ATC: L03AX03 | Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO |
Presenza Glutine:
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Classe 1: H | Forma farmaceutica: SOSPENSIONE ENDOVESCICALE POLV |
Presenza Lattosio:
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OncoTICE è usato come trattamento del carcinoma in situ (CIS) della vescica a cellule uroteliali piatte e come trattamento coadiuvante dopo resezione transuretrale (TUR) di un carcinoma primario, o recidiva di carcinoma papillare superficiale della vescica a cellule uroteliali stadio TA (grado 2 o 3) o T1 (grado 1, 2 o 3). OncoTICE è consigliato esclusivamente nei tumori papillari allo stadio TA grado 1, quando si suppone che vi sia un alto rischio di ripresa del tumore.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
OncoTICE (ceppo TICE del BCG) è sensibile alla maggior parte degli antibiotici ed in particolare a medicinali anti-tubercolari usati abitualmente, quali streptomicina, acido para-amino-salicilico (PAS), isoniazide (INH), rifampicina ed etambutolo. Pertanto l’attività anti-tumorale di OncoTICE può essere influenzata da una concomitante terapia con antibiotici. Se il paziente è in trattamento con un antibiotico, si raccomanda di posticipare l’instillazione endovescicale dopo la conclusione del trattamento con antibiotici (vedere anche paragrafo 4.3). Medicinali immunosoppressori e/o medicinali che deprimono il midollo osseo e/o radiazioni possono interferire sull’evoluzione della risposta immune e, di conseguenza, sull’efficacia antitumorale; essi pertanto non devono essere usati in combinazione con OncoTICE.
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Un flaconcino da 2 mL di polvere contiene 2-8 x 108 Unità Formanti Colonie (UFC) di Bacillo di Calmette-Guerin (BCG), ceppo TICE. Dopo ricostituzione con 50 mL di soluzione salina, la sospensione contiene 0,4-1,6 x 107 UFC/mL. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
• Ipersensibilità al BCG o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. • Infezioni delle vie urinarie. In questi casi la terapia con OncoTICE deve essere interrotta fino a quando la coltura batterica urinaria non diventa negativa e la terapia con antibiotici e/o antisettici urinari è terminata. • Grave ematuria; in questi casi la terapia con OncoTICE deve essere interrotta o posticipata fin quando l’ematuria non sia stata trattata con successo o risolta. • Evidenza clinica di infezione attiva da tubercolosi. La tubercolosi attiva deve essere esclusa nei pazienti che sono positivi al test di Mantoux (PPD) prima di iniziare il trattamento con OncoTICE (vedere anche paragrafo 4.4). • Trattamento con medicinali anti-tubercolari quali streptomicina, acido para-amino-salicilico (PAS), isoniazide (INH), rifampicina ed etambutolo. • Risposta immunitaria diminuita, indipendentemente dal fatto che questa compromissione sia congenita o causata da malattia, farmaci o altra terapia. • Positività sierologica all’HIV. • Gravidanza e allattamento.
Posologia
Posologia. Il contenuto di un flaconcino di OncoTICE, ricostituito e diluito, deve essere instillato nella vescica. • Trattamento di induzione. Un’instillazione settimanale di OncoTICE durante le prime 6 settimane. Quando è usato come terapia coadiuvante dopo TUR del carcinoma delle cellule superficiali uroteliali della vescica (vedere paragrafo 4.1), il trattamento con OncoTICE deve essere iniziato tra il Giorno 10 e il Giorno 15 dopo TUR. Il trattamento non deve essere iniziato fino a quando le lesioni della mucosa conseguenti alla TUR non sono guarite. • Trattamento di mantenimento. Il trattamento di mantenimento è indicato in tutti i pazienti e consiste in instillazioni settimanali di OncoTICE per tre settimane consecutive al terzo, sesto e dodicesimo mese dopo l’inizio del trattamento. La necessità di un trattamento di mantenimento ogni 6 mesi oltre il primo anno di terapia deve essere valutata sulla base della classificazione del tumore e della risposta clinica. Modo di somministrazione. La ricostituzione, la preparazione e la somministrazione della sospensione di OncoTICE per instillazione devono essere eseguite in condizioni asettiche. - Inserire un catetere nella vescica attraverso l’uretra, e consentirne il completo svuotamento. - La sospensione da 50 mL di OncoTICE viene instillata nella vescica attraverso il catetere, per gravità (cioè attraverso un flusso naturale privo di forza o pressione aggiunta).- Dopo l’instillazione, rimuovere il catetere. La sospensione di OncoTICE instillata deve essere trattenuta nella vescica per un periodo di 2 ore. Durante questo periodo, assicurarsi che la sospensione di OncoTICE instillata stia sufficientemente a contatto con tutta la mucosa della vescica. Pertanto il paziente non deve essere immobilizzato; nel caso in cui il paziente sia costretto a letto, girarlo da supino a disteso sul ventre, e viceversa, ogni 15 minuti. Dopo che la sospensione di OncoTICE è stata trattenuta in vescica per 2 ore, il paziente deve svuotare la vescica della sospensione instillata, in posizione seduta. Dopo il trattamento, il paziente deve svuotare la vescica in posizione seduta nelle sei ore successive, versando 2 tazze di ipoclorito di sodio per uso domestico nel water, prima di far scorrere l’acqua. Lasciare a contatto ipoclorito di sodio e urine per 15 minuti prima di far scorrere l’acqua. NOTA: il paziente non deve ingerire alcun liquido durante un periodo che inizia 4 ore prima dell’instillazione, fino a che la vescica non viene svuotata (cioè 2 ore dopo l’instillazione). Per la preparazione della sospensione di OncoTICE vedere paragrafo 6.6.
Avvertenze e precauzioni
Prima della prima instillazione di OncoTICE, si deve eseguire un test alla tubercolina (test di Mantoux). Nel caso in cui questo test sia positivo, l’instillazione endovescicale di OncoTICE è controindicata solo se vi è un’ulteriore evidenza clinica di un’infezione tubercolotica attiva. La cateterizzazione traumatica o altre lesioni dell’uretra o della mucosa vescicale possono dar luogo ad un’infezione sistemica da BCG. In tali pazienti si deve ritardare la somministrazione di OncoTICE fino a che non sia guarito il danno alla mucosa (vedere paragrafo 4.8). In pazienti a rischio per infezione HIV, si raccomanda di eseguire uno screening appropriato prima di iniziare la terapia. Dopo ogni trattamento endovescicale i pazienti devono essere controllati, per la presenza di sintomi di infezione da BCG sistemica e segni di tossicità. OncoTICE è ad esclusivo uso endovescicale e non deve essere somministrato per via endovenosa, sottocutanea o intramuscolare. Nel rispetto del partner, si raccomanda di astenersi dall’avere rapporti sessuali nella prima settimana dopo l’instillazione di OncoTICE, o di usare il profilattico. L’uso di OncoTICE può sensibilizzare i pazienti alla tubercolina, con positivizzazione alla PPD. Lo spargimento della sospensione di OncoTICE può causare contaminazione con Tice BCG. Qualora si fosse dispersa della sospensione OncoTICE, questa deve essere pulita coprendola per almeno 10 minuti con asciugamani di carta imbevuti con disinfettanti tubercolicidi. Smaltire tutto il materiale di pulizia come rifiuto speciale. Un’accidentale esposizione a OncoTice potrebbe verificarsi per auto-inoculazione, per contatto dermico attraverso ferite aperte o per inalazione o ingestione della sospensione di OncoTICE. Il contatto con OncoTice non dovrebbe produrre significative reazioni in soggetti sani. Tuttavia, in caso di sospetta, accidentale auto-inoculazione, si consiglia di effettuare un test di Mantoux (PPD) dopo l’incidente e 6 settimane più tardi per valutare una conversione del test stesso.
Interazioni
OncoTICE (ceppo TICE del BCG) è sensibile alla maggior parte degli antibiotici ed in particolare a medicinali anti-tubercolari usati abitualmente, quali streptomicina, acido para-amino-salicilico (PAS), isoniazide (INH), rifampicina ed etambutolo. Pertanto l’attività anti-tumorale di OncoTICE può essere influenzata da una concomitante terapia con antibiotici. Se il paziente è in trattamento con un antibiotico, si raccomanda di posticipare l’instillazione endovescicale dopo la conclusione del trattamento con antibiotici (vedere anche paragrafo 4.3). Medicinali immunosoppressori e/o medicinali che deprimono il midollo osseo e/o radiazioni possono interferire sull’evoluzione della risposta immune e, di conseguenza, sull’efficacia antitumorale; essi pertanto non devono essere usati in combinazione con OncoTICE.
Effetti indesiderati
La tossicità e gli effetti collaterali di OncoTICE sembrano essere direttamente correlati al numero complessivo di UFC di BCG somministrate con le varie instillazioni. Circa il 90% dei pazienti manifesta sintomi irritativi locali a carico della vescica. Molto frequentemente sono state riportate pollachiuria e disuria. La cistite e le reazioni infiammatorie tipiche (granuloma) che si verificano nella mucosa della vescica in seguito ad instillazioni di BCG, e che provocano questi sintomi, possono costituire una parte essenziale dell’attività antitumorale del BCG. Nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono entro 2 giorni dopo l’instillazione e la cistite non richiede trattamento. Durante il trattamento di mantenimento con BCG, i sintomi di cistite possono essere più pronunciati e duraturi. In questi casi, quando è presente una sintomatologia grave, possono essere somministrati isoniazide (300 mg/die) e analgesici, fino alla scomparsa dei sintomi. Sono stati comunemente osservati anche malessere, rialzo termico lieve-medio e/o sintomi similinfluenzali (febbre, brividi, malessere e mialgia) che possono accompagnare le tossicità localizzate e irritative, che spesso riflettono le reazioni di ipersensibilità e che possono essere trattate in modo sintomatico. Questi sintomi compaiono in genere entro 4 ore dopo l’instillazione e durano per 2448 ore. La febbre superiore ai 39°C si risolve generalmente entro 24-48 ore quando trattata con antipiretici (preferibilmente con paracetamolo) e liquidi. Spesso, tuttavia, non è possibile distinguere queste semplici reazioni febbrili da un’incipiente infezione sistemica da BCG e in tal caso può essere indicato il trattamento anti-tubercolare. Una febbre oltre i 39°C che non si risolve nel giro di 12 ore nonostante la terapia antipiretica, deve essere considerata un’infezione sistemica da BCG, che richiede conferma diagnostica clinica ed adeguato trattamento. I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati durante la sorveglianza post-marketing e classificati in base alla loro frequenza in: molto comune (>1/10); comune (>1/100, <1/10); non comune (>1/1.000, <1/100); raro (>1/10.000,<1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Frequenza | Classe MEDdra | Termini preferiti |
Molto comune | Patologie renali e urinarie | Cistite, disuria, pollachiuria, ematuria |
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione | Sintomi simil-influenzali, febbre, malessere, stanchezza | |
Comune | Infezioni ed infestazioni | Infezione delle vie urinarie |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Anemia | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Polmonite | |
Patologie gastrointestinali | Dolore addominale, nausea, vomito, diarrea | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Artralgia, artrite, mialgia | |
Patologie renali e urinarie | Incontinenza urinaria, urgenza della minzione, esame delle urine anormale | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Brividi | |
Non comune | Infezioni ed infestazioni | Infezione da bacillo di Calmette-Guerin disseminata, infezioni tubercolari¹ |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Pancitopenia, trombocitopenia | |
Patologie epatobiliari | Epatite | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Irritazioni, eruzioni e esantemi NCA¹ | |
Patologie renali e urinarie | Restringimento vescicale, piuria, ritenzione di urina, ostruzione dell’uretere | |
Esami diagnostici | Enzimi epatici aumentati | |
Raro | Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Tosse |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Epididimite | |
Molto raro | Infezioni ed infestazioni | Faringite, orchite, sindrome di Reiter, Lupus vulgaris |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Linfoadenopatia | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Anoressia | |
Disturbi psichiatrici | Stato confusionale | |
Patologie del sistema nervoso | Capogiro, disestesia³, iperestesia³, parestesia, sonnolenza, cefalea, ipertonia, nevralgia³ | |
Patologie dell’occhio | Congiuntivite | |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Vertigine³ | |
Patologie vascolari | Ipotensione | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Bronchite, dispnea, rinite | |
Patologie gastrointestinali | Dispepsia³, flatulenza³ | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Alopecia, iperidrosi | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Dolore dorsale | |
Patologie renali e urinarie | Insufficienza renale acuta | |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Balanopostite, prostatite, fastidio vulvovaginale³ | |
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione | Dolore toracico, edema periferico, granuloma² | |
Esami diagnostici | Antigene prostatico-specifico aumentato, peso diminuito | |
Non nota | Patologie dell’occhio | Endoftalmite infettiva |
Patologie vascolari | Vasculite3,4 |
Gravidanza e allattamento
L’instillazione di OncoTICE per il trattamento del carcinoma della vescica è controindicata durante la gravidanza e l’allattamento (vedere paragrafo 4.3).
Conservazione
Conservare in frigorifero (2°C - 8°C). Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Dal punto di vista microbiologico, a meno che il metodo di apertura/ricostituzione/diluizione del prodotto escluda il rischio di una contaminazione microbica, il prodotto deve essere usato immediatamente. Se questo non è possibile, le condizioni ed i tempi di conservazione sono sotto la responsabilità del medico.