Con l'inizio di un nuovo ciclo torna la voglia di fare promesse a noi stessi, cercare la nostra evoluzione, scommettere sul futuro. Succede con l'anno nuovo, dopo un compleanno, in seguito a una promozione sul lavoro, quando cominciamo una dieta o un nuovo allenamento. La vera sfida? Mantenere i buoni propositi... e raggiungere l'obiettivo!
Comincia subito
«Da lunedì, dal primo dell'anno comincio... a dimagrire, farmi più amici, andare in palestra: di solito diciamo così. Nel momento in cui pronunciamo questa affermazione il livello d'ansia si abbassa, ma quando arriva il giorno prefissato non siamo più così convinti» spiega la psicologa Patrizia Marzola, che aggiunge: «È importante cogliere il momento presente e iniziare adesso, senza cadere nella tentazione di rimandare a un giorno imprecisato». Inizia a dire addio alla tendenza a procrastinare! Devi prendere la propria vita in mano... ora. Inizia così: prendi un foglio, una lavagna o un post it e scrivi ciò che desideri realizzare.
Attenzione a ciò che desideri!
Qualche volta succede di non riuscire a raggiungere l'obiettivo prefissato: la mancanza di motivazione costituisce l'unica aggravante? No, piuttosto è bene riflettere sulle motivazioni che portano a una certa decisione. Affinché diventi realmente possibile realizzare un progetto, è necessario che ciò che abbiamo in mente sia in linea con noi, altrimenti si rischia di combattere contro se stessi senza trovare una motivazione necessaria. Una volta individuati i buoni propositi fermati a riflettere sul perché desideri questo cambiamento: la verità ti darà forza.
Tu sei la tua motivazione
Condividere con qualcuno le nostre intenzioni può essere d'aiuto? «Dipende» spiega la psicologa Patrizia Marzola, che aggiunge: «Il rischio è di dare all'altro la responsabilità del nostro cambiamento. Per esempio, una donna desidera intraprendere una dieta per dimagrire, dunque spiega il buon proposito al marito, il quale inizierà a far notare alla persona in questione i momenti in cui eccede con il cibo... con il rischio che quest'ultima finisca per offendersi!». La dott. Marzola suggerisce un esercizio facile e di grande efficacia: pensa alle motivazioni per cui desideri un cambiamento, scrivile su tanti post-it; usa i colori in modo da rendere questo gesto più vivo e drammatico, poi appendi i foglietti intorno a te, per esempio sulla scrivania. Manterrà allenata la tua motivazione.
Fai una lista
L'effetto lista ha il beneficio di alleviare lo stress e aiutare l'organizzazione. Comportati nello stesso modo con i buoni propositi: dopo aver scritto la tua lista scomponi gli obiettivi in diversi step, in modo da semplificarli in traguardi più facili da raggiungere. La soddisfazione di assistere a cambiamenti progressivi insieme al piacere di sentirti attiva costituiranno una motivazione ulteriore in grado di supportarti. «Fondamentale, nel porsi un obiettivo, è stabilire anche dei mini-obiettivi intermedi da raggiungere prima di arrivare al traguardo finale, scomponendolo così in tanti passi meno complicati da raggiungere» spiega la dott.ssa Valentina Lombardi, psicologa: «Così come lo scalatore pianifica il percorso per arrivare in cima alla montagna proprio partendo dall’arrivo e procedendo a ritroso, allo stesso modo chi si accinge progettare il percorso per raggiungere una meta troverà utile scomporla in tante piccole tappe intermedie. Avere in mente di superare un gradino alla volta, insomma, appare sicuramente più motivante rispetto al solo figurarsi una meta finale, ancora troppo lontana. Il superamento di ogni piccolo obiettivo, oltre ad avvicinarci alla meta, permette di sperimentare tante piccole soddisfazioni intermedie, che aumentano la motivazione e costituiscono un rinforzo importante nella prosecuzione del viaggio».
Divertiti!
Possiamo imparare a superare le resistenze e raggiungere i nostri traguardi senza dimenticare il lato ludico? La dott.ssa Valentina Lombardi ci rassicura con un'intuizione importante: «A mio avviso, è importante anche fare attenzione alle parole che utilizziamo per definire i nostri obiettivi, i “mi piacerebbe” sono sicuramente da preferire ai “devo”: il contenuto e il traguardo da raggiungere cambiano poco, l’atteggiamento con cui ci poniamo di fronte alla sfida sarà sicuramente più positivo». Non c'è alcun dubbio, il modo migliore per affrontare le sfide è assaporando il gusto di ciò che scuote il nostro entusiasmo: meno senso del dovere, più piacere.