ATC: C08DA01 | Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI |
Presenza Glutine:
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Classe 1: A | Forma farmaceutica: COMPRESSE RP |
Presenza Lattosio:
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Verapamil Hexal 80 mg compresse rivestite con film Insufficienza coronarica acuta e cronica. Trattamento dei postumi dell’infarto miocardico. Aritmie ipercinetiche sopraventricolari come tachicardia parossistica sopraventricolare, fibrillazione e flutter atriali a risposta ventricolare rapida, extrasistolie. Ipertensione arteriosa. Verapamil Hexal 120 mg compresse a rilascio prolungato Insufficienza coronarica cronica. Trattamento dei postumi dell’infarto miocardico. Aritmie ipercinetiche sopraventricolari come tachicardia parossistica sopraventricolare, fibrillazione e flutter atriali a risposta ventricolare rapida, extrasistolie. Ipertensione arteriosa. Prevenzione del reinfarto in pazienti che non tollerano i beta–bloccanti e che non hanno segni di scompenso cardiaco.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Studi in vitro hanno dimostrato come verapamil sia metabolizzato dal citocromo P450, CYP3A4, CYP1A2, CYP2C8, CYP2C9 e CYP2C18. Inoltre è stato provato come verapamil sia un inibitore di CYP3A4 e della glicoproteina P (P–gp). I pazienti che si sottopongono a terapie concomitanti durante la somministrazione di verapamil devono essere monitorati attentamente in quanto sono state dimostrate interazioni clinicamente significative con farmaci inibitori del CYP3A4 (che portano ad un’innalzamento dei livelli plasmatici di verapamil) e con quelli induttori del CYP3A4 (che invece ne provocano un abbassamento). La tabella seguente fornisce un elenco dei farmaci con cui è possibile che si verifichino interazioni per ragioni farmacocinetiche:
Farmaco associato | Potenziale effetto su verapamil o sul farmaco associato | Commento |
Alfa–bloccanti | ||
Prazosina | Aumento della Cmax della prazosina (≈40%) senza effetto sulla emivita | |
Terazosina | Aumento dell’AUC (≈24%) e della Cmax (≈25%) della terazosina | |
Antiaritmici | ||
Flecainide | Effetto minimo sulla clearance plasmatica della flecainide (<≈10%); nessun effetto sulla clearance plasmatica del verapamil | |
Chinidina | Diminuzione della clearance orale della chinidina (≈35%) | |
Antiasmatici | ||
Teofillina | Diminuzione della CL orale e sistemica del 20% | La riduzione di CL risulta maggiormente diminuita nei fumatori (≈11%) |
Anticoagulanti | ||
Dabigatran etexilato | Aumento della Cmax di dabigatran di circa il 180 % e dell’AUC di circa il 150 % | Osservato con la prima dose di una formulazione orale a rilascio immediato di verapamil |
Aumento della Cmax di dabigatran di circa il 90 % e dell’AUC di circa il 70 % | Osservato con la somministrazione di una formulazione orale a rilascio prolungato di verapamil | |
Anticonvulsivanti | ||
Carbamazepina | Aumento dell’AUC della carbamazepina (≈46%) nei pazienti affetti da epilessia parzialmente refrattaria | |
Antidepressivi | ||
Imipramina | Aumento dell’AUC dell’imipramina (≈15%) | Non ha effetto sul livello di metabolita attivo desipramina |
Antidiabetici | ||
Gliburide | Aumento della Cmax (≈28%) e dell’AUC (≈26%) della gliburide | |
Antiinfettivi | ||
Claritromicina | Possibile aumento dei livelli di verapamil | |
Eritromicina | Possibile aumento dei livelli di verapamil | |
Rifampicina | Diminuzione dell’AUC (≈97%), della Cmax (≈94%) e della biodisponibilità orale (≈92%) del verapamil | |
Telitromicina | Possibile aumento dei livelli di verapamil | |
Antineoplastici | ||
Doxorubicina | Aumento dell’AUC della doxorubicina (89%) e della Cmax (61%) a seguito della somministrazione orale di verapamil | In pazienti con cancro ai polmoni a piccole cellule |
Nessun cambiamento significativo della farmacocinetica della doxorubicina a seguito della somministrazione endovenosa di verapamil | In pazienti affetti da neoplasie in stato avanzato | |
Barbiturici | ||
Fenobarbital | Aumento della clearance (≈5 volte) del verapamil somministrato per via orale | |
Benzodiazepine ed altri ansiolitici | ||
Buspirone | Aumento dell’AUC e della Cmax del buspirone di ≈3,4 volte | |
Midazolam | Aumento dell’AUC (≈3 volte) e della Cmax (≈2 volte) del midazolam | |
Beta–bloccanti | ||
Metoprololo | Aumento dell’AUC (≈32,5%) e della Cmax (≈41%) del metoprololo nei pazienti con angina | |
Propanololo | Aumento dell’AUC (≈65%) e della Cmax (≈94%) del propanololo nei pazienti con angina | |
Glicosidi cardioattivi | ||
Digitossina | Diminuzione della clearance totale corporea (≈27%) e della clearance extrarenale (≈29%) della digitossina | |
Digossina | Pazienti sani: aumento della Cmax (≈45–53%), aumento della Css (42%) e aumento dell’AUC (52%) della digossina | Vedere paragrafo "Avvertenze speciali e precazioni d’impiego" |
Antagonisti del recettore H2 | ||
Cimetidina | Aumento dell’AUC R–(≈25%) e S–(≈40%) di verapamil con corrispondente diminuzione della clearance di verapamil R– e S | |
Immunologici | ||
Ciclosporine | Aumento dell’AUC, Css, Cmax delle ciclosporine circa del 45% | |
Everolimus | Possibile aumento dei livelli di everolimus | |
Sirolimus | Possibile aumento dei livelli di sirolimus | |
Tacrolimus | Possibile aumento dei livelli di tacrolimus | |
Agenti ipolipidemizzanti | ||
Atorvastatina | Possibile aumento dei livelli di atorvastatina Aumento dell’AUC di verapamil di ≈42,8% | |
Lovastatina | Possibile aumento dei livelli di lovastatina | |
Simvastatina | Aumento dell’AUC (≈2,6 volte) e della Cmax (≈4,6 volte) della simvastatina | |
Agonisti del recettore della serotonina | ||
Almotriptan | Aumento dell’AUC (≈20%) e della Cmax (≈24%) dell’almotriptan | |
Agenti uricosurici | ||
Sulfinpirazone | Aumento della clearance (≈3 volte) e diminuzione della biodisponibilità (≈60%) del verapamil dopo somministrazione orale | |
Altri | ||
Succo di pompelmo | Aumento dell’AUC del verapamil R–(≈49%) e S–(≈37%) Aumento della Cmax del verapamil R–(≈75%) e S–(≈51%) | Non influisce sull’emivita e sulla clearance renale |
Erba di San Giovanni (Iperico) | Diminuzione dell’AUC del verapamil R–(≈78%) e S–(≈80%) con corrispondente riduzione della Cmax |
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Una compressa rivestita con film da 80 mg contiene : Principio attivo: verapamil cloridrato 80 mg. Eccipiente con effetti noti: Ogni compressa contiene 44 mg di lattosio Una compressa a rilascio prolungato da 120 mg contiene : Principio attivo: verapamil cloridrato 120 mg. Eccipiente con effetti noti: Ogni compressa contiene 3.56 mg di lattosio Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Controindicazioni
• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 • Shock cardiogeno • Infarto miocardico recente complicato da bradicardia marcata • Insufficienza contrattile del ventricolo sinistro. • Gravi disturbi della conduzione come blocco AV totale, blocco AV parziale; blocco di branca incompleto, malattia del nodo del seno (eccetto quelli con pacemaker artificiale ventricolare), blocco AV di II – III grado (eccetto in pazienti con pacemaker ventricolare artificiale funzionante) • Insufficienza cardiaca congestizia scompensata. • Tachicardia ventricolare a complessi larghi • Fibrillazione atriale/flutter e concomitante sindrome di Wolff–Parkinson–White, sindrome di Lown– Ganong–Levine, sindromi da PR corto. • Spiccata bradicardia (<50 battiti/minuto). • Ipotensione (pressione sistolica < 90 mm Hg) (vedere anche paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego • Associazione con inibitori delle MAO e beta–bloccanti e dopo trattamenti chinidinici.
Posologia
Verapamil Hexal 80 mg compresse rivestite con film Adulti: Verapamil Hexal 80 mg compresse rivestite con film viene somministrato alla dose di 1 compressa 3 volte al giorno preferibilmente durante i pasti. Nelle tachiaritmie recidivanti, per mantenere una frequenza ventricolare normale, Verapamil Hexal 80 mg compresse rivestite con film può essere somministrato anche ad intervalli più brevi (1 compressa ogni 3 – 4 ore). Ragazzi: 1 compressa 2 – 3 volte al giorno. Nella prima infanzia: si consiglia l’uso di posologie adeguate secondo prescrizione medica. Verapamil Hexal 120 mg compresse a rilascio prolungato Verapamil Hexal 120 mg compresse a rilascio prolungato semplifica la terapia a lungo termine in pazienti che necessitano di dosaggio pari o superiore a 240 mg/giorno. Nell’insufficienza coronarica di media gravità e per la profilassi dei disturbi tachicardici, è generalmente sufficiente somministrare 1 compressa alla mattina e 1 alla sera (240 mg/giorno). Se necessario, questa dose può essere aumentata a 2 compresse 2 volte al giorno (480 mg/giorno). Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia del verapamil compresse a rilascio prolungato non sono state state stabilite nei bambini e adolescenti. Non ci sono dati disponibili.
Avvertenze e precauzioni
Insufficienza cardiaca: verapamil ha un effetto inotropo negativo che, nella maggior parte dei pazienti, è compensato dalle sue proprietà di riduzione dell’afterload (diminuite resistenze periferiche) senza alterazione netta della funzione ventricolare. Verapamil è controindicato in pazienti con grave disfunzione ventricolare sinistra (per esempio: frazione di eiezione inferiore al 30% o sintomi gravi di insufficienza cardiaca, pressione polmonare superiore ai 20 mmHg). I pazienti con disfunzione ventricolare più lieve, se possibile, devono essere controllati con dosi ottimali di digitale e/o diuretici prima del trattamento con verapamil. Talvolta, l’azione farmacologica di verapamil può produrre una diminuzione della pressione arteriosa al di sotto dei livelli normali, il che può provocare stordimento od ipotensione sintomatica. In pazienti ipertesi, è insolita una diminuzione della pressione arteriosa al di sotto della norma. Aumento degli enzimi epatici: sono stati segnalati aumenti delle transaminasi con e senza concomitante aumento della fosfatasi alcalina e della bilirubina. Questi aumenti sono stati talvolta transitori e possono scomparire anche continuando il trattamento con verapamil. Alcuni casi di danno epatocellulare sono stati correlati a verapamil mediante la tecnica del "rechallenge"; metà di questi casi presentavano sintomi clinici (malessere, febbre e/o dolore al quadrante superiore destro) oltre ad aumento della SGOT, della SGPT e della fosfatasi alcalina. E’ quindi consigliabile un monitoraggio periodico della funzionalità epatica in pazienti trattati con verapamil. Via di conduzione accessoria (Wolff–Parkinson–White o Lown–Ganong–Levine): pazienti affetti da flutter o fibrillazione atriale parossistici e/o cronica e con una coesistente via AV accessoria hanno sviluppato un aumento della conduzione anterograda attraverso la via accessoria che bypassa il nodo AV determinando una risposta ventricolare molto rapida o fibrillazione ventricolare dopo aver ricevuto verapamil o digitale per via endovenosa. Sebbene questo fenomeno non sia stato segnalato con verapamil per via orale, esso deve essere considerato un rischio potenziale. Il trattamento di solito consiste nella cardioversione a corrente continua. La cardioversione è stata usata con sicurezza ed efficacia dopo la somministrazione di verapamil. Blocco atrioventricolare: l’effetto di verapamil sulla conduzione AV e sul nodo SA può condurre, in casi particolari, ad un blocco AV asintomatico di I grado ed a transitoria bradicardia, talvolta accompagnati da ritmi di scappamento nodale. Il prolungamento del tratto PR è correlato con le concentrazioni plasmatiche di verapamil, specialmente durante la fase di titolazione iniziale della terapia. Tuttavia gradi più elevati del blocco AV sono stati osservati raramente. Il blocco di I grado grave o l’evoluzione progressiva al blocco AV di II o III grado richiede una riduzione della dose o la sospensione della terapia con verapamil e l’istituzione di una terapia appropriata a seconda della situazione clinica. Uso in pazienti con alterata funzione epatica: dato che verapamil viene prevalentemente metabolizzato dal fegato, esso deve essere somministrato con cautela a pazienti con alterata funzione epatica. Una grave disfunzione epatica prolunga l’emivita di eliminazione del verapamil a circa 14–16 ore; quindi a questi pazienti si deve somministrare circa il 30% della dose usuale impiegata nei pazienti con normale funzionalità epatica. Bisogna adottare un accurato monitoraggio per riconoscere un anormale prolungamento dell’intervallo PR o altri segni di effetti farmacologici eccessivi. Uso in pazienti con alterata funzione renale: circa il 70% di una dose somministrata di verapamil viene escreta sotto forma di metaboliti nell’urina. Fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati, verapamil deve essere somministrato con cautela a pazienti con alterata funzione renale. Questi pazienti devono essere seguiti accuratamente per accertare un eventuale prolungamento dell’intervallo PR o altri segni di sovradosaggio. Anche se consistenti dati clinici emersi da studi comparativi condotti in pazienti con insufficienza renale allo stadio terminale hanno dimostrato che la ridotta funzionalità renale non ha alcun effetto sulla farmacocinetica di verapamil, casi clinici verificatisi suggeriscono che verapamil deve essere usato con cautela e sotto stretto monitoraggio in pazienti con alterata funzionalità renale. Verapamil non può essere rimosso attraverso emodialisi. Utilizzare con cautela in pazienti bradicardici e ipotesi (vedere anche paragrafo 4.3 Controindicazioni) Utilizzare con cautela in pazienti con disturbi nei quali è interessata la trasmissione neuromuscolare (miastenia grave, sindrome di Lambert–Eaton, avanzata distrofia muscolare di Duchenne). Verapamil Hexal contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Interazioni
Studi in vitro hanno dimostrato come verapamil sia metabolizzato dal citocromo P450, CYP3A4, CYP1A2, CYP2C8, CYP2C9 e CYP2C18. Inoltre è stato provato come verapamil sia un inibitore di CYP3A4 e della glicoproteina P (P–gp). I pazienti che si sottopongono a terapie concomitanti durante la somministrazione di verapamil devono essere monitorati attentamente in quanto sono state dimostrate interazioni clinicamente significative con farmaci inibitori del CYP3A4 (che portano ad un’innalzamento dei livelli plasmatici di verapamil) e con quelli induttori del CYP3A4 (che invece ne provocano un abbassamento). La tabella seguente fornisce un elenco dei farmaci con cui è possibile che si verifichino interazioni per ragioni farmacocinetiche:
Farmaco associato | Potenziale effetto su verapamil o sul farmaco associato | Commento |
Alfa–bloccanti | ||
Prazosina | Aumento della Cmax della prazosina (≈40%) senza effetto sulla emivita | |
Terazosina | Aumento dell’AUC (≈24%) e della Cmax (≈25%) della terazosina | |
Antiaritmici | ||
Flecainide | Effetto minimo sulla clearance plasmatica della flecainide (<≈10%); nessun effetto sulla clearance plasmatica del verapamil | |
Chinidina | Diminuzione della clearance orale della chinidina (≈35%) | |
Antiasmatici | ||
Teofillina | Diminuzione della CL orale e sistemica del 20% | La riduzione di CL risulta maggiormente diminuita nei fumatori (≈11%) |
Anticoagulanti | ||
Dabigatran etexilato | Aumento della Cmax di dabigatran di circa il 180 % e dell’AUC di circa il 150 % | Osservato con la prima dose di una formulazione orale a rilascio immediato di verapamil |
Aumento della Cmax di dabigatran di circa il 90 % e dell’AUC di circa il 70 % | Osservato con la somministrazione di una formulazione orale a rilascio prolungato di verapamil | |
Anticonvulsivanti | ||
Carbamazepina | Aumento dell’AUC della carbamazepina (≈46%) nei pazienti affetti da epilessia parzialmente refrattaria | |
Antidepressivi | ||
Imipramina | Aumento dell’AUC dell’imipramina (≈15%) | Non ha effetto sul livello di metabolita attivo desipramina |
Antidiabetici | ||
Gliburide | Aumento della Cmax (≈28%) e dell’AUC (≈26%) della gliburide | |
Antiinfettivi | ||
Claritromicina | Possibile aumento dei livelli di verapamil | |
Eritromicina | Possibile aumento dei livelli di verapamil | |
Rifampicina | Diminuzione dell’AUC (≈97%), della Cmax (≈94%) e della biodisponibilità orale (≈92%) del verapamil | |
Telitromicina | Possibile aumento dei livelli di verapamil | |
Antineoplastici | ||
Doxorubicina | Aumento dell’AUC della doxorubicina (89%) e della Cmax (61%) a seguito della somministrazione orale di verapamil | In pazienti con cancro ai polmoni a piccole cellule |
Nessun cambiamento significativo della farmacocinetica della doxorubicina a seguito della somministrazione endovenosa di verapamil | In pazienti affetti da neoplasie in stato avanzato | |
Barbiturici | ||
Fenobarbital | Aumento della clearance (≈5 volte) del verapamil somministrato per via orale | |
Benzodiazepine ed altri ansiolitici | ||
Buspirone | Aumento dell’AUC e della Cmax del buspirone di ≈3,4 volte | |
Midazolam | Aumento dell’AUC (≈3 volte) e della Cmax (≈2 volte) del midazolam | |
Beta–bloccanti | ||
Metoprololo | Aumento dell’AUC (≈32,5%) e della Cmax (≈41%) del metoprololo nei pazienti con angina | |
Propanololo | Aumento dell’AUC (≈65%) e della Cmax (≈94%) del propanololo nei pazienti con angina | |
Glicosidi cardioattivi | ||
Digitossina | Diminuzione della clearance totale corporea (≈27%) e della clearance extrarenale (≈29%) della digitossina | |
Digossina | Pazienti sani: aumento della Cmax (≈45–53%), aumento della Css (42%) e aumento dell’AUC (52%) della digossina | Vedere paragrafo "Avvertenze speciali e precazioni d’impiego" |
Antagonisti del recettore H2 | ||
Cimetidina | Aumento dell’AUC R–(≈25%) e S–(≈40%) di verapamil con corrispondente diminuzione della clearance di verapamil R– e S | |
Immunologici | ||
Ciclosporine | Aumento dell’AUC, Css, Cmax delle ciclosporine circa del 45% | |
Everolimus | Possibile aumento dei livelli di everolimus | |
Sirolimus | Possibile aumento dei livelli di sirolimus | |
Tacrolimus | Possibile aumento dei livelli di tacrolimus | |
Agenti ipolipidemizzanti | ||
Atorvastatina | Possibile aumento dei livelli di atorvastatina Aumento dell’AUC di verapamil di ≈42,8% | |
Lovastatina | Possibile aumento dei livelli di lovastatina | |
Simvastatina | Aumento dell’AUC (≈2,6 volte) e della Cmax (≈4,6 volte) della simvastatina | |
Agonisti del recettore della serotonina | ||
Almotriptan | Aumento dell’AUC (≈20%) e della Cmax (≈24%) dell’almotriptan | |
Agenti uricosurici | ||
Sulfinpirazone | Aumento della clearance (≈3 volte) e diminuzione della biodisponibilità (≈60%) del verapamil dopo somministrazione orale | |
Altri | ||
Succo di pompelmo | Aumento dell’AUC del verapamil R–(≈49%) e S–(≈37%) Aumento della Cmax del verapamil R–(≈75%) e S–(≈51%) | Non influisce sull’emivita e sulla clearance renale |
Erba di San Giovanni (Iperico) | Diminuzione dell’AUC del verapamil R–(≈78%) e S–(≈80%) con corrispondente riduzione della Cmax |
Effetti indesiderati
Le seguenti reazioni avverse a verapamil, somministrato per via orale, sono risultate chiaramente correlate all’assunzione del farmaco nelle sperimentazioni cliniche [molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1.000 a <1/100); rara (da ≥1/10.000 a <1/1.000); molto rara (<1/10.000) e non nota (che non può essere definita sulla base dei dati disponibili)]. Tabella 1: Reazioni avverse riportate con somministrazione orale di verapamil in studi clinici controllati
Classificazione sistemica organica | Reazione avversa | Frequenza |
Patologie del sistema nervoso | Capogiro | Comune |
Mal di testa | Comune | |
Patologie cardiache | Insufficienza cardiaca/Edema polmonare | Comune |
Bradicardia | Comune | |
Blocco atrioventricolare | Comune | |
Blocco atrioventricolare completo | Non comune | |
Patologie vascolari | Ipotensione | Comune |
Vampate | Non comune | |
Patologie gastrointestinali | Costipazione | Comune |
Nausea | Comune | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Edema | Comune |
Fatica | Comune |
Classificazione sistemica organica | Reazione avversa |
Patologie del sangue e del sistema linfatico | Ecchimosi |
Disturbi del sistema immunitario | Ipersensibilità |
Patologie psichiatriche | Sintomi psichiatrici |
Patologie del sistema nervoso | Mal di testa |
Capogiro | |
Parestesia | |
Tremore | |
Disturbi extrapiramidali | |
Accidenti cerebrovascolari | |
Stato confusionale | |
Disturbi dell’equilibrio | |
Insonnia | |
Sonnolenza | |
Patologie dell’occhio | Visione offuscata |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Vertigini |
Tinnito | |
Patologie cardiache | Blocco atrioventricolare |
Bradicardia sinusale | |
Arresto sinusale | |
Edema periferico | |
Palpitazioni | |
Tachicardia | |
Insufficienza cardiaca | |
Angina pectoris | |
Dolore toracico | |
Infarto miocardico | |
Sincope | |
Patologie vascolari | Ipotensione |
Vampate | |
Claudicatio intermittente | |
Porpora | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Dispnea |
Patologie gastrointestinali | Nausea |
Vomito | |
Costipazione | |
Ileo | |
Iperplasia gengivale | |
Dolore addominale | |
Disagio addominale | |
Diarrea | |
Secchezza delle fauci | |
Disturbi gastrointestinali | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Angioedema |
Sindrome di Stevens–Johnson | |
Eritema multiforme | |
Rash maculopapulare | |
Alopecia | |
Orticaria | |
Porpora | |
Prurito | |
Rash cutaneo | |
Esantema | |
Ipercheratosi | |
Chiazze | |
Iperidrosi | |
Lividi spontanei | |
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo | Debolezza muscolare |
Mialgia | |
Artralgia | |
Spasmi muscolari | |
Patologie renali e urinarie | Pollachiuria |
Patologie del sistema riproduttivo e della mammella | Disfunzione erettile |
Ginecomastia | |
Galattorrea | |
Metrorragia | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Affaticamento |
Esami diagnostici | Innalzamento degli enzimi epatici |
Innalzamento dei livelli di prolattina | |
Patologie endocrine | Tolleranza al glucosio alterata |
Gravidanza e allattamento
Gravidanza Gli studi sulla riproduzione sono stati eseguiti su conigli e ratti ad una dose orale di verapamil superiore a 1,5 volte (15 mg/kg/al giorno) e 6 volte (60 mg/kg/al giorno) superiore alla dose orale giornaliera assunta dall’uomo, e non hanno dimostrato evidenze di teratogenicità. Nei ratti, però, la dose multipla somministrata si è rivelata embriocida e ritardante la crescita e lo sviluppo del feto, probabilmente a causa degli effetti avversi a carico delle madri che si riflettono in una ridotta capacità di mettere su peso. È stato dimostrato inoltre come questa dose assunta per via orale causi ipotensione nei ratti. Non sono state effettuate sperimentazioni adeguate e ben controllate in donne gravide per cui la sicurezza di verapamil durante la gravidanza non è stata stabilita. Verapamil attraversa la barriera placentare ed è stato ritrovato nel cordone ombelicale. Poichè gli studi sulla riproduzione nell’animale non sono sempre in grado di far prevedere la risposta nell’uomo, verapamil deve essere usato durante la gravidanza solo se strettamente necessario. Allattamento Il verapamil cloridrato viene secreto nel latte umano Dati limitati relativamente alla somministrazione orale hanno dimostrato che la dose di verapamil che attraverso il latte viene ingerita dal lattante è bassa (0,1–1% della dose orale assunta dalla madre). A causa della gravità dei potenziali effetti indesiderati nel lattante, verapamil deve essere somministrato alla donna durante l’allattamento solo nel caso in cui lo si ritenga indispensabile al benessere della madre.
Conservazione
Verapamil Hexal 80 mg compresse rivestite con film: Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Verapamil Hexal 120 mg compresse a rilascio prolungato: Non conservare a temperatura superiore ai 30°C