PULMOCIS5FL 15ML 2MG KIT
Principio attivo: TECNEZIO 99m Tc ALBUMINA UMANA SOLUZIONE INIETTABILE
prezzo indicativo
ATC: V09EB01 | Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO |
Presenza Glutine:
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Classe 1: CN | Forma farmaceutica: SOSPENSIONE INIETTABILE POLV |
Presenza Lattosio:
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Medicinale solo per uso diagnostico. Dopo marcatura con Sodio Pertecnetato (99mTc) soluzione iniettabile, il prodotto può essere usato per: • scintigrafia polmonare di perfusione • come indicazione secondaria i macroaggregati di albumina marcati con 99mTc possono essere utilizzati per fleboscintigrafia.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Modifiche nella distribuzione biologica di macroaggregati marcati con 99mTc sono indotte da diversi farmaci. – Interazioni farmacologiche possono essere causate da agenti chemioterapici, eparina e broncodilatatori. – Interazioni tossicologiche possono essere causate da eroina, nitrofurantoina, busulfano, ciclofosfamide, bleomicina, metotrexato, metisergide. – Interazioni farmaceutiche sono causate da magnesio solfato.
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Ciascun flaconcino contiene: Principio attivo: Albumina umana macroaggregati 2,0 mg Il numero delle particelle per flaconcino è compreso tra 2 e 4 milioni. Non più di 10 particelle sono di dimensione superiore a 100 mcm. Nessuna particella presenta una dimensione maggiore di 150 mcm (la misurazione viene effettuata tramite microscopia a fluorescenza). Eccipienti: Ogni flaconcino contiene 3,5 mg di sodio. Alle dosi ed al numero di particelle di macroaggregato raccomandate per la somministrazione (paragrafo 4.2), questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio, tale da poter essere considerato essenzialmente privo di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. Pulmocis è ricostituito con Sodio Pertecnetato (99mTc) per preparazioni iniettabili. Il radionuclide non è incluso in questo kit.
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti o a uno dei componenti del radiofarmaco marcato.
Posologia
Posologia Adulto Le attività raccomandate da somministrare per via endovenosa ad un adulto variano tra 37 e 185 MBq. Il numero di particelle per dose somministrata deve essere compreso tra 200.000 e 700.000. Pazienti con grave patologia cardiovascolare, con ipertensione polmonare associata ad insufficienza respiratoria o significativo shunt cardiaco destro – sinistro o pazienti sottoposti a trapianto di polmone. Il numero di particelle deve essere ridotto a 100.000 – 200.000. Occorre tenere presente che la tecnica di acquisizione, per esempio l’uso di gamma camera ad alta sensibilità, può influenzare la posologia. Anziani Non sono previsti aggiustamenti della dose. Popolazione pediatrica L’utilizzo nei bambini e negli adolescenti deve essere attentamente considerato, sulla base delle necessità cliniche e della valutazione del rapporto rischio/beneficio in questo gruppo di pazienti. La dose da somministrare a bambini e adolescenti corrisponde ad una frazione di quella dell’adulto in accordo alle raccomandazioni del Paediatric Task Group dell’European Association of Nuclear Medicine (EANM– Dosage Card 2008). Questa attività può essere calcolata utilizzando la formula riportata di seguito e un fattore corrispondente al peso corporeo del bambino o del ragazzo (vedere Tabella 1): Attività consigliata [MBq] = 5,6 MBq x fattore (Tabella 1) Tabella 1
3 kg = 1 | 22 kg = 5.29 | 42 kg = 9.14 |
4 kg = 1.14 | 24 kg = 5.71 | 44 kg = 9.57 |
6 kg = 1.71 | 26 kg = 6.14 | 46 kg = 10.00 |
8 kg = 2.14 | 28 kg = 6.43 | 48 kg = 10.29 |
10 kg = 2.71 | 30 kg = 6.86 | 50 kg = 10.71 |
12 kg = 3.14 | 32 kg = 7.29 | 52–54 kg = 11.29 |
14 kg = 3.57 | 34 kg = 7.72 | 56–58 kg = 12.00 |
16 kg = 4.00 | 36 kg = 8.00 | 60–62 kg = 12.71 |
18 kg = 4.43 | 38 kg = 8.43 | 64–66 kg = 13.43 |
20 kg = 4.86 | 40 kg = 8.86 | 68 kg = 14.00 |
Peso | Numero di particelle |
<10 Kg | 10.000–50.000 |
10–20 Kg | 50.000–150.000 |
20–35 Kg | 150.000–300.000 |
35–50 Kg | 300.000–500.000 |
Avvertenze e precauzioni
Potenziali reazioni anafilattiche o di ipersensibilità Deve essere sempre considerata la possibilità che si verifichino reazioni di ipersensibilità gravi, comprese quelle di tipo anafilattico/anafilattoide che possono mettere in pericolo la vita o essere fatali. Se si verificano reazioni di ipersensibilità o anafilattiche la somministrazione del medicinale deve essere interrotta immediatamente ed iniziato il trattamento per via endovenosa, se necessario. Per consentire l’intervento immediato in caso di emergenza, i medicinali e le attrezzature necessari, come il tubo endotracheale ed il ventilatore, devono essere immediatamente disponibili. Giustificazione del rapporto rischio/beneficio individuale Per ciascun paziente, l’esposizione alla radiazione ionizzante deve essere giustificata in base al possibile beneficio. L’attività somministrata deve essere tale da garantire la dose di radiazione più bassa ragionevolmente ottenibile, tenendo in considerazione il risultato diagnostico desiderato. Nei pazienti con grave patologia cardiovascolare che comporta ipertensione polmonare associata ad insufficienza respiratoria o significativo shunt cardiaco destro–sinistro o pazienti sottoposti a trapianto di polmone, la somministrazione del prodotto marcato richiede una particolare attenzione. Al fine di minimizzare la presenza di microemboli a livello cerebrale o renale, si dovranno somministrare aggregati di Macrosalb marcati con tecnezio (99mTc) mediante iniezione endovenosa lenta. Il numero delle particelle deve essere tenuto il più basso possibile. Negli adulti, il numero delle particelle può essere ridotto fino a 100.000–200.000 senza pregiudicare la qualità delle immagini in presenza di difetti di perfusione. Si può verificare una distribuzione eterogenea della radioattività qualora il numero delle particelle negli adulti scenda sotto le 100. 000 unità. Qualora sussistano indicazioni per le patologie menzionate, la somministrazione di PULMOCIS dovrà essere eseguita solamente dopo attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Nei pazienti con funzionalità renale/epatica ridotta è necessaria una accurata valutazione del rapporto/rischio beneficio dal momento che in questi pazienti è possibile un’aumentata esposizione alle radiazioni. Popolazione pediatrica: Per informazioni sull’uso nella popolazione pediatrica, vedere il paragrafo 4.2. È necessario esaminare attentamente l’indicazione dato che nei bambini la dose effettiva per MBq è superiore a quella per gli adulti (vedere il paragrafo 11). Preparazione del paziente Il paziente deve essere ben idratato prima dell’inizio dell’esame e incoraggiato a urinare il più spesso possibile durante le prime ore successive l’esame, in maniera tale da ridurre l’esposizione alle radiazioni. La siringa deve essere agitata accuratamente prima dell’iniezione. Il sangue non deve mai essere aspirato nella siringa poiché questo induce la formazione di piccoli coaguli. Avvertenze specifiche PULMOCIS contiene albumina umana. Le normali misure per la prevenzione di infezioni risultanti dall’utilizzo dei medicinali preparati a partire da sangue o plasma umani comprendono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasma per specifici marcatori dell’infezione e l’inclusione di fasi di produzione efficaci per l’inattivazione/rimozione di virus. Nonostante questo, quando si somministrano medicinali preparati a partire da sangue o plasma umani, la possibilità di trasmettere agenti infettivi non può essere esclusa del tutto. Questa situazione è valida anche per virus e altri agenti patogeni sconosciuti o emergenti. Non sono disponibili segnalazioni sulle trasmissioni di virus con albumina prodotta secondo le specifiche della Farmacopea Europea mediante procedimenti stabiliti. Si raccomanda di registrare il nome e numero di lotto del prodotto ogni volta che si somministra Pulmocis a un paziente, al fine di mantenere un collegamento fra il paziente e il lotto del prodotto. Alle dosi ed al numero di particelle di macroaggregato raccomandate per la somministrazione (paragrafo 4.2), questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio, tale da poter essere considerato essenzialmente privo di sodio. Precauzioni nei confronti del rischio ambientale sono riportate al paragrafo 6.6.
Interazioni
Modifiche nella distribuzione biologica di macroaggregati marcati con 99mTc sono indotte da diversi farmaci. – Interazioni farmacologiche possono essere causate da agenti chemioterapici, eparina e broncodilatatori. – Interazioni tossicologiche possono essere causate da eroina, nitrofurantoina, busulfano, ciclofosfamide, bleomicina, metotrexato, metisergide. – Interazioni farmaceutiche sono causate da magnesio solfato.
Effetti indesiderati
Iniezioni singole o ripetute di macroaggregati di 99mTc albumina possono essere associate a reazioni di ipersensibilità, incluso reazioni anafilattiche e anafilattoidi che mettono in pericolo la vita. Devono essere disponibili durante l’indagine adeguati medicinali ed attrezzature necessarie per la rianimazione (vedere paragrafo 4.4). La frequenza degli effetti indesiderati è definita come segue: molto comune 1/10; comune da 1/100 a < 1/10; non comune da 1/1.000 a < 1/100, raro da 1/10.000 a < 1/1.000; molto raro < 1/10.000; frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Disturbi del sistema immunitario Frequenza non nota: Reazioni di ipersensibilità incluso reazioni anafilattiche e anafilattoidi che mettono in pericolo la vita. Reazioni allergiche locali al sito di iniezione. Patologie vascolari Frequenza non nota: collasso circolatorio. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Frequenza non nota: dolore toracico, brividi, dispnea, rigidità e occasionalmente convulsioni. L’esposizione a radiazioni ionizzanti è legata all’induzione di cancro ed alla potenziale insorgenza di difetti ereditari. Poiché la dose efficace è 2.2 mSv quando è somministrata la massima attività raccomandata di 185 MBq, ci si aspetta che tali effetti indesiderati si verifichino con bassa probabilità. Dosi più elevate possono essere giustificate in particolari situazioni cliniche. Per la sicurezza rispetto alla trasmissione di agenti infettivi vedere paragrafo 4.4.
Gravidanza e allattamento
Donne potenzialmente fertili Quando è necessario somministrare medicinali radioattivi a donne potenzialmente fertili, si devono assumere sempre informazioni su una possibile gravidanza. Ove non sia provato il contrario, qualsiasi donna che abbia saltato un ciclo mestruale deve essere considerata in stato di gravidanza. In caso di dubbi riguardo ad una possibile gravidanza (se la donna ha saltato un ciclo mestruale, se il ciclo mestruale è molto irregolare, ecc.), devono essere proposte alla paziente tecniche alternative che non utilizzino radiazioni ionizzanti (se disponibili). Gravidanza Le procedure che utilizzano radionuclidi, impiegate in donne in stato di gravidanza comportano l’esposizione alle radiazioni anche per il feto. Le indagini con radionuclidi durante la gravidanza devono essere condotte solo in casi assolutamente necessari, e quando il beneficio atteso supera il rischio in cui possono incorrere la madre e il feto. Allattamento Prima di somministrare radiofarmaci ad una donna che allatta al seno si deve prendere in considerazione la possibilità di posticipare l’indagine fino al termine dell’allattamento e deve essere verificato che sia stato scelto il radiofarmaco più appropriato tenendo in considerazione la secrezione di attività nel latte materno. Se la somministrazione è ritenuta necessaria, l’allattamento al seno deve essere sospeso per 12 ore ed il latte prodotto deve essere eliminato. L’allattamento può essere ripreso quando il livello di attività nel latte comporti una dose di radiazione per il bambino non superiore ad 1 mSv.
Conservazione
Conservare in frigorifero (2° C – 8° C). Per le condizioni di conservazione del prodotto ricostituito, vedere paragrafo 6.3. La conservazione dei radiofarmaci deve avvenire in accordo alle normative nazionali sui materiali radioattivi.