ATC: S01EE04 | Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI |
Presenza Glutine:
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Classe 1: A | Forma farmaceutica: COLLIRIO SOLUZIONE |
Presenza Lattosio:
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Riduzione della pressione intraoculare elevata in pazienti adulti con ipertensione oculare o con glaucoma ad angolo aperto (vedere paragrafo 5.1). Riduzione della pressione intraoculare elevata in pazienti pediatrici da 2 mesi a < 18 anni di età con ipertensione oculare o glaucoma pediatrico (vedere paragrafo 5.1).
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Non sono stati effettuati studi di interazione.
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Ogni ml di soluzione contiene 40 mcg di travoprost. Sostanza attiva media/goccia: 0,97 – 1,4 mcg Eccipienti con effetto noto Benzalconio cloruro 150 mcg /ml, macrogol glicerolo idrossi stearato 405 mg/ml (vedere paragrafo 4.4). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Posologia Uso negli adulti, inclusa popolazione anziana Il dosaggio è di una goccia di Travoprost EG nel sacco congiuntivale dello/gli occhio/i affetto/i una volta al giorno. L’effetto ottimale è raggiunto se la somministrazione avviene di sera. Si raccomanda l’occlusione nasolacrimale o di chiudere delicatamente la palpebra dopo la somministrazione. Questo può ridurre l’assorbimento sistemico dei prodotti medicinali somministrati a livello oculare e determinare una diminuzione delle reazioni avverse sistemiche. Se viene usato più di un medicinale topico oftalmico, i medicinali devono essere somministrati a distanza di almeno 5 minuti (vedere paragrafo 4.5). Se si salta una dose, proseguire il trattamento con la dose successiva come programmato. La dose non deve essere superiore ad una goccia al giorno per occhio/i affetto/i. Quando Travoprost EG viene usato in sostituzione di un altro medicinale oftalmico antiglaucoma, interrompere la somministrazione dell’altro medicinale e iniziare la terapia con Travoprost EG il giorno successivo. Compromissione della funzione epatica e renale Il travoprost è stato studiato in pazienti con compromissione della funzione epatica da lieve a grave e in pazienti con compromissione della funzione renale da lieve a grave (clearance della creatinina fino a 14 ml/min). Non è necessaria alcuna modifica del dosaggio in questi pazienti (vedere paragrafo 5.2). Popolazione pediatrica Il travoprost può essere utilizzato in pazienti pediatrici da 2 mesi a < di 18 anni di età alla stessa posologia degli adulti. Comunque, i dati raccolti nel gruppo con età compresa tra 2 mesi e < di 3 anni (9 pazienti) sono limitati (vedere paragrafo 5.1). La sicurezza ed efficacia di travoprost in bambini al di sotto di 2 mesi non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.Modo di somministrazione Per uso oftalmico. Per pazienti che indossano lenti a contatto, fare riferimento al paragrafo 4.4. Il paziente deve rimuovere l’involucro protettivo esterno immediatamente prima di iniziare l’uso. Per prevenire la contaminazione della punta del flacone e della soluzione, porre attenzione a non toccare le palpebre, le aree circostanti o altre superfici con la punta del flacone.
Avvertenze e precauzioni
Cambiamento del colore dell’iride Il travoprost può indurre un graduale cambiamento del colore dell’iride aumentando il numero di melanosomi (granuli di pigmento) nei melanociti. Prima di iniziare il trattamento i pazienti devono essere informati della possibilità di un cambiamento permanente del colore dell’iride. Il trattamento unilaterale può portare ad eterocromia permanente. Gli effetti a lungo termine sui melanociti e ulteriori conseguenze sono attualmente sconosciuti. Il cambio del colore dell’iride avviene lentamente e può non essere notato per mesi o anni. Il cambio di colorazione degli occhi è stato notato principalmente in pazienti con iridi di colore misto (es. blumarroni, grigio–marroni, giallo–marroni, verde–marroni); è stato tuttavia osservato anche in pazienti con occhi marroni. Tipicamente, la colorazione marrone intorno alla pupilla si diffonde concentricamente verso la periferia degli occhi interessati, ma tutta o una parte dell’iride può diventare marrone. Non è stato osservato alcun ulteriore aumento della colorazione marrone dell’iride dopo sospensione della terapia. Cambiamenti nella zona periorbitale e palpebrale In studi clinici controllati è stato riportato un colorito progressivamente più scuro della zona periorbitale e/o palpebrale in associazione all’uso di travoprost nello 0,4% dei pazienti. Il cambio della zona periorbitale e palpebrale incluso un aumento del solco palpebrale sono stati osservati anche con gli analoghi delle prostaglandine. Il travoprost può indurre cambiamenti graduali nelle ciglia dello (gli) occhio(i) trattato(i); tali cambiamenti sono stati osservati in circa metà dei pazienti durante gli studi clinici e comprendono: aumento della lunghezza, dello spessore, della pigmentazione e/o del numero di ciglia. Il meccanismo delle variazioni a livello delle ciglia e le loro conseguenze a lungo termine sono attualmente sconosciute. Studi nelle scimmie hanno dimostrato che il travoprost determina un leggero allargamento della fessura palpebrale. Comunque, questo effetto non è stato osservato durante gli studi clinici ed è considerato specie specifico. Non vi è esperienza sull’uso di travoprost nelle infiammazioni oculari; né nei glaucomi neovascolari, ad angolo chiuso, ad angolo stretto o congenito, e solo un’esperienza limitata nelle patologie oculari legate a disfunzioni tiroidee, nel glaucoma ad angolo aperto in pazienti pseudofachici e nel glaucoma pigmentario o pseudoesfoliativo. Il travoprost deve quindi essere utilizzato con cautela in pazienti con infiammazione intraoculare in atto. Pazienti afachici È stato riportato edema maculare durante il trattamento con analoghi della prostaglandina F2a. Si raccomanda cautela nell’utilizzo di travoprost in pazienti afachici, in pazienti pseudofachici con una lacerazione della capsula posteriore o con lente in camera anteriore, o in pazienti a rischio conclamato per l’edema maculare cistoide. Irite/uveite In pazienti con fattori accertati di predisposizione al rischio di irite/uveite, travoprost deve essere utilizzato con cautela. Contatto con la pelle È da evitare il contatto di travoprost con la pelle poiché è stato dimostrato nei conigli l’assorbimento transdermico di travoprost. È stato riportato che il benzalconio cloruro, comunemente utilizzato come sostanza conservante nei prodotti oftalmici, può causare cheratopatia puntata e/o cheratopatia tossico ulcerativa. Dato che Travoprost EG contiene benzalconio cloruro, i pazienti devono essere sottoposti a un accurato monitoraggio in caso di utilizzo frequente o prolungato. Le prostaglandine e gli analoghi delle prostaglandine sono sostanze biologicamente attive che possono essere assorbite attraverso la pelle. Donne in stato di gravidanza o che intendono concepire devono adottare opportune precauzioni per evitare l’esposizione diretta al contenuto del flacone. In caso di contatto accidentale con una quantità abbondante contenuta nel flacone, sciacquare accuratamente ed immediatamente l’area esposta. Lenti a contatto Travoprost EG contiene benzalconio cloruro che può causare irritazioni e può notoriamente decolorare le lenti a contatto morbide. Deve essere evitato il contatto con le lenti a contatto morbide. I pazienti devono togliere le lenti a contatto prima dell’applicazione di Travoprost EG e attendere 15 minuti dall’instillazione della dose prima di inserire nuovamente le lenti a contatto. Eccipienti Travoprost EG contiene macrogol glicerolo idrossi stearato 40 che può causare reazioni cutanee. Popolazione pediatrica I dati di efficacia e sicurezza nel gruppo di età compresa tra 2 mesi e < di 3 anni (9 pazienti) sono limitati (vedere paragrafo 5.1). Non sono disponibili dati per bambini con età inferiore a 2 mesi. Nei bambini di età inferiore a 3 anni che soffrono principalmente di GCP (glaucoma congenito primario), la chirurgia (es. trabeculotomia/goniotomia) rimane il trattamento di prima scelta. Non sono disponibili dati di sicurezza a lungo termine nella popolazione pediatrica.
Interazioni
Non sono stati effettuati studi di interazione.
Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza In studi clinici con travoprost, le reazioni avverse più comuni sono state iperemia oculare e iperpigmentazione dell’iride, verificatesi approssimativamente nel 20% e 6% dei pazienti rispettivamente. Tabella delle reazioni avverse Le seguenti reazioni avverse sono state classificate secondo la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1.000 a <1/100), raro (da ≥1/10.000 a <1/1000), molto raro (<1/10.000), o non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità. Le reazioni avverse sono state ottenute da studi clinici e dati post–marketing con travoprost.
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Reazioni avverse |
Infezioni e infestazioni | Raro | Herpes simplex, cheratite erpetica |
Disturbi del sistema immunitario | Non comune | Ipersensibilità, allergia stagionale |
Disturbi psichiatrici | Non nota | Depressione, ansia |
Patologie del sistema nervoso | Non comune | Cefalea, capogiri, difetto del campo visivo |
Raro | Disgeusia | |
Patologie dell’occhio | Molto comune | Iperemia oculare |
Comune | Iperpigmentazione dell’iride, dolore oculare, fastidio oculare, occhio secco, prurito oculare, irritazione oculare | |
Non comune | Erosione corneale, uveite, irite, infiammazione della camera anteriore, cheratite, cheratite puntata, fotofobia, secrezione oculare, blefarite, eritema della palpebra, edema periorbitale, prurito palpebrale, riduzione dell’acuità visiva, visione offuscata, aumento della lacrimazione, congiuntivite, ectropion, cataratta, formazione di croste sul margine palpebrale, crescita delle ciglia, scolorimento delle ciglia, astenopia | |
Raro | Iridociclite, infiammazione oculare, fotopsia, eczema delle palpebre, edema congiuntivale, visione con alone, follicoli congiuntivali, ipoestesia oculare, meibomite, pigmentazione della camera anteriore, midriasi, ispessimento delle ciglia | |
Non nota | Edema maculare, occhi infossati | |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Non nota | Vertigine, tinnito |
Patologie cardiache | Non comune | Palpitazioni |
Raro | Battito cardiaco irregolare, riduzione battito cardiaco | |
Non nota | Dolore toracico, bradicardia, tachicardia | |
Patologie vascolari | Raro | Riduzione della pressione diastolica, aumento della pressione sistolica sanguigna, sanguigna, ipotensione, ipertensione |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non comune | Dispnea, asma, congestione nasale, irritazione della gola |
Raro | Disturbi respiratori, dolore orofaringeo, tosse, disfonia | |
Non nota | Asma aggravata | |
Patologie gastrointestinali | Raro | Recidive di ulcera peptica, disturbi gastrointestinali, stitichezza, bocca secca |
Non nota | Diarrea, dolore addominale, nausea | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune | Iperpigmentazione cutanea (perioculare), alterazione del colore della cute, struttura dei capelli anormale, ipertricosi |
Raro | Dermatiti allergiche, dermatiti da contatto, eritema, rash cutaneo, cambiamento di colore dei peli, madarosi | |
Non nota | Prurito, crescita dei capelli anormale | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Raro | Dolore muscoloscheletrico |
Non nota | Artralgia | |
Patologie renali e urinarie | Non nota | Disuria, incontinenza urinaria |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Raro | Astenia |
Esami diagnostici | Non nota | Antigene prostatico–specifico aumentato |
Gravidanza e allattamento
Donne in età fertile/contraccezione Il travoprost non deve essere usato nelle donne in età fertile/potenzialmente fertile se non sono adottate misure contraccettive adeguate (vedere paragrafo 5.3). Gravidanza Il travoprost ha effetti farmacologici dannosi sulla gravidanza e/o sul feto/neonato. Il travoprost non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità. Allattamento al seno Non è noto se travoprost assunto mediante il collirio viene escreto nel latte materno. Studi negli animali hanno mostrato escrezione di travoprost e metaboliti nel latte materno. L’uso di travoprost durante l’allattamento non è raccomandato. Fertilità Non sono disponibili dati relativi agli effetti di travoprost sulla fertilità umana. Studi condotti sugli animali non hanno evidenziato effetti di travoprost sulla fertilità a dosi 250 volte superiori alla dose massima raccomandata nell’uomo per uso oftalmico.
Conservazione
Prima di aprire, mantenere il flacone nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità Dopo la prima apertura, questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.