ATC: C01EA01 | Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO |
Presenza Glutine:
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Classe 1: H | Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE |
Presenza Lattosio:
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PROSTIN VR è indicato come terapia palliativa, non definitiva, per mantenere temporaneamente aperto il dotto arterioso fino a quando non possa essere effettuato un intervento chirurgico correttivo o palliativo in neonati con difetti cardiaci congeniti e la cui sopravvivenza dipenda dalla beanza del dotto arterioso. Questi difetti cardiaci congeniti sono: atresia della polmonare, stenosi della polmonare, atresia della tricuspide, tetralogia di Fallot, interruzione dell’arco aortico, coartazione dell’aorta, stenosi aortica, atresia aortica, atresia mitralica o trasposizione dei grossi vasi con o senza altri difetti.Nei neonati con una riduzione del flusso ematico polmonare, l’aumento dell’ossigenazione ematica è inversamente proporzionale ai valori di pO2 precedenti al trattamento; nei pazienti con un basso valore di pO2 si ottengono le migliori risposte mentre, al contrario, in caso di pazienti con valori di pO2 uguali o superiori a 40 mmHg generalmente si osservano miglioramenti limitati. PROSTIN VR deve essere somministrato solo da personale medico adeguatamente addestrato nell’ambito di strutture sanitarie dotate di centri di terapia intensiva pediatrica.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Nei neonati (o lattanti) con anomalie cardiache congenite (restrizione del flusso ematico, polmonare o sistemico) non sono state riportate interazioni farmacologiche fra PROSTIN VR e i farmaci usualmente impiegati quali: antibiotici (penicillina e gentamicina), vasopressori (dopamina e isoproterenolo), glucosidi cardioattivi e diuretici (furosemide). Quando l’alprostadil è stato somministrato insieme a insulina, è stato osservato nell’uomo una diminuzione della glicemia significativamente maggiore rispetto a quando registrato dopo somministrazione di sola insulina. Studi controllati su animali hanno evidenziato un sinergismo fra alprostadil e disulfiram. Studi in vitro hanno mostrato un’interazione con noradrenalina, indometacina, morfina e PGE2.
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Una fiala contiene: Principio attivo: alprostadil, mcg 500. Alcool disidratato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo (alprostadil) o a uno qualsiasi degli eccipienti.
Posologia
PROSTIN VR soluzione sterile deve essere diluito prima di essere somministrato. È preferibile somministrare PROSTIN VR soluzione sterile, mediante infusione endovenosa continua, utilizzando una grossa vena. In alternativa, PROSTIN VR può essere somministrato tramite un catetere inserito nell’arteria ombelicale e posizionato a livello dell’apertura del dotto. Nei neonati in cui sono state utilizzate entrambe le vie di somministrazione sopradescritte, sono stati osservati equivalenti incrementi della pO2 ematica. L’infusione dovrebbe iniziare con 0,05–0,1 mcg di alprostadil per chilogrammo di peso corporeo per minuto. Sono stati riportati buoni risultati anche impiegando dosi iniziali inferiori; tuttavia questi dati sono in larga parte anedottici. Nella maggior parte della casistica è stata impiegata una dose iniziale di 0,1 mcg /kg/minuto. Dopo aver ottenuto una risposta terapeutica (definibile come aumento della pO2 nei neonati con restrizione del flusso ematico polmonare o aumento della pressione arteriosa sistemica e del pH nei neonati con restrizione del flusso ematico sistemico) si deve ridurre la velocità di infusione fino a raggiungere il minimo dosaggio efficace, diminuendo, in pratica, il dosaggio da 0,1 a 0,05 a 0,025 a 0,001 mcg per chilogrammo di peso corporeo per minuto. Qualora non si ottenga una risposta adeguata con una dose iniziale di 0,1 mcg /kg/minuto, il dosaggio può essere aumentato fino a 0,4 mcg /kg/minuto sebbene, in generale, velocità di infusione più elevate non producono un aumento di efficacia. Istruzioni per la diluizione Per preparare le soluzioni da infusione è necessario diluire 1 ml di PROSTIN VR soluzione sterile, con una soluzione sterile per infusione endovenosa di cloruro di sodio o di destrosio fino a raggiungere i volumi richiesti dal sistema di infusione disponibile. Preparare soluzioni da infusione fresche ogni 24 ore. Scartare qualsiasi soluzione che abbia più di 24 ore. La tabella qui di seguito riportata consente di stabilire la velocità di infusione di un campione diluito di PROSTIN VR, al fine di somministrare un dosaggio di 0,05 o 0,1 mcg di alprostadil per chilogrammo di peso corporeo per minuto.
DILUIZIONE E VELOCITA’ DI INFUSIONE DI PROSTIN VR | |||
Volume di diluizione di una fiala (500 mcg ) di alprostadil | Concentrazione approssimativa della soluzione (mcg /ml) | Velocità di infusione (ml/min per kg) per somministrare un dosaggio di 0,05 mcg /kg/min | Velocità di infusione (ml/min per kg) per somministrare un dosaggio di 0,1 mcg /kg/min |
250 ml | 2 | 0,025 | 0,05 |
100 ml | 5 | 0,01 | 0,02 |
50 ml | 10 | 0,005 | 0,01 |
25 ml | 20 | 0,0025 | 0,005 |
Esempio: per somministrare 0,1 mcg /kg di peso corporeo per minuto ad un neonato del peso di 2,8 kg, dovendo diluire una fiala di PROSTIN VR in 100 ml di soluzione fisiologica o glucosata, la velocita di infusione = 0,02 ml/min per kg x 2,8 kg = 0,056 ml/min ovvero 3,36 ml/h. |
Avvertenze e precauzioni
PROSTIN VR deve essere somministrato solo da personale medico adeguatamente addestrato nell’ambito di strutture sanitarie dotate di centri di terapia intensiva pediatrica. Approssimativamente nel 10–12% dei neonati con anomalie cardiache congenite trattati con PROSTIN VR (prostaglandina E1, PGE1), si è manifestata apnea. L’apnea può interessare più frequentemente i neonati con peso corporeo alla nascita inferiore a 2 kg e normalmente compare durante la prima ora di infusione del farmaco. La somministrazione di PROSTIN VR deve essere pertanto effettuata solo dove sia possibile garantire una respirazione assistita immediata. PROSTIN VR deve essere somministrato per il minor tempo possibile impiegando la minima dose efficace in grado di produrre la risposta terapeutica desiderata. Nei neonati in condizioni critiche, i rischi di una infusione a lungo termine di PROSTIN VR devono essere confrontati con i reali benefici del trattamento. Studi patologici sul dotto arterioso e sulle arterie polmonari nei lattanti trattati con prostaglandina E1 hanno dimostrato cambiamenti istologici relativi all’indebolimento di queste strutture. La specificità o rilevanza clinica di questi risultati non sono note. Nei neonati sottoposti ad infusioni di lunga durata di PROSTIN VR (PGE1) è stata osservata proliferazione corticale delle ossa lunghe. La proliferazione corticale nei bambini regrediva dopo la sospensione del trattamento. Dopo l’infusione di alprostadil protratta nel tempo, è stata anche osservata una riduzione della componente muscolare del dotto arterioso e dell’arteria polmonare, che può essere causa di problemi durante l’intervento chirurgico. Poiché la prostaglandina E1 è un potente inibitore dell’aggregazione piastrinica, PROSTIN VR deve essere usato con cautela nei neonati (o lattanti) con tendenza al sanguinamento. PROSTIN VR non deve essere impiegato nei neonati (o lattanti) affetti da sindrome da distress respiratorio (malattia delle membrane ialine). È necessario sempre effettuare una diagnosi differenziale fra sindrome da distress respiratorio e cardiopatie cianogene (restrizione del flusso ematico polmonare). Nel caso in cui non sia possibile impiegare in tempo utile tecniche diagnostiche complete, la diagnosi deve essere basata sulla presenza di cianosi (pO2 inferiore a 40 mmHg) e evidenza radiologica di diminuzione del flusso ematico polmonare. Si deve monitorare la pressione arteriosa mediante catetere arterioso ombelicale, auscultazione o con un trasduttore Doppler. Se la pressione arteriosa diminuisce in modo significativo, la velocità di infusione deve essere ridotta immediatamente. L’indebolimento delle pareti del dotto arterioso e delle arterie polmonari è stato essenzialmente riportato durante somministrazioni prolungate. La somministrazione dell’alprostadil nei neonati (o lattanti) può determinare l’insorgenza di ostruzione dell’antro gastrico secondaria all’iperplasia antrale. Tale effetto sembra essere correlato alla durata della terapia e alla dose cumulativa del farmaco. I neonati (o lattanti) ai quali viene somministrato l’alprostadil alle dosi raccomandate per più di 120 ore, devono essere accuratamente monitorati per qualsiasi evidenza di iperplasia antrale e di ostruzione dell’antro gastrico. Nei neonati (o lattanti) con una diminuzione del flusso ematico polmonare, l’aumento dell’ossigenazione ematica è inversamente proporzionale ai valori di pO2 precedenti al trattamento; ovvero nei pazienti con un basso valore di pO2 (meno di 40mmHg) si ottengono migliori risposte, mentre, al contrario, in caso di pazienti con alti valori di pO2 (più di 40 mmHg) si osserva una risposta minima. Nei neonati (o lattanti) con una diminuzione del flusso ematico polmonare, l’efficacia di PROSTIN VR è determinata monitorando l’aumento dell’ossigenazione ematica. Nei neonati (o lattanti) con una diminuzione del flusso ematico sistemico, l’efficacia è valutata sulla base dell’aumento della pressione arteriosa sistemica e del pH ematico.
Interazioni
Nei neonati (o lattanti) con anomalie cardiache congenite (restrizione del flusso ematico, polmonare o sistemico) non sono state riportate interazioni farmacologiche fra PROSTIN VR e i farmaci usualmente impiegati quali: antibiotici (penicillina e gentamicina), vasopressori (dopamina e isoproterenolo), glucosidi cardioattivi e diuretici (furosemide). Quando l’alprostadil è stato somministrato insieme a insulina, è stato osservato nell’uomo una diminuzione della glicemia significativamente maggiore rispetto a quando registrato dopo somministrazione di sola insulina. Studi controllati su animali hanno evidenziato un sinergismo fra alprostadil e disulfiram. Studi in vitro hanno mostrato un’interazione con noradrenalina, indometacina, morfina e PGE2.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati più frequenti osservati dopo infusione di alprostadil in neonati (o lattanti) con anomalie cardiache congenite del dotto arterioso, in trattamento con alprostadil, sono relativi agli effetti farmacologici del farmaco. Durante il trattamento con alprostadil (436 neonati trattati) sono stati osservati e riportati i seguenti effetti indesiderati con la seguente frequenza: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 e <1/10); non comune (≥1/1.000 e <1/100); raro (≥1/10.000 e <1/1.000); molto raro (<1/10.000). raro (≥1/10.000 e <1/1.000); molto raro (<1/10.000).
Classificazione sistemica Organica | Frequenza | Effetti indesiderati |
Patologie del sistema Nervoso | Comune | Convulsioni |
Patologie cardiache | Comune | Bradicardia, ipotensione, tachicardia |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Molto Comune | Apnea |
Patologie gastrointestinali | Comune | Diarrea |
Non comune | Ostruzione gastrica, Ipertrofia della mucosa gastrica | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Non comune | Esostosi |
Patologie vascolari | Non comune | Fragilità vascolare |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune | Piressia transitoria |
Comune | Vasodilatazione cutanea (vampate)* |
Gravidanza e allattamento
Non si applica, in quanto il farmaco viene somministrato unicamente ai neonati.
Conservazione
Conservare in frigorifero (2° – 8° C)