La vita si allunga, ma non sempre si allunga bene, con molti anziani bisognosi di cure e di aiuto. E allora, chi si occupa di loro dopo una certa età? Quando non possono farlo i figli e le strutture apposite, entrano in gioco le badanti. E sono sempre di più: oggi sono quasi un milione per assistere altrettanti over 65 in tutta Italia. Si occupano di tutto: dalla spesa alle medicine, dalla passeggiata ai pasti, alle cure igieniche, alla semplice compagnia. Le famiglie spendono circa 3 miliardi di euro l’anno per mantenerle. E da qui al 2030 si stima che la richiesta di badanti aumenterà del 25%. In pratica tra 15 anni serviranno altri 470mila lavoratori per occuparsi dei nostri anziani.
Oggi sono per lo più persone straniere, maggiormente donne, appositamente formate dal momento che hanno acquisito sempre più consapevolezza del loro ruolo e delle loro responsabilità e pertanto scelgono di frequentare un percorso professionalizzante per rispondere alle esigenze delle famiglie. Non esiste uno standard unico di formazione, ma è indubbio che le badanti di oggi sono molto più preparate rispetto a quelle di una decina di anni fa.
Rispetto al 2010 è aumentato in maniera esponenziale il numero di badanti italiane: + 119% rispetto a 7 anni fa. Spesso, in questo caso, sono persone che hanno perso il lavoro e si sono reinventate una professione.
Ma quanto costa avere una badante? Esiste un regolare contratto collettivo nazionale di lavoro che fissa i salari minimi, che variano a seconda delle ore di lavoro impiegate. Se una badante è fissa e convive in casa con l’anziano che segue, deve essere assunta a 54 ore alla settimana. La spesa totale, compresa di contributi, assicurazione, tredicesima e accumulo del Tfr è di circa 1300 euro al mese. Se l’anziano non è autosufficiente il costo aumenta e arriva a circa 1420 euro al mese.
Da tempo, però, per quelle famiglie che non possono permettersi un costo simile, in alcune grandi città è nato il badante di condominio: si occupa di più persone contemporaneamente durante il giorno e sbriga i compiti richiesti da uno o dall’altro. Il vantaggio è che ogni anziano paga la propria quota in base al servizio richiesto.
Il 20% delle famiglie si avvale di un intermediario, di un’agenzia o di una cooperativa per assumere un badante. Altrimenti funzionano anche il passaparola e rivolgersi alla parrocchia. Ma ci sono anche un 15% di famiglie che valutano la possibilità che un componente smetta di lavorare per occuparsi del parente anziano.