ATC: M03AC11 | Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO |
Presenza Glutine:
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Classe 1: C | Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE |
Presenza Lattosio:
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Nimbex è indicato per l’uso nelle procedure chirurgiche e di altro tipo negli adulti e nei bambini dall’età di un mese. Nimbex inoltre è indicato per l’utilizzo negli adulti che richiedano terapia intensiva. Nimbex può essere usato in associazione all’anestesia generale o alla sedazione nell’Unità di Terapia Intensiva (UTI), per rilasciare la muscolatura scheletrica e facilitare l’intubazione tracheale e la ventilazione meccanica.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Molti farmaci, inclusi i seguenti, hanno dimostrato di influenzare l’entità e/o la durata dell’effetto dei bloccanti neuromuscolari non-depolarizzanti: Effetto aumentato: anestetici come l’enflurano, l’isoflurano e l’alotano (vedere paragrafo 4.2), la ketamina e altri bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti o altri farmaci come gli antibiotici (inclusi gli aminoglicosidi, le polimixine, la spectinomicina, le tetracicline, la lincomicina e la clindamicina), farmaci antiaritmici (inclusi il propranololo, i calcio-antagonisti, la lidocaina, la procainamide, la chinidina), diuretici (inclusi furosemide e forse tiazidi, mannitolo e acetazolamide), sali di magnesio e di litio, bloccanti gangliari (trimetafano, esametonio). Raramente certi farmaci possono aggravare o rendere manifesta una miastenia grave latente o indurre una sindrome miastenica; un aumento della sensibilità ai bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti può essere conseguente a tale sviluppo. Tali farmaci comprendono diversi antibiotici, beta-bloccanti (propranololo, oxprenololo), farmaci antiaritmici (procainamide, chinidina), farmaci antireumatici (clorochina, D-penicillamina), trimetafano, clorpromazina, steroidi, fenitoina e litio. La somministrazione di suxametonio per prolungare gli effetti dei bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti può determinare un blocco complesso e prolungato che può essere difficile da antagonizzare con gli anticolinesterasici. Riduzione dell’effetto: Un effetto ridotto è stato osservato nei pazienti in terapia cronica con fenitoina o carbamazepina. Il trattamento con farmaci anticolinesterasici, comunemente utilizzati nel trattamento della malattia di Alzheimer, come ad esempio il donepezil, può accorciare la durata e ridurre l’entità del blocco neuromuscolare con cisatracurio. Nessun effetto: La somministrazione precedente di suxametonio non ha effetti sulla durata del blocco neuromuscolare conseguente a dosi in bolo di Nimbex o sulla velocità di infusione necessaria.
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Cisatracurio 2 mg pari a cisatracurio besilato 2,68 mg per 1 ml Una fiala da 2,5 ml contiene 5 mg di cisatracurio Una fiala da 5 ml contiene 10 mg di cisatracurio Una fiala da 10 ml contiene 20 mg di cisatracurio Una fiala da 25 ml contiene 50 mg di cisatracurio Cisatracurio 5 mg pari a cisatracurio besilato 6,70 mg per 1 ml Un flacone da 30 ml contiene 150 mg di cisatracurio Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
Nimbex è controindicato in pazienti con nota ipersensibilità al cisatracurio, all’atracurio o all’acido benzensolfonico.
Posologia
Nimbex deve essere somministrato solo con la supervisione di anestesisti o di clinici che hanno familiarità con l’uso e l’attività degli agenti bloccanti neuromuscolari. Devono essere disponibili apparecchiature per l’intubazione tracheale, per il mantenimento della ventilazione dei polmoni e per l’adeguata ossigenazione arteriosa. Nimbex non deve essere mescolato nella stessa siringa o somministrato simultaneamente attraverso lo stesso ago con un’emulsione iniettabile di propofol o con soluzioni alcaline come il tiopentone sodico (vedere paragrafo 6.2). Nimbex non contiene conservanti antimicrobici ed è destinato all’uso in un singolo paziente. Monitoraggio In comune con gli altri bloccanti neuromuscolari, si raccomanda il monitoraggio della funzione neuromuscolare durante l’uso di Nimbex, al fine di valutare in ciascun paziente la dose necessaria per un blocco neuromuscolare adeguato. Sommistrazione per iniezione (bolo e.v.) Dosaggio negli adulti Intubazione tracheale La dose raccomandata di Nimbex per l’intubazione tracheale negli adulti è di 0,15 mg/kg di peso corporeo. Questa dose determina condizioni buone/eccellenti per l’intubazione tracheale 120 secondi dopo somministrazione di Nimbex a seguito dell’induzione dell’anestesia con propofol. Dosi più alte accorciano i tempi di induzione del blocco neuromuscolare. La tabella 1 riassume i dati medi di farmacodinamica seguenti alla somministrazione di Nimbex, alle dosi di 0,1-0,4 mg/kg di peso corporeo in pazienti adulti sani durante l’anestesia oppioide (tiopentone/fentanil/midazolam) o con propofol. Tabella 1: dati medi di farmacodinamica a seguito di un intervallo di dosi di cisatracurio
Dose iniziale di Nimbex mg/kg (peso corporeo) | Tipo di anestesia | Tempo (minuti) per la riduzione del 90% di T1* | Tempo (minuti) alla massima riduzione del T1* | Tempo (minuti) per il recupero spontaneo del 25% di T1* |
0,1 | oppioide | 3,4 | 4,8 | 45 |
0,15 | propofol | 2,6 | 3,5 | 55 |
0,2 | oppioide | 2,4 | 2,9 | 65 |
0,4 | oppioide | 1,5 | 1,9 | 91 |
Dose iniziale di Nimbex mg/kg (peso corporeo) | Tipo di anestesia | Tempo (minuti) per la riduzione del 90% di T1 | Tempo (minuti) alla massima riduzione del T1 | Tempo (minuti) per il recupero spontaneo del 25% di T1 |
0,15 | alotano | 1,4 | 2,0 | 52 |
0,15 | oppioide | 1,4 | 1,9 | 47 |
Dose iniziale di Nimbex mg/kg (peso corporeo) | Tipo di anestesia | Tempo (minuti) per la riduzione del 90% di T1 | Tempo (minuti) alla massima riduzione del T1 | Tempo (minuti) per il recupero spontaneo del 25% di T1 |
0,15 | alotano | 2,3 | 3,0 | 43 |
0,15 | oppioide | 2,6 | 3,6 | 38 |
Dose iniziale di Nimbex mg/kg (peso corporeo) | Tipo di anestesia | Tempo (minuti) per la riduzione del 90% di T1 | Tempo (minuti) alla massima riduzione del T1 | Tempo (minuti) per il recupero spontaneo del 25% di T1 |
0,08 | alotano | 1,7 | 2,5 | 31 |
0,1 | oppioide | 1,7 | 2,8 | 28 |
Peso del paziente (kg) | Dose (g/kg/min) 1,0 1,5 2,0 3,0 | Velocità di infusione | |||
20 | 0,6 | 0,9 | 1,2 | 1,8 | ml/ora |
70 | 2,1 | 3,2 | 4,2 | 6,3 | ml/ora |
100 | 3,0 | 4,5 | 6,0 | 9,0 | ml/ora |
Peso del paziente (kg) | Dose (g/kg/min) 1,0 1,5 2,0 3,0 | Velocità di infusione | |||
70 | 0,8 | 1,2 | 1,7 | 2,5 | ml/ora |
100 | 1,2 | 1,8 | 2,4 | 3,6 | ml/ora |
Avvertenze e precauzioni
Informazioni specifiche sul prodotto Il cisatracurio paralizza i muscoli respiratori così come gli altri muscoli scheletrici, ma non ha nessuno effetto sulla coscienza o sulla soglia del dolore. Nimbex, pertanto, deve essere somministrato soltanto da, o sotto la supervisione di anestesisti o altri medici che abbiano familiarità con l’uso e l’azione dei bloccanti neuromuscolari. Devono essere disponibili una strumentazione adeguata per l’intubazione endotracheale, la ventilazione polmonare ed idonea ossigenazione arteriosa. Si deve usare cautela quando si somministra Nimbex a pazienti che hanno presentato ipersensibilità ad altri bloccanti neuromuscolari poiché è stato riportato un elevato tasso di sensibilità crociata (maggiore del 50%) tra bloccanti neuromuscolari (vedere paragrafo 4.3). Il cisatracurio non ha significative proprietà di blocco gangliare e vagale. Pertanto Nimbex non ha effetti significativi sulla frequenza cardiaca e non contrasta la bradicardia prodotta da molti agenti anestetici o da stimolazione vagale durante l’intervento chirurgico. Pazienti con miastenia grave ed altre malattie neuromuscolari presentano un aumento della sensibilità ai bloccanti neuromuscolari non-depolarizzanti. Una dose iniziale non superiore a 0,02 mg/kg di Nimbex è raccomandata in questi pazienti. Gravi alterazioni dell’equilibrio acido-base e/o idro-elettrolitico possono aumentare o ridurre la sensibilità dei pazienti ai bloccanti neuromuscolari. Non ci sono informazioni sull’utilizzo di Nimbex in neonati di età inferiore ad un mese poiché esso non è stato studiato in questa popolazione di pazienti. Il cisatracurio non è stato studiato in pazienti con storia di ipertermia maligna. Studi nel maiale predisposto all’ipertermia maligna indicano che il cisatracurio non provoca tale sindrome. Non sono stati effettuati studi con il cisatracurio in pazienti sottoposti ad interventi chirurgici con ipotermia indotta (da 25° a 28°C). Come con altri bloccanti neuromuscolari la velocità di infusione richiesta per mantenere un adeguato miorilassamento in queste condizioni potrebbe essere significativamente ridotta. Il cisatracurio non è stato studiato in pazienti con ustioni; comunque, come con altri bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti, la possibilità di un incremento delle dosi richieste e di una riduzione della durata di azione deve essere considerata quando il cisatracurio è somministrato a questi pazienti. Nimbex è una soluzione ipotonica e non deve essere usato nello stesso set infusionale di una trasfusione ematica. Pazienti ricoverati in Unità di Terapia Intensiva (UTI): Quando somministrata a dosi elevate in animali da laboratorio, la laudanosina, un metabolita del cisatracurio e dell’atracurio, è stata associata con ipotensione transitoria, e in alcune specie, con effetti eccitatori cerebrali. Nelle specie animali più sensibili, tali effetti si verificavano a concentrazioni plasmatiche di laudanosina simili a quelle che sono state osservate in alcuni pazienti ricoverati in UTI a seguito di infusione prolungata di atracurio. In accordo con le previste dosi infusionali ridotte di cisatracurio, le concentrazioni di laudanosina nel plasma sono approssimativamente pari ad un terzo di quelle presenti dopo infusione di atracurio. Si sono manifestati rari casi di crisi convulsive in pazienti ricoverati nelle Unità di Terapia Intensiva a seguito di somministrazione di atracurio ed altri agenti. Tali pazienti presentavano di solito una o più condizioni patologiche predisponenti a crisi convulsive (per esempio trauma cranico, encefalopatia ipossica, edema cerebrale, encefalite virale, uremia). Una relazione causale con la laudanosina non è stata stabilita.
Interazioni
Molti farmaci, inclusi i seguenti, hanno dimostrato di influenzare l’entità e/o la durata dell’effetto dei bloccanti neuromuscolari non-depolarizzanti: Effetto aumentato: anestetici come l’enflurano, l’isoflurano e l’alotano (vedere paragrafo 4.2), la ketamina e altri bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti o altri farmaci come gli antibiotici (inclusi gli aminoglicosidi, le polimixine, la spectinomicina, le tetracicline, la lincomicina e la clindamicina), farmaci antiaritmici (inclusi il propranololo, i calcio-antagonisti, la lidocaina, la procainamide, la chinidina), diuretici (inclusi furosemide e forse tiazidi, mannitolo e acetazolamide), sali di magnesio e di litio, bloccanti gangliari (trimetafano, esametonio). Raramente certi farmaci possono aggravare o rendere manifesta una miastenia grave latente o indurre una sindrome miastenica; un aumento della sensibilità ai bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti può essere conseguente a tale sviluppo. Tali farmaci comprendono diversi antibiotici, beta-bloccanti (propranololo, oxprenololo), farmaci antiaritmici (procainamide, chinidina), farmaci antireumatici (clorochina, D-penicillamina), trimetafano, clorpromazina, steroidi, fenitoina e litio. La somministrazione di suxametonio per prolungare gli effetti dei bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti può determinare un blocco complesso e prolungato che può essere difficile da antagonizzare con gli anticolinesterasici. Riduzione dell’effetto: Un effetto ridotto è stato osservato nei pazienti in terapia cronica con fenitoina o carbamazepina. Il trattamento con farmaci anticolinesterasici, comunemente utilizzati nel trattamento della malattia di Alzheimer, come ad esempio il donepezil, può accorciare la durata e ridurre l’entità del blocco neuromuscolare con cisatracurio. Nessun effetto: La somministrazione precedente di suxametonio non ha effetti sulla durata del blocco neuromuscolare conseguente a dosi in bolo di Nimbex o sulla velocità di infusione necessaria.
Effetti indesiderati
Allo scopo di determinare la frequenza da molto comune a non comune degli eventi avversi, sono stati utilizzati dati provenienti da risultati di sintesi degli studi clinici. La seguente convenzione è stata usata per la classificazione degli eventi avversi in termini di frequenza: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1000 a <1/100), raro (da ≥1/10000 a <1/1000), molto raro (<1/10000).
Dati provenienti da studi clinici | |
Patologie cardiache | |
Comune | Bradicardia |
Patologie vascolari | |
Comune | Ipotensione |
Non comune | Arrossamenti cutanei |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Non comune | Broncospasmo |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Non comune | Rash |
Dati post-marketing | |
Disturbi del sistema immunitario | |
Molto raro | Reazione anafilattica |
Sono state osservate reazioni anafilattiche di diverso livello di gravità dopo la somministrazione di agenti bloccanti neuromuscolari. Molto raramente, si sono riscontrate reazioni anafilattiche gravi in pazienti a cui è stato somministrato Nimbex contemporaneamente a uno o più agenti anestetici. |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |
Molto raro | Miopatia, debolezza muscolare |
Sono stati riportati alcuni casi di debolezza muscolare e/o miopatia in seguito all’uso prolungato di miorilassanti in pazienti gravi ricoverati in UTI. La maggior parte dei pazienti venivano contemporaneamente trattati con corticosteroidi. Questi eventi sono stati riportati raramente in associazione con Nimbex e non è stato stabilito un nesso causale. |
Gravidanza e allattamento
Gravidanza Non vi sono dati adeguati riguardanti l’uso di Nimbex in gravidanza. Gli studi su animali sono insufficienti per evidenziare gli effetti sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrionale/fetale, e/o sul parto e/o sullo sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto. Nimbex non deve essere somministrato a donne in gravidanza. Allattamento Non ci sono informazioni riguardanti l’escrezione del cisatracurio o dei suoi metaboliti nel latte materno umano. Fertilità Non sono stati condotti studi sulla fertilità.
Conservazione
Conservare in frigorifero (2°C - 8°C). Non congelare. Conservare nel contenitore originale per proteggere il medicinale dalla luce Per le condizioni di conservazione del prodotto diluito vedere paragrafo 6.3