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Rickettsiosi

Malattia infettiva dovuta ai batteri della famiglia delle rickettsie. Questi microrganismi, parassiti di alcuni insetti e aracnidi (pidocchi, pulci, zecche, acari), si trasmettono all’uomo per mezzo della saliva (punture, morsi) o delle secrezioni di un animale vettore, specifico per ogni specie batterica. Nella maggior parte dei casi le rickettsiosi si manifestano in aree geografiche ben precise, sotto forma di casi isolati, anche se alcune (soprattutto il tifo esantematico) possono colpire grandi comunità. Patologie a evoluzione spesso grave, possono portare alla morte in assenza di trattamento.


Infezioni dovute alle rickettsie

Forme di tifoComprendono in particolare il tifo esantematico, dovuto alla Rickettsia prowazekii e trasmesso dal Pediculus humanus, il cosiddettopidocchio del corpo (Russia settentrionale, Turchia, Arabia Saudita e Australia); il tifo murino, imputabile alla Rickettsia mooseri e trasmesso dalla pulce del ratto (Ciad, Camerun, Gabon, Madagascar, Cile, costa occidentale degli Stati Uniti, Messico, India, Mongolia); la febbre fluviale del Giappone, dovuta alla Rickettsia tsutsugamushi (Estremo Oriente).

Febbri bottonoseVengono trasmesse dalle zecche. Si distinguono la febbre bottonosa mediterranea, imputabile alla Rickettsia conorii (Europa mediterranea, Turchia, Romania), la febbre maculosa delle Montagne Rocciose, dovuta alla Rickettsia rickettsii (costa occidentale degli Stati Uniti), il tifo di Saõ Paulo, dovuto alla Rickettsia brasiliensis (Brasile), la rickettsiosi varioliforme, o rickettsialpox, causata dalla Rickettsia akari (cosmopolita).

Sono rickettsiosi anche la febbre delle trincee, trasmessa dai pidocchi e dovuta alla Rickettsia quintana, e la febbre Q o febbre del Queensland, che viene trasmessa da pidocchi e zecche, ma si contrae anche ingerendo latte o inalando polvere, il cui agente causale è la Coxiella burnetii.


Sintomi e trattamento

Queste rickettsiosi sono in genere caratterizzate da un esordio brusco con febbre elevata, associata a cefalea e a uno stato di prostrazione. Ben presto si manifesta un’eruzione cutanea caratteristica, associata ad arrossamento della pelle (le lesioni sono maculopapulose, con macchie piane, simili a quelle del morbillo), segno di vasculite (infiammazione dei vasi sanguigni). La febbre dura da qualche giorno ad alcune settimane. In assenza di trattamento, la rickettsiosi può evolvere in setticemia, insufficienza cardiaca o renale, polmonite. L’isolamento del germe avviene a partire dal sangue o dai prelievi bioptici; tuttavia, per porre la diagnosi della malattia si utilizza più spesso la ricerca di anticorpi con immunofluorescenza indiretta.

Per trattare queste patologie si fa ricorso all’antibioticoterapia; se si interviene precocemente la prognosi è ottima. La prevenzione consiste nel combattere pidocchi e zecche.

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Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

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