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Sesso: strategie di gentilezza

In un’epoca ipersessualizzata è necessario riscoprire i ritmi spontanei dell’amore. Ecco come alimentare il desiderio con garbo e compostezza

credits: iStock



di Barbara Gabbrielli

Le relazioni amorose hanno bisogno di nuovo carburante. Secondo un’indagine di Doxa Duepuntozero, superati i 35 anni solo tre coppie italiane su 10 fanno sesso più di una volta alla settimana. Ma la tendenza è “globale”. Tanto che Wilhelm Schmid ha deciso di dedicare un libro alla progressiva scomparsa del piacere.

In Sexout (Fazi, 12 €), il filosofo tedesco scrive: «La frequenza delle pause, che si tratti di sospensioni momentanee, più ampie o addirittura di lungo periodo, potrebbe essere il risultato di un’epoca ipersessualizzata, cioè di un sexoverkill, un’estenuazione sessuale tanto forte da aver consumato tutto il sesso».
Allora, per salvarti dal gelo in camera da letto, dovresti provare qualcosa di sovversivo (e anche inedito): meno tacchi a spillo e più gentilezza.


UNA DANZA DI AVVICINAMENTO
«Il sesso vorace e aggressivo si “brucia” velocemente», conferma la psicoterapeuta Katia Vignoli. «Si dovrebbe coltivare un desiderio che non rompe le righe, che non è pura pretesa, ma avvicinamento, mistero e – perché no? – gentilezza», prosegue Vignoli.

Un’attrattiva esercitata da quel mix di rispetto, bei modi, attenzione ed eleganza. «La gentilezza è erotica », aggiunge Vignoli. «È il ritmo che si sceglie per avvicinarci al partner, per creare tensione e desiderio, o dolcezza e intimità nel rispetto dei tempi dell’altro». Ecco come mettere in pratica questa suggestione afrodisiaca. 

NELLE PAROLE
Cerca di non essere troppo esplicita, il linguaggio della seduzione è fatto di allusioni. «Un tono di voce molto alto, una parola di troppo possono infastidire chi ci sta davanti», dice la psicoterapeuta. «Usare tatto e discrezione, invece, permette di non dare niente per scontato, lascia spazio alla fantasia e fa volare il desiderio».

NEI GESTI
Rispetta lo spazio fisico del partner: non stargli sempre appiccicata, non esibirti costantemente ai suoi occhi. «Come n un tango, anche nella vita di tutti i giorni, la distanza crea attesa e tensione erotica», spiega Vignoli. «E spinge la coppia verso uno spazio fuori dal tempo in cui ci si può svelare completamente».


NEI TEMPI

Impara l’arte della pazienza e della spontaneità. «Il piacere va aspettato, coltivato e non pianificato. Altrimenti ogni incontro diventa ripetitivo», puntualizza la psicoterapeuta. «Perciò è meglio spogliarsi da ogni mania di protagonismo e rivolgersi al partner con tatto, senza interromperlo, senza sovrapporci a lui, ma entrando nelle sue pause».


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Articolo pubblicato sul n. 23 di Starbene in edicola dal 24/5/2016

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