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Eiaculazione precoce: le piante che migliorano le prestazioni

Buone notizie per gli italiani che soffrono di eiaculazione precoce dovuta all’ansia. C’è un mix di erbe che può migliorare le prestazioni

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Eiaculazione precoce: ne soffrono almeno 4 milioni di italiani, ma si tratta di una stima perché il sesso veloce per molti uomini rappresenta ancora un segreto inconfessabile, che sfugge perciò a ogni statistica. Secondo la Società italiana di urologia il 90% di chi ha il problema non si è mai curato e solo un uomo su 10 sa che esistono soluzioni farmacologiche efficaci e che, da poco, è disponibile anche un rimedio green.

Una soluzione, quest’ultima, che potrebbe rivelarsi particolarmente interessante per chi ama le terapie dolci. La novità è un mix di griffonia, passiflora e valeriana, oggetto di un lavoro scientifico sperimentale, premiato all’ultimo Congresso nazionale Nau (Natura, ambiente, alimentazione, uomo) della Società italiana di andrologia.

«Testata su 488 pazienti, la nuova terapia si è dimostrata efficace nel 30% dei casi di eiaculazione “primaria” (la forma più diffusa, presente sin dal primo rapporto sessuale e in genere di origine psicologica), aumentando i tempi dell’amore e migliorando l’intesa di coppia», spiega Andrea Militello, urologo del Dipartimento di scienze urologiche, biomediche e traslazionali della Federiciana università popolare (unifeder.it), che ha ideato e coordinato lo studio.


L’azione del tris di piante

Come agisce il mix? «La griffonia è una pianta ricca di 5-idrossitriptofano: questa sostanza, oltre a favorire la sintesi della serotonina, che ha un effetto ritardante sulla eiaculazione, riesce a incrementare anche la produzione di endorfine, le molecole della gioia. L’effetto della griffonia viene inoltre potenziato dalla valeriana e dalla passiflora, due piante con azione sedativa e ansiolitica.

Queste erbe sono in grado di abbattere la quota di tensione emotiva e di stress che alimenta l’ansia da prestazione, problema che accelera notevolmente i tempi del piacere maschile», spiega il dottor Andrea Militello. Ecco perché l’integratore è il rimedio ideale per le forme di eiaculazione su base psicogena.


Vietato il fai da te

L’integratore contro l’eiaculazione precoce va prescritto dall’andrologo o dal sessuologo medico, dopo che lo specialista ha valutato con una visita l’entità della disfunzione e le eventuali controindicazioni: il mix non è indicato, per esempio, a chi è già in trattamento con antidepressivi della famiglia degli Ssri, che agiscono sui meccanismi della ricaptazione della serotonina.

«I primi benefici della cura naturale si manifestano dopo circa un mese e si può continuare a usarla senza limiti di tempo, in sicurezza: le tre erbe non danno effetti collaterali o di accumulo», assicura l’esperto.


In questi casi sono inutili

Se le defaillance si manifestano all’improvviso, in uomini che non avevano mai avuto problemi di “durata” in precedenza, si parla di eiaculazione precoce acquisita (circa il 20% del totale).

«Il più delle volte è legata a problemi organici: infezioni delle vie seminali come una prostatite o un’uretrite, per esempio, oppure, più raramente, squilibri ormonali legati ad un ridotto lavoro della tiroide», precisa il dottor Andrea Militello. «In questi casi il nuovo integratore non è di alcun aiuto: per tornare a vivere bene l’intesa di coppia occorrono cure mediche mirate per eliminare i disturbi che provocano l’accelerazione dei tempi dell’amore», spiega l’urologo.



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Articolo pubblicato sul n. 5 di Starbene in edicola dal 14 gennaio 2019

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