratoria aumentano quando l'anestesia è più profonda. È stata osservata aritmia in associazione all’uso di desflurano. Tutti i pazienti anestetizzati con desflurano devono essere costantemente monitorati. I parametri come ECG, pressione del sangue, saturazione dell’ossigeno e p-CO2 dopo l’espirazione devono essere monitorati in un ambiente dove sia disponibile un completo equipaggiamento di rianimazione e lo staff sia stato adeguatamente preparato. Assorbenti di CO2 secca. Il desflurano può reagire con assorbenti di anidride carbonica secca (CO2) producendo monossido di carbonio che può portare ad alti livelli di carbossiemoglobina in alcuni pazienti. Casi studio suggeriscono che la calce di idrossido di bario e la calce sodica diventano secche quando vengono passati gas freschi attraverso cilindri di CO2 a flussi ad alta velocità per molte ore o giorni. La formazione di CO non è clinicamente significativa quando l'assorbente è idratato normalmente. Attenersi strettamente alle istruzioni per l'uso degli assorbenti di CO2 dati dal produttore. Quando un medico sospetta che l'assorbente di CO2 possa essere secco, deve sostituirlo prima della somministrazione del desflurano. Dolore post-anestetico. Deve essere preso in considerazione il rapido risveglio con desflurano nei casi in cui sia anticipato il dolore post-anestesia. Deve essere fatta attenzione di somministrare al paziente l'analgesico adeguato alla fine della procedura o precocemente durante la degenza nell'unità post-anestesia. Precauzioni generali. Anestesie ripetute in un breve periodo di tempo devono essere somministrate con cautela. Gli effetti di desflurano in pazienti con ipovolemia, ipotensione o scarse condizioni generali non sono stati indagati in modo approfondito. In questi pazienti, è consigliabile ridurre le concentrazioni. Desflurano non deve essere somministrato a pazienti soggetti alla broncocostrizione, a causa del rischio di broncospasmo. Durante l'induzione dell'anestesia si può verificare una eccitazione continua di breve durata. Chirurgia dell'orecchio medio. Desflurano come altri anestetici volatili aumenta la pressione dell'orecchio medio soprattutto nei bambini, pertanto si raccomanda di monitorare la pressione dell'orecchio medio durante l'anestesia con desflurano. Popolazione pediatrica. Desflurano non è indicato per l’induzione dell’anestesia inalatoria in bambini e neonati, a causa della frequente insorgenza di tosse, trattenimento del respiro, apnea, laringospasmo e aumento delle secrezioni. Desflurano non è indicato per il mantenimento dell’anestesia in bambini non intubati. Desflurano deve essere usato con cautela in bambini con una storia di asma o una infezione recente alle vie respiratorie superiori poiché ci può essere il rischio di broncocostrizione e di un'aumentata resistenza delle vie respiratorie. Quando i bambini recuperano dopo l’anestesia, può verificarsi un breve periodo di agitazione che impedisce la cooperazione.
Interazioni
Il protossido d'azoto usato simultaneamente diminuisce la MAC del desflurano (vedere Tabella 1). Miorilassanti depolarizzanti e non depolarizzanti. I rilassanti muscolari comunemente usati sono potenziati dal desflurano. La Tabella 2 mostra le dosi di pancuronio, antracurio, sussametonio e vecuronio richieste per ottenere una depressione del 95% (ED95) della trasmissione neuromuscolare secondo diverse concentrazioni di desflurano (queste dosi sono identiche a quelle richieste per isoflurano). La ED95 del vecuronio è inferiore al 14%, con desflurano rispetto a isoflurano. Inoltre, il recupero dal blocco neuromuscolare è più lungo con desflurano rispetto a isoflurano. Tabella 2 - Determinazione (mg / kg) del miorilassante che induce depressione del 95% della trasmissione neuromuscolare.
MAC Desflurano | Pancuronio | Atracurio | Sussametonio | Vecuronio |
0,65. MAC/ 60% N2O/O2 | 0,026 | 0,133 | * ND | * ND |
1,25. MAC / 60% N2O/O2 | 0,018 | 0,119 | * ND | * ND |
1,25. MAC / 100% O2 | 0,022 | 0,120 | 0,360 | 0,019 |
Concentrazione* (%) di desflurano in O2 | % Riduzione della Concentrazione | |
No Fentanil | 6,33- 6,35 | - |
Fentanil (3 mcg/kg) | 3,12-3,46 | 46-51 |
Fentanil (6 mcg/kg) | 2,25 -2,97 | 53-64 |
No midazolam | 5,85- 6,86 | - |
Midazolam (25 mcg/kg) | 4,93 | 15,7 |
Midazolam (50 mcg/kg) | 4,88 | 16,6 |
Effetti indesiderati
Desflurano può provocare una depressione cardiaca e respiratoria dose-dipendente e un leggero aumento dei livelli di glucosio ematico intra-operatori. La maggior parte degli effetti indesiderati sono lievi o moderati. Sono stati osservati nausea e vomito nel periodo post-operatorio, come conseguenza comune dell'intervento chirurgico e dell'anestesia generale, che possono essere dovuti all'anestetico per via inalatoria, ad altri medicinali somministrati durante e dopo l'operazione e alla risposta del paziente alla procedura chirurgica. Le reazioni avverse elencate di seguito sono classificate usando la seguente convenzione di frequenza: Molto comune (≥ 1/10); Comune (≥ 1/100, <1/10); Non comune (≥ 1/1.000, <1/100); Raro (≥ 1/10.000, <1/1.000); Molto raro (<1/10.000); Frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). La Tabella 4 elenca le reazioni avverse al farmaco per sistemi e organi secondo la terminologia e le frequenze MedDRA.
Tabella 4 | ||
Reazioni avverse al farmaco | ||
Classificazione per sistemi e organi | Effetto indesiderato | Frequenza |
Infezioni ed infestazioni | Faringite | Comune |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Coagulopatia | Non nota |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Iperkaliemia | Non nota |
Ipokaliemia | Non nota | |
Acidosi metabolica | Non nota | |
Disturbi psichiatrici | Sospensione del respiro | Comune |
Agitazione | Non comune | |
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | Comune |
Sonnolenza | Non comune | |
Convulsioni | Non nota | |
Capogiri³ | Non nota | |
Emicrania³ | Non nota | |
Encefalopatia ³ | Non nota | |
Patologie dell'occhio | Congiuntivite | Comune |
Cheratite ulcerosa³ | Non nota | |
Iperemia oculare³ | Non nota | |
Acuità visiva ridotta³ | Non nota | |
Irritazione oculare³ | Non nota | |
Dolore oculare ³ | Non nota | |
Cecità transitoria ³ | Non nota | |
Patologie cardiache | Aritmia nodale | Comune |
Bradicardia | Comune | |
Tachicardia | Comune | |
Infarto del miocardio | Non comune | |
Ischemia miocardica | Non comune | |
Aritmia | Non comune | |
Arresto cardiaco | Non nota | |
Torsioni di punta | Non nota | |
Insufficienza ventricolare | Non nota | |
Ipocinesia ventricolare | Non nota | |
Fibrillazione atriale | Non nota | |
Tachiaritmia³ | Non nota | |
Palpitazioni³ | Non nota | |
Patologie vascolari | Ipertensione | Comune |
Vasodilatazione | Non comune | |
Ipertensione maligna | Non nota | |
Emorragia | Non nota | |
Ipotensione | Non nota | |
Shock | Non nota | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Apnea¹ | Comune |
Tosse¹ | Comune | |
Laringospasmo² | Comune | |
Ipossia¹ | Non comune | |
Insufficienza respiratoria | Non nota | |
Dispnea | Non nota | |
Broncospasmo | Non nota | |
Emottisi | Non nota | |
Patologie gastrointestinali | Vomito¹ | Molto comune |
Nausea¹ | Molto comune | |
Salivazione eccessiva¹ | Comune | |
Pancreatite acuta | Non nota | |
Dolori addominali | Non nota | |
Patologie epatobiliari | Insufficienza epatica | Non nota |
Necrosi epatica | Non nota | |
Epatite | Non nota | |
Colestasi | Non nota | |
Ittero | Non nota | |
Funzione epatica compromessa, | Non nota | |
Malattia epatica | Non nota | |
Ittero Oculare³ | Non nota | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Orticaria | Non nota |
Eritema | Non nota | |
Sensazione di pelle che brucia³ | Non nota | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Mialgia | Non comune |
Rabdomiolisi | Non nota | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Ipertermia maligna | Non nota |
Astenia | Non nota | |
Malessere | Non nota | |
Fatica³ | Non nota | |
Esami diagnostici | Aumento della creatinina fosfochinasi | Comune |
ECG anomalo | Comune | |
Prolungamento dell'intervallo QTc | Comune | |
Cambiamenti della traccia ST-T | Non nota | |
Inversione dell'onda T nell'ECG | Non nota | |
Aumento dell'alanina aminotrasferasi | Non nota | |
Aumento dell'aspartato aminotrasferasi | Non nota | |
Valori anormali della coagulazione | Non nota | |
Livelli di ammoniaca elevati | Non nota | |
Aumento della bilirubina | Non nota | |
Aumento del glucosio nel sangue | Non nota | |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura | Agitazione postoperatoria | Non nota |
Disturbi dell’orecchio e del labirinto | Vertigine | Non nota |
Gravidanza e allattamento
Gravidanza: A causa del limitato numero di pazienti studiati, la sicurezza del desflurano non è stata stabilita per l'uso nelle procedure ostetriche. Desflurano è un rilassante uterino e riduce il flusso sanguigno utero-placentare. Studi sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il desflurano dovrebbe essere utilizzato nelle donne in gravidanza solo quando assolutamente necessario. Allattamento: Non ci sono informazioni sufficienti sull’escrezione del desflurano/metaboliti nel latte umano. Non può essere escluso il rischio per neonati/infanti. Si deve decidere se interrompere l’allattamento o interrompere/astenersi dalla terapia con Desflurano Piramal considerando il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. L’allattamento deve essere evitato dopo l’anestesia fino a che il desflurano non sia stato eliminato (circa 24 ore). Fertilità: Non sono disponibili dati sugli effetti potenziali del desflurano sulla fertilità umana. Nei ratti, sono stati osservati effetti sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).
Conservazione
Conservare a temperatura inferiore a 30°C. Conservare il flacone in posizione verticale con il tappo ben chiuso.