Tri-iodotironina (T3)

Forma attiva degli ormoni tiroidei iodati proveniente dalla conversione di uno di questi, la tiroxina. La tri-iodotironina (T3) è fisiologicamente da 3 a 7 volte più attiva della tiroxina e agisce sulle cellule dell’organismo. È prodotta in due modi: da una parte per secrezione diretta della tiroide, dall’altra grazie alla trasformazione chimica, operata dalle cellule, […]



Forma attiva degli ormoni tiroidei iodati proveniente dalla conversione di uno di questi, la tiroxina. La tri-iodotironina (T3) è fisiologicamente da 3 a 7 volte più attiva della tiroxina e agisce sulle cellule dell’organismo. È prodotta in due modi: da una parte per secrezione diretta della tiroide, dall’altra grazie alla trasformazione chimica, operata dalle cellule, di un altro ormone tiroideo, la tiroxina o tetraiodotironina (T4).

La secrezione di tri-iodotironina viene stimolata da un ormone ipofisario, l’ormone tireotropo (TSH), e obbedisce a un fenomeno di controllo a feedback negativo (una quantità eccessiva di tri-iodotironina nel sangue inibisce la secrezione di TSH). La concentrazione sanguigna di triiodotironina è normalmente compresa tra 0,8 e 2 mg/l.


Impiego diagnostico

Il tasso di tri-iodotironina nel siero diminuisce con l’età e aumenta rapidamente nei casi di ipertiroidismo. D’altra parte, numerosi fattori (insufficienza renale o epatica) possono causare la formazione di tri-iodotironina inversa (reverse T3, rT3), priva di azione ormonale.