La risposta

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Gentile utente,lei sta già seguendo una terapia farmacologica per questa patologia. Riguardo la chirurgia, invece, si tratta di un argomento delicato che deve essere valutato alla luce di come evolve la patologia, se cioè nel tempo (a volte sono necessari mesi) si osservi una riduzione del dolore, migliori la funzione articolare, si riduca l’edema osseo e non evolva la necrosi della testa femorale. Nel frattempo, il dolore è una spia importante e non bisogna provocarlo. Tuttavia, non bisogna neppure stare immobili ma occorre cercare di mantenere, per quanto possibile, tono muscolare e mobilità dell’articolazione con un carico sull’arto che eviti di danneggiare ancora di più la testa femorale. Oltre i bastoni canadesi che già usa, potrebbe essere utile un’attività in piscina: nuoto sul dorso e libero, movimento di gambe a bicicletta in acqua e deambulazione in immersioni variabili. Tenga presente che quando lei s’immerge fino al collo scarica il peso di circa il 90% e quando lei è immerso fino all’ombelico lo scarico e di circa il 50%. Dunque potrebbe camminare in un’immersione tale da non sentire dolore. Questo manterrebbe un giusto stimolo sull’osso e lei non perderebbe quello che viene chiamato schema motorio durante la deambulazione. In ogni caso, prima di prendere iniziative, si confronti con il medico che la segue e che certamente conosce bene le sue caratteristiche. Cordiali saluti.