Placenta previa

Posizione anomala della placenta, situata nella parte inferiore dell’utero. Si distinguono la placenta previa centrale, che ostruisce completamente l’orifizio interno del collo dell’utero impedendo il parto naturale, e la placenta previa marginale, che affiora dall’orifizio interno della cervice uterina e consente, se sorvegliata, il parto naturale. Sintomi e diagnosi La placenta previa può comportare emorragie […]



Posizione anomala della placenta, situata nella parte inferiore dell’utero. Si distinguono la placenta previa centrale, che ostruisce completamente l’orifizio interno del collo dell’utero impedendo il parto naturale, e la placenta previa marginale, che affiora dall’orifizio interno della cervice uterina e consente, se sorvegliata, il parto naturale.


Sintomi e diagnosi

La placenta previa può comportare emorragie di entità variabile nel terzo trimestre di gravidanza. L’esame ginecologico consente di riscontrare un ostacolo tra la parete inferiore dell’utero e il feto. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, la diagnosi può essere posta a partire dal quarto mese di gravidanza, quando un’ecografia prenatale mostra che la placenta è inserita troppo in basso.


Evoluzione e trattamento

In quasi tutti i casi, l’inserzione placentare si modifica spontaneamente nel corso del terzo trimestre di gravidanza e la placenta risale progressivamente verso il fondo dell’utero. Questa migrazione può essere verificata con l’ecografia. Se la placenta resta inserita nella parte bassa dell’utero, misure preventive quali il riposo e la riduzione delle attività evitano il rischio di contrazioni uterine premature e di emorragie. Se si decide per un parto con taglio cesareo, lo si programma generalmente con 3 settimane di anticipo rispetto al termine naturale della gravidanza.