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Herpes genitale, come agire per bloccarlo

Si manifesta con un prurito nelle zone intime dando luogo a una malattia infettiva sessualmente trasmissibile. Ecco come intervenire

credits: iStock



di Valentino Maimone

È già fastidioso quando spunta sulla bocca. Se poi si presenta in parti del corpo ancora più delicate, diventa un problema. Sì, perché il virus dell’herpes simplex può manifestarsi anche sui genitali, dando luogo a una malattia infettiva sessualmente trasmissibile che solo in Italia colpisce quattro adulti su mille.

Con l’aiuto del professor Marcello Monti, docente di dermatologia all’Università di Milano, ti spieghiamo come conoscerla e contrastarla.


IL VIRUS SI TRASMETTE MOLTO FACILMENTE

«Il contagio avviene tramite rapporti sessuali senza protezione, anche senza penetrazione, poiché è sufficiente un contatto della pelle. Ma può bastare toccare un indumento o un asciugamano usato da una persona infetta. Rispetto ad altri virus, infatti, resiste molto più a lungo nell’ambiente», precisa il professor Marcello Monti.

Tutto comincia con un prurito nelle zone intime: «In poche ore si formano le tipiche vescicole dell’herpes. Su genitali esterni, grandi e piccole labbra si creano delle erosioni cutanee, puntini rossi e molto infiammati. Nel giro di 3-5 giorni queste si seccano, formano delle crosticine che cadono e il problema passa».

Il virus può attecchire anche sul collo dell’utero e, dunque, non dare segni visibili: «Si prova solo un fastidio localizzato. L’unico esperto in grado di diagnosticare l’herpes genitale interno è il ginecologo». 


L'ARMA PIÙ EFFICACE È LA RAPIDITÀ

Non appena il problema si presenta, vai dallo specialista: «Se non hai ancora vescicole o se ne hai al massimo una, ti prescriverà un antivirale come l’Aciclovir, in crema, che aiuta ad accorciare i tempi di guarigione, da assumere 2-4 volte al giorno durante le prime 48 ore», spiega Monti.

«Se invece sono numerose, il medico ti consiglierà un gel astringente a base di cloruro di alluminio (2 volte al giorno, mattina e sera). Dopo la prima applicazione fa diminuire notevolmente prurito, bruciore e tensione.

Inoltre ha un’azione antisettica e mantiene secca la parte», spiega l’esperto. «Se però non hai farmaci a portata di mano, prepara una miscela con un cucchiaio da cucina di aceto e mezzo bicchiere d’acqua: usala per fare impacchi da 10 minuti sulla parte. Non dà risultati rapidi come il gel, ma è comunque una soluzione efficace», conclude Monti.


UN VIRUS DI CUI NON TI LIBERI PIÙ

«Soprattutto dopo un rapporto sessuale a rischio, se compaiono lesioni genitali, bisogna farsi visitare al più presto da un dermatologo. Solo nei primi due giorni dalla comparsa dei primi sintomi, infatti, si possono mettere in pratica gli interventi più efficaci per diminuire l’aggressività del virus.

Inoltre sapere di avere contratto l’infezione permette di organizzarsi per affrontare al meglio le recidive», avvisa il professor Marcello Monti. Dopo 48 ore, invece, il virus va a nascondersi nei gangli nervosi per sfuggire alle difese immunitarie e le cure per accelerare il decorso dell’infezione diventano inefficaci.

L’herpes tenderà poi a risvegliarsi nelle situazioni in cui l’organismo è debilitato da forte stress, influenza o altri disturbi». Nell’uomo le recidive sono in genere circa 2-3 l’anno, mentre nella donna possono presentarsi anche a ogni ciclo mestruale.


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Articolo pubblicato sul n.46 di Starbene in edicola dall'01/11/2016

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