ATC: M03AC04 | Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO |
Presenza Glutine:
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Classe 1: C | Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE |
Presenza Lattosio:
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TRACRIUM è un bloccante neuromuscolare non depolarizzante altamente selettivo, da utilizzare in anestesia per facilitare l’intubazione tracheale e per ottenere il rilasciamento muscolare in un vasto ambito di procedure chirurgiche che lo richiedono e nella ventilazione controllata. Esso è anche indicato per facilitare la ventilazione controllata in pazienti ricoverati presso Unità di Terapia Intensiva. TRACRIUM è inoltre idoneo per il mantenimento del rilasciamento muscolare durante l’intervento di taglio cesareo.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Il blocco neuromuscolare provocato da atracurio può essere potenziato dall’uso concomitante di anestetici inalatori, come l’alotano, l’isoflurano e l’enflurano. In comune con tutti i bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti l’aumento dell’ampiezza del blocco neuromuscolare e/o della sua durata può essere una conseguenza dell’interazione con: - antibiotici, compresi aminoglicosidi, polimixine, spectinomicina, tetracicline, lincomicina, clindamicina e vancomicina; - betabloccanti: propranololo, oxprenololo; - farmaci antiaritmici: calcio antagonisti, lidocaina, procainamide e chinidina; - diuretici: furosemide e potenzialmente mannitolo, diuretici tiazidici e acetazolamide; - magnesio solfato; - chetamina; - sali di litio; - bloccanti gangliari: trimetafano, esametonio Raramente, alcuni farmaci possono aggravare o smascherare miastenia latente o effettivamente indurre una sindrome miastenica; una maggiore sensibilità all’atracurio sarebbe la conseguenza di tale sviluppo. Tali farmaci comprendono diversi antibiotici, beta-bloccanti (propranololo, oxprenololo), farmaci antiaritmici (procainamide, chinidina), farmaci antireumatici (clorochina, D-penicillamina), trimetafano, clorpromazepina, steroidi, fenitoina e litio. L’insorgenza di blocco neuromuscolare non depolarizzante rischia di essere ritardata e la durata del blocco ridotta in pazienti che ricevono terapia anticonvulsivante cronica. La somministrazione di combinazioni di agenti bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti in associazione con atracurio può produrre un certo grado di blocco neuromuscolare superiore a quanto atteso con la somministrazione di una dose totale equipotente di atracurio. Combinazioni diverse di farmaci possono dare effetti sinergici differenti. Per prolungare l’azione di blocco neuromuscolare di agenti non-depolarizzanti, come atracurio, non si devono somministrare miorilassanti depolarizzanti, come la succinilcolina, perché ciò può dare origine ad un "blocco misto", difficile da risolvere con farmaci anticolinesterasici. Il trattamento con farmaci anticolinesterasici, comunemente utilizzati nel trattamento della malattia di Alzheimer, come ad esempio il donepezil, può accorciare la durata e ridurre l’entità del blocco neuromuscolare con atracurio.
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Una fiala da 2,5 ml contiene: Principio attivo: atracurio besilato 25 mg Una fiala da 5 ml contiene: Principio attivo: atracurio besilato 50 mg Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
Atracurio è controindicato nei pazienti con ipersensibilità verso l’atracurio, cisatracurio, acido benzensolfonico o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Posologia
TRACRIUM va somministrato esclusivamente per via endovenosa. Si consiglia di somministrare TRACRIUM lentamente per evitare la transitoria caduta pressoria che talvolta può conseguire ad un’iniezione rapida. Adulti - Uso per iniezione Le dosi per gli adulti variano da 0,3 a 0,6 mg/kg sulla base della durata richiesta di blocco completo e determinano un rilasciamento adeguato per tempi variabili da 15 a 35 minuti. Il blocco completo può essere prolungato con dosi supplementari di 0,1 - 0,2 mg/kg, secondo le necessità. Successive dosi supplementari non provocano accumulo. L’intubazione endotracheale può essere effettuata, in genere, entro 90 secondi dall’iniezione endovenosa di 0,5 - 0,6 mg/kg di farmaco. Il blocco neuromuscolare provocato da TRACRIUM può essere rapidamente e permanentemente risolto da dosi standard di anticolinesterasici, quali la neostigmina, in associazione con un agente anticolinergico quale l’atropina. La ripresa della fine del blocco completo, senza l’impiego di neostigmina, avviene in circa 35 minuti, calcolati dalla ricomparsa della risposta tetanica al 95% di ripresa della normale funzione neuromuscolare. - Uso per fleboclisi Dopo una dose iniziale di 0,3 - 0,6 mg/kg per iniezione endovenosa, TRACRIUM può essere somministrato per fleboclisi alle dosi di 0,005 - 0,01 mg/kg/min, per mantenere il blocco neuromuscolare nel corso di lunghi interventi chirurgici. Un dosaggio accurato del farmaco somministrato per fleboclisi può essere ottenuto utilizzando una siringa a pompa. TRACRIUM può essere somministrato per fleboclisi durante gli interventi di by-pass cardiopolmonare alle velocità sopra indicate. L’ipotermia indotta, a temperature di 25°C o 26°C, riduce la velocità di inattivazione dell’atracurio, pertanto, a tali temperature, il blocco neuromuscolare completo può essere mantenuto dimezzando la velocità iniziale di fleboclisi. TRACRIUM è compatibile con le seguenti soluzioni per fleboclisi, per i periodi di stabilità indicati:
Soluzioni per fleboclisi | Periodi di stabilità |
Fisiologica 0,9% p/v | 24 ore |
Glucosio 5% p/v | 8 ore |
Ringer | 8 ore |
Glucosio con sodio cloruro I (rispettivamente 4,7% p/v e 0,18% p/v) | 4 ore |
Ringer lattato | 8 ore |
Avvertenze e precauzioni
COME AVVIENE PER TUTTI GLI ALTRI BLOCCANTI NEUROMUSCOLARI, ATRACURIO PARALIZZA I MUSCOLI RESPIRATORI COSÌ COME GLI ALTRI MUSCOLI SCHELETRICI. PERCIÒ ESSO DEVE ESSERE SOMMINISTRATO SOLO DA UN ANESTESISTA O SOTTO LA STRETTA SORVEGLIANZA DI QUEST’ULTIMO, E DEVONO ESSERE DISPONIBILI MEZZI ADEGUATI PER L’INTUBAZIONE ENDOTRACHEALE E LA VENTILAZIONE ARTIFICIALE. La somministrazione di atracurio può dar luogo a liberazione di istamina, pertanto particolare cautela andrà adottata nel trattamento di pazienti con gravi malattie cardiovascolari che possono essere più sensibili agli effetti di una ipotensione transitoria ed in quelli con qualsiasi precedente nell’anamnesi (ad es. severe reazioni da ipersensibilità verso allergeni multipli e asma) nei quali la liberazione di istamina possa comportare un grosso rischio. In tali pazienti si raccomanda la somministrazione per iniezione endovenosa lenta, in dosi suddivise. Si deve usare cautela quando si somministra atracurio in pazienti che hanno dimostrato ipersensibilità ad altri bloccanti neuromuscolari dal momento che è stato riportato un elevato tasso di sensibilità crociata (maggiore del 50%) tra agenti di blocco neuromuscolare (vedere paragrafo 4.3 Controindicazioni). Atracurio nel range di dosaggio raccomandato non ha significative proprietà come bloccante vagale o gangliare. Di conseguenza, atracurio non ha effetti clinicamente significativi sulla frequenza cardiaca nel range di dosaggio raccomandato e non andrà a contrastare la bradicardia prodotta da molti agenti anestetici o da stimolazione vagale durante l’intervento chirurgico. Rispetto agli altri farmaci miorilassanti, la bradicardia indotta dall’anestesia è quindi più frequente dopo atracurio. L’atracurio deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con miastenia grave, in altre affezioni neuromuscolari, nella carcinomatosi e nei gravi disordini elettrolitici, nel corso dei quali è stato notato un potenziamento d’azione degli altri agenti non depolarizzanti. Se come sede di iniezione viene scelta una vena di piccolo calibro, i residui di atracurio devono essere allontanati da quest’ultima dopo l’iniezione introducendo nella vena una piccola quantità di soluzione fisiologica. L’atracurio è inattivato dal pH elevato e quindi non deve essere miscelato nella stessa siringa con tiopentone o con qualsiasi altro agente alcalino (vedere paragrafi 5.2 e 6.2). L’atracurio è ipotonico e non deve essere somministrato nella linea di infusione di una trasfusione di sangue. Qualora venissero somministrati, attraverso lo stesso ago o cannula posti in permanenza, altri farmaci anestetici oltre ad atracurio, è importante che ciascun farmaco venga allontanato introducendo acqua sterile apirogena o soluzione fisiologica. Come con altri agenti bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti, nei pazienti affetti da ustioni si può sviluppare resistenza. Tali pazienti possono richiedere maggiori dosi di atracurio in relazione al tempo trascorso dal momento dell’ustione e all’estensione dell’ustione stessa. Pazienti in terapia intensiva: quando uno dei metaboliti dell’atracurio, la laudanosina, è somministrata in animali da laboratorio, può determinare ipotensione transitoria e, in alcune specie, effetti di tipo eccitatorio sul SNC. Mentre sono state segnalate delle crisi convulsive in pazienti ricoverati in reparti di terapia intensiva a cui veniva somministrato atracurio, queste non venivano considerate attribuibili né alla laudanosina né all’atracurio anche in casi in cui l’atracurio veniva somministrato in infusione continua per lunghi periodi (vedere paragrafo 4.8 Effetti indesiderati).
Interazioni
Il blocco neuromuscolare provocato da atracurio può essere potenziato dall’uso concomitante di anestetici inalatori, come l’alotano, l’isoflurano e l’enflurano. In comune con tutti i bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti l’aumento dell’ampiezza del blocco neuromuscolare e/o della sua durata può essere una conseguenza dell’interazione con: - antibiotici, compresi aminoglicosidi, polimixine, spectinomicina, tetracicline, lincomicina, clindamicina e vancomicina; - betabloccanti: propranololo, oxprenololo; - farmaci antiaritmici: calcio antagonisti, lidocaina, procainamide e chinidina; - diuretici: furosemide e potenzialmente mannitolo, diuretici tiazidici e acetazolamide; - magnesio solfato; - chetamina; - sali di litio; - bloccanti gangliari: trimetafano, esametonio Raramente, alcuni farmaci possono aggravare o smascherare miastenia latente o effettivamente indurre una sindrome miastenica; una maggiore sensibilità all’atracurio sarebbe la conseguenza di tale sviluppo. Tali farmaci comprendono diversi antibiotici, beta-bloccanti (propranololo, oxprenololo), farmaci antiaritmici (procainamide, chinidina), farmaci antireumatici (clorochina, D-penicillamina), trimetafano, clorpromazepina, steroidi, fenitoina e litio. L’insorgenza di blocco neuromuscolare non depolarizzante rischia di essere ritardata e la durata del blocco ridotta in pazienti che ricevono terapia anticonvulsivante cronica. La somministrazione di combinazioni di agenti bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti in associazione con atracurio può produrre un certo grado di blocco neuromuscolare superiore a quanto atteso con la somministrazione di una dose totale equipotente di atracurio. Combinazioni diverse di farmaci possono dare effetti sinergici differenti. Per prolungare l’azione di blocco neuromuscolare di agenti non-depolarizzanti, come atracurio, non si devono somministrare miorilassanti depolarizzanti, come la succinilcolina, perché ciò può dare origine ad un "blocco misto", difficile da risolvere con farmaci anticolinesterasici. Il trattamento con farmaci anticolinesterasici, comunemente utilizzati nel trattamento della malattia di Alzheimer, come ad esempio il donepezil, può accorciare la durata e ridurre l’entità del blocco neuromuscolare con atracurio.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse sono elencate di seguito per sistema, organo, classe e frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100 e <1/10), non comune (≥1/1.000 e <1/100), raro (≥1/10.000 e <1/1.000), molto raro (<1/10.000). Frequenze molto comuni, comuni e non comuni sono state determinate dai dati degli studi clinici. Frequenze rare e molto rare sono derivate generalmente da dati spontanei. La frequenza "non noto" è stata applicata a quelle reazioni in cui la frequenza non poteva essere stimata dai dati disponibili. Dati da studi clinici Patologie vascolari Gli eventi che sono stati attribuiti al rilascio di istamina sono indicati con un asterisco *. Comune: Ipotensione (lieve, transitoria)*, arrossamento cutaneo Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Gli eventi che sono stati attribuiti al rilascio di istamina sono indicati con un asterisco *. Non comune: Broncospasmo* Dati post-marketing Disturbi del sistema immunitario Molto raro: Reazioni anafilattiche, reazioni anafilattoidi che eccezionalmente hanno dato luogo ad arresto cardiaco (tutti i casi segnalati hanno risposto positivamente al trattamento rianimativo d’emergenza). Nei pazienti che hanno ricevuto atracurio in associazione con uno o più agenti anestetici sono state riportate molto raramente reazioni anafilattoidi o anafilattiche gravi. Patologie del sistema nervoso Non note: Attacchi epilettici Sono stati riportati attacchi epilettici in pazienti ricoverati nelle unità di terapia intensiva che hanno ricevuto atracurio in concomitanza con numerosi altri agenti. Questi pazienti in genere avevano una o più condizioni mediche che li predisponevano agli attacchi epilettici (es. trauma cranico, edema cerebrale, encefalite virale, encefalopatia ipossica, uremia). Non è stata stabilita una relazione causale con la laudanosina. Negli studi clinici non risultano correlazioni tra concentrazioni plasmatiche di laudanosina e il verificarsi di attacchi epilettici. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Raro Orticaria Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo Non note: Miopatie, debolezza muscolare Sono stati riportati casi di debolezza muscolare e/o miopatia a seguito dell’uso prolungato di rilassanti muscolari in pazienti gravemente ammalati ricoverati nelle unità di terapia intensiva. La maggior parte dei pazienti era contemporaneamente in trattamento con corticosteroidi. Questi eventi non sono stati osservati frequentemente in associazione con atracurio e non è stata stabilita una relazione causale. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse
Gravidanza e allattamento
Fertilità Non sono stati condotti studi sulla fertilità. Gravidanza Sebbene studi su animali abbiano indicato che atracurio non possiede effetti sfavorevoli sullo sviluppo fetale, tuttavia, come avviene per tutti i bloccanti neuromuscolari, in gravidanza esso dovrebbe essere utilizzato con precauzione. L’atracurio può essere impiegato per mantenere il blocco neuromuscolare durante il taglio cesareo, dal momento che non oltrepassa la placenta in quantità clinicamente significativa. Dovrà essere comunque considerata la possibilità di insorgenza di depressione respiratoria nel neonato. Allattamento Non è noto se l’atracurio sia escreto nel latte materno.
Conservazione
Conservare a temperatura compresa tra 2° C e 8° C. Proteggere dalla luce. Non congelare. Le fiale aperte e non utilizzate devono essere scartate.