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MICTONORM28CPR RIV 15MG

APOGEPHA ARZNEIMITTEL GmbH

Principio attivo: PROPIVERINA CLORIDRATO

€31,30
prezzo indicativo
ATC: G04BD06 Descrizione tipo ricetta:
RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
Presenza Glutine:
Classe 1: C Forma farmaceutica:
COMPRESSE RIVESTITE
Presenza Lattosio:

Trattamento sintomatico dell’incontinenza urinaria e/o dell’aumentata frequenza e urgenza urinaria, che può presentarsi nei pazienti con sindrome della vescica iperattiva o con iperattività detrusoriale neurogena (iperreflessia detrusoriale) dovuta a lesioni del midollo spinale, ad es. paraplegia da sezione trasversa.

Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:

– E’ stato osservato un aumento degli effetti della propiverina in seguito alla somministrazione contemporanea con antidepressivi triciclici (ad es. imipramina), tranquillanti (ad es. benzodiazepine), anticolinergici (se somministrati per via sistemica), amantadina, neurolettici (ad es. fenotiazine) e agonisti beta–adrenergici (beta–simpaticomimetici). – Una diminuzione degli effetti è stata riscontrata a seguito di concomitante uso di farmaci colinergici. – In pazienti trattati con isoniazide la propiverina riduce la pressione sanguigna. – L’attività di procinetici quali la metoclopramide può essere invece diminuita. – Sono possibili interazioni farmacocinetiche con altri farmaci metabolizzati dal citocromo P450 3A4 (CYP 3A4). Tuttavia, non ci si aspetta un aumento molto pronunciato della concentrazione di tali farmaci, in quanto gli effetti della propiverina sono modesti in confronto con i classici inibitori enzimatici (ad es. ketoconazolo o succo di pompelmo). La propiverina può essere considerata un inibitore debole del CYP 3A4. Non sono ancora stati condotti studi di farmacocinetica con pazienti che ricevono contemporaneamente inibitori potenti del CYP 3A4, quali gli antimicotici azolici (ad es. ketoconazolo, itraconazolo) o gli antibiotici macrolidi (ad es. eritromicina, claritromicina). – Pazienti sottoposti a trattamento concomitante con farmaci che sono potenti inibitori del CYP 3A4 in associazione con il metimazolo: Nei pazienti sottoposti a trattamento con potenti inibitori della monossigenasi contenente flavina (FMO), come il metimazolo, in combinazione con potenti inibitori del CYP 3A4/5, il trattamento deve iniziare con una dose di 15 mg/die. La dose può essere successivamente aumentata fino ad una dose maggiore. Tuttavia, deve essere usata cautela e i medici devono monitorare questi pazienti attentamente per gli effetti indesiderati (vedere paragrafi 4.2, 5.2).

Scheda tecnica (RCP) Composizione:

Ciascuna compressa rivestita contiene 15 mg di propiverina cloridrato (equivalenti a 13,64 mg di propiverina). Eccipienti con effetti noti: lattosio monoidrato (63 mg), glucosio monoidrato (0,6 mg), saccarosio (49 mg) e rosso cocciniglia A (0,15 mg). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Il farmaco è controindicato nei pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1, e nei pazienti affetti da uno dei seguenti disturbi: – ostruzione intestinale – significativa ostruzione al deflusso vescicale con rischio di ritenzione urinaria – miastenia grave – atonia intestinale – colite ulcerosa grave – megacolon tossico – glaucoma ad angolo chiuso non controllato – compromissione epatica moderata o grave – tachiaritmie.

Posologia

Compresse rivestite per uso orale. Le dosi giornaliere raccomandate sono: Adulti: la dose standard consigliata corrisponde ad una compressa rivestita (= 15 mg di propiverina cloridrato) due volte al giorno, e può essere aumentata a tre volte al giorno. Alcuni pazienti possono rispondere già ad un dosaggio di 15 mg al giorno. Per il trattamento dell’iperattività detrusoriale neurogena, si consiglia una dose pari ad una compressa rivestita tre volte al giorno. La dose massima giornaliera raccomandata è di 45 mg. Anziani: generalmente non è previsto un regime posologico specifico per gli anziani (vedere paragrafo 5.2). Popolazione pediatrica: a causa della mancanza di dati Mictonorm non deve essere usato nei bambini. È necessario usare prudenza e il medico deve monitorare attentamente i pazienti per eventuali effetti indesiderati nelle seguenti condizioni (vedere paragrafi 4.4, 4.5, 5.2). Uso nei pazienti con compromissione renale Nei pazienti con compromissione della funzionalità renale lieve o moderata non è richiesta alcuna modifica della dose; tuttavia, tali pazienti devono essere trattati con cautela. Nei pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min), la dose massima giornaliera è di 30 mg. Uso nei pazienti con compromissione epatica Nei pazienti con compromissione epatica lieve non è necessario modificare la dose: si deve, tuttavia, procedere con il trattamento usando cautela. Non sono stati effettuati studi sull’uso della propiverina in pazienti con compromissione epatica moderata o grave. Il suo uso non è pertanto raccomandato in questi pazienti. Pazienti sottoposti a trattamento contemporaneo con farmaci che sono potenti inibitori del CYP 3A4 in associazione con il metimazolo Nei pazienti sottoposti a trattamento con potenti inibitori della monossigenasi contenente flavina (FMO), come il metimazolo, in combinazione con potenti inibitori del CYP 3A4/5, il trattamento deve iniziare con una dose di 15 mg/die. La dose può essere successivamente aumentata ad una dose maggiore. Tuttavia, è necessario usare prudenza ed il medico deve monitorare attentamente questi pazienti per eventuali effetti indesiderati (vedere paragrafi 4.5, 5.2). Un pasto ricco di grassi aumenta la biodisponibilità della propiverina. Pertanto, la propiverina deve essere somministrata prima dell’assunzione di cibo, soprattutto nei pazienti con compromissione renale o epatica (vedere paragrafo 5.2). Questo medicinale contiene 0,61 mg di glucosio. Pertanto, una dose giornaliera di 2 compresse rivestite fornisce 1,22 mg di glucosio.

Avvertenze e precauzioni

Il farmaco deve essere usato con cautela nei pazienti affetti da: – neuropatia autonomica – compromissione renale (vedere paragrafo 4.2) – compromissione epatica (vedere paragrafo 4.2) In seguito alla somministrazione di questo farmaco, i sintomi delle malattie seguenti possono essere esacerbati: – insufficienza cardiaca congestizia grave (NYHA IV) – ingrossamento della prostata – ernia iatale con esofagite da reflusso – aritmia cardiaca – tachicardia La propiverina, come altri anticolinergici, induce midriasi. Pertanto, nei soggetti predisposti, con angolo stretto della camera anteriore, il rischio di indurre glaucoma acuto ad angolo chiuso può essere aumentato. Per i farmaci appartenenti a questa classe, inclusa la propiverina, sono stati riportati casi di induzione o aggravamento di glaucoma acuto ad angolo chiuso. Prima di iniziare il trattamento, devono essere escluse pollachiuria e nicturia dovute a malattie renali o ad insufficienza cardiaca congestizia, così come le malattie organiche della vescica (ad es. infezioni del tratto urinario, tumori maligni). Questo medicinale contiene lattosio monoidrato, glucosio monoidrato, saccarosio e rosso cocciniglia A (E124, lacca). Lattosio monoidrato: pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale. Glucosio monoidrato: pazienti affetti da rari problemi di malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale. Saccarosio: pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio–galattosio o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale. Il colorante rosso cocciniglia A (E124 lacca): Il rosso cocciniglia A (E124 lacca) può causare reazioni allergiche.

Interazioni

– E’ stato osservato un aumento degli effetti della propiverina in seguito alla somministrazione contemporanea con antidepressivi triciclici (ad es. imipramina), tranquillanti (ad es. benzodiazepine), anticolinergici (se somministrati per via sistemica), amantadina, neurolettici (ad es. fenotiazine) e agonisti beta–adrenergici (beta–simpaticomimetici). – Una diminuzione degli effetti è stata riscontrata a seguito di concomitante uso di farmaci colinergici. – In pazienti trattati con isoniazide la propiverina riduce la pressione sanguigna. – L’attività di procinetici quali la metoclopramide può essere invece diminuita. – Sono possibili interazioni farmacocinetiche con altri farmaci metabolizzati dal citocromo P450 3A4 (CYP 3A4). Tuttavia, non ci si aspetta un aumento molto pronunciato della concentrazione di tali farmaci, in quanto gli effetti della propiverina sono modesti in confronto con i classici inibitori enzimatici (ad es. ketoconazolo o succo di pompelmo). La propiverina può essere considerata un inibitore debole del CYP 3A4. Non sono ancora stati condotti studi di farmacocinetica con pazienti che ricevono contemporaneamente inibitori potenti del CYP 3A4, quali gli antimicotici azolici (ad es. ketoconazolo, itraconazolo) o gli antibiotici macrolidi (ad es. eritromicina, claritromicina). – Pazienti sottoposti a trattamento concomitante con farmaci che sono potenti inibitori del CYP 3A4 in associazione con il metimazolo: Nei pazienti sottoposti a trattamento con potenti inibitori della monossigenasi contenente flavina (FMO), come il metimazolo, in combinazione con potenti inibitori del CYP 3A4/5, il trattamento deve iniziare con una dose di 15 mg/die. La dose può essere successivamente aumentata fino ad una dose maggiore. Tuttavia, deve essere usata cautela e i medici devono monitorare questi pazienti attentamente per gli effetti indesiderati (vedere paragrafi 4.2, 5.2).

Effetti indesiderati

Nell’ambito della classificazione per sistemi e organi, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di frequenza in base alla seguente convenzione: Molto comune (≥1/10) Comune (≥1/100, <1/10) Non comune (≥1/1.000, <1/100) Raro (≥1/10.000, <1/1.000) Molto raro (<1/10.000) Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Tutti gli effetti indesiderati sono transitori e regrediscono in seguito alla riduzione della dose o al termine della terapia, entro un massimo di 1 – 4 giorni. Disturbi del sistema immunitario Raro: ipersensibilità Disturbi psichiatrici Molto raro: irrequietezza, confusione Non noto: allucinazioni Patologie del sistema nervoso Comune: cefalea Non comune: tremore, capogiro, disgeusia Non nota: disturbo della parola Patologie dell’occhio Comune: disturbo dell’accomodazione, compromissione della visione Patologie cardiache Raro: tachicardia Molto raro: palpitazioni Patologie vascolari Non comune: riduzione della pressione arteriosa con sonnolenza, vampate Patologie gastrointestinali Molto comune: bocca secca Comune: stipsi, dolore addominale, dispepsia Non comune: nausea/vomito Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune: prurito Raro: eruzione cutanea Patologie renali e urinarie Non comune: ritenzione urinaria, sintomi a livello vescicale e uretrale Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune: affaticamento In caso di trattamento prolungato devono essere monitorati gli enzimi epatici, perché, raramente, è possibile la comparsa di un’alterazione reversibile di tali enzimi. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni–reazioni–avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza I dati relativi all’uso di propiverina in donne in gravidanza non esistono. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). La propiverina non è raccomandata durante la gravidanza. Allattamento Non è noto se la propiverina o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Dati farmacodinamici/tossicologici disponibili in animali hanno mostrato l’escrezione di propiverina o dei suoi metaboliti nel latte. Il rischio per i neonati o i lattanti non può essere escluso. Si deve decidere se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con propiverina tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Fertilità Non ci sono dati disponibili nell’uomo riguardanti gli effetti della propiverina sulla fertilità. Studi sugli animali non evidenziano effetti nocivi diretti o indiretti sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Farmaci

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PRINCIPIO ATTIVO: PROPIVERINA CLORIDRATO

PREZZO INDICATIVO:31,30 €

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MICTONORM28CPS 30MG RM

PRINCIPIO ATTIVO: PROPIVERINA CLORIDRATO

PREZZO INDICATIVO:60,90 €

GMM FARMA Srl

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PRINCIPIO ATTIVO: PROPIVERINA CLORIDRATO

PREZZO INDICATIVO:60,85 €