ASPARTAME POLVERE 100G
Alimentazione e dietetica
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Aspartame
Additivo alimentare utilizzato in ambito dietetico ed industriale come dolcificante.Assente in natura, è prodotto artificialmente a partire dall’acido L-aspartico e dalla miscela racemica D-L dell’estere metilico della fenilalanina, reazione catalizzata dall’enzima termolisina (una proteasi prodotta da Bacillus thermoproteoliticus).
L’aspartame è quindi composto da due amminoacidi, pertanto presenta il medesimo apporto calorico del comune zucchero da tavola, ma con un potere dolcificante circa 200 volte maggiore.
Quest’ultima caratteristica consente di ottenere il medesimo effetto organolettico dello zucchero da tavola ma con quantità sensibilmente ridotte tali da risultare insignificanti dal punto di vista calorico e metabolico.
Il dosaggio giornaliero accettabile di aspartame, già fissato a 40 mg/kg di massa corporea dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, è stato aumentato a 50 mg/kg di massa corporea dalla Food and Drug Administration a partire dal 1996. All’inizio del Duemila l’uso dell’aspartame era approvato in più di 100 nazioni.
È stato dato corso ad un’intensa attività di ricerca su composti chimicamente simili all’aspartame, ma privi di fenilalanina che agisce sfavorevolmente in individui affetti da fenilchetonuria.
La sua presenza è indicata in etichetta con la sigla E951.
Ingredienti
Aspartame (E951).
Modalità d'uso
Solitamente l’aspartame viene utilizzato come dolcificante durante regimi dietetici ipocalorici ed ipoglucidici o in sostituzione del saccarosio.
Nonostante la massima dose sicura utilizzabile sia quella di 40 mg per kg di massa corporea, che per un uomo di 70 kg equivarrebbero a circa 3 g giornalieri, la quantità riscontrabile nei prodotti dolciari o dietetici è decisamente inferiore così come quella presenta nelle comuni tavolette dolcificanti solitamente pari a 18 mg
Avvertenze
La presenza di fenilalanina nell’aspartame ne limita l’impiego in pazienti affetti da fenilchetonuria, potenzialmente esposti ad importanti reazioni avverse.
La maggior parte delle reazioni avverse agli edulcoranti, sono correlate all’assunzione di elevate quantità di aspartame; se la dose fino a 40 mg per kg di peso corporeo sembra essere sicura e ben tollerata, dosaggi superiori sembrano potersi correlare a emicrania, capogiri, convulsioni, nausea, spasmi muscolari, incremento ponderale, ipertensione, variazioni della percezione del gusto, irritabilità, stanchezza, difficoltà respiratorie e altre condizioni non ancora del tutto caratterizzate.
Tali effetti collaterali non sono tuttavia legati all’edulcorante in quanto tale, ma all’accumulo di suoi cataboliti come il metanolo e formaldeide, aspartame e fenilalanina.
Formato
100 g