ATC: A04AA02 | Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO |
Presenza Glutine:
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Classe 1: H | Forma farmaceutica: SOLUZIONE PER INFUSIONE CONC |
Presenza Lattosio:
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Granisetron B. Braun è indicato per la prevenzione o per il trattamento di nausea e vomito indotti da chemioterapia o radioterapia in adulti e bambini di età pari o superiore ai 2 anni.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Non sono stati condotti studi di interazione clinica. Il granisetron è metabolizzato principalmente dagli enzimi CYP3A e non provoca induzione o inibizione di altri enzimi CYP. In vitro, è stato possibile dimostrare che il metabolismo del granisetron è inibito dal ketoconazolo, un potente inibitore di CYP3A. La somministrazione concomitante di granisetron e ketoconazolo a livello sistemico, pertanto, può incrementare l’emivita di eliminazione del granisetron. Nei soggetti umani, l’induzione di enzimi epatici con il fenobarbital ha determinato un incremento della clearance plasmatica totale del granisetron circa del 25%. La rilevanza clinica di questo cambiamento non è conosciuta. Le iniezioni di granisetron sono state somministrate con sicurezza in pazienti trattati con benzodiazepine, neurolettici e farmaci antiulcera e sono comunemente prescritte in concomitanza a trattamenti antiemetici. Le iniezioni di granisetron non hanno evidenziato apparente interazione farmacologica con chemioterapie antitumorali emetogene. Non sono stati condotti studi di interazione sui pazienti anestetizzati, ma le iniezioni di granisetron sono state somministrate con sicurezza in concomitanza con gli anestetici e gli agenti analgesici comunemente usati.
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
1 ml di concentrato per soluzione iniettabile o per infusione contiene 1,12 mg di granisetron cloridrato, corrispondente a 1 mg di granisetron 3 ml di concentrato per soluzione iniettabile o per infusione contiene 3,36 mg granisetron cloridrato, corrispondente a 3 mg di granisetron Eccipienti: Fino a 4,5 mg di sodio per 1 ml di soluzione. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.
Controindicazioni
Ipersensibilità al granisetron, a sostanze correlate (per esempio, ondansetron) o a uno qualsiasi degli eccipienti di Granisetron B. Braun (vedere il paragrafo 6.1).
Posologia
Granisetron B. Braun può essere somministrato solo per via endovenosa. Adulti la dose può essere somministrata come un bolo endovenoso nell’arco di non meno di 30 secondi, diluito con un liquido compatibile per infusione. Il contenuto di una fiala da 1 ml può essere diluito a un volume di 5 ml; il contenuto di una fiala da 3 ml può essere diluito a un volume di 15 ml. Granisetron B. Braun può anche essere diluito in 20 - 50 ml di un liquido per infusione e poi somministrato nell’arco di cinque minuti. Per ulteriori istruzioni relative alla preparazione, vedere il paragrafo 6.6. Prevenzione La dose consigliata di Granisetron B. Braun è di 1 mg o di 3 mg in base al potenziale emetogenico della chemioterapia o radioterapia. Negli studi clinici, per la maggioranza dei pazienti è stata necessaria solo una dose singola di Granisetron B. Braun per controllare nausea e vomito nell’arco di 24 ore. Nell’ambito di studi clinici i pazienti hanno ricevuto una dose giornaliera per un periodo fino a cinque giorni consecutivi in un ciclo di trattamento. Si raccomanda di somministrare la dose non più di 30 minuti prima dell’inizio della terapia citostatica. La somministrazione profilattica di Granisetron B. Braun deve essere completata prima dell’inizio della terapia citostatica. Trattamento La medesima dose di granisetron somministrata a scopo di prevenzione dovrà essere usata per il trattamento. Le dosi aggiuntive devono essere somministrate a distanza di almeno 10 minuti l’una dall’altra. Dose massima giornaliera In un periodo di 24 ore possono essere somministrate fino a tre dosi da 3 mg di Granisetron B. Braun. La dose massima di Granisetron B. Braun da somministrare nell’arco di 24 ore non deve essere superiore ai 9 mg. Impiego concomitante di corticosteroidi L’efficacia del granisetron può essere incrementata con l’aggiunta di desametasone (8-20 mg) o metilprednisolone (250mg). Bambini di età pari o superiore ai 2 anni Prevenzione Un’unica dose di Granisetron B. Braun di 20-40 mcg/kg per peso corporeo (fino a 3 mg) deve essere somministrata per infusione endovenosa, diluita in 10 ml - 30 ml in un liquido compatibile per infusione e somministrata nell’arco di 5 minuti. Per ulteriori istruzioni relative alla preparazione, vedere il paragrafo 6.6. La somministrazione deve essere completata prima dell’inizio della terapia citostatica. Trattamento La medesima dose di granisetron somministrata a scopo di prevenzione dovrà essere usata per il trattamento. Una dose aggiuntiva di 40 mcg/kg (fino a 3 mg) può essere somministrata nell’arco delle 24 ore in un’unica dose o in due dosi. Questa dose aggiuntiva deve essere somministrata a distanza di almeno 10 minuti dall’altra. Non sono stati condotti studi sufficienti sui pazienti pediatrici di età inferiore a 2 anni. Pertanto, Granisetron B. Braun non deve essere usato in bambini di età inferiore a 2 anni. Pazienti anziani Non vi sono indicazioni particolari per i pazienti anziani. Pazienti con insufficienza renale o epatica Non vi sono indicazioni particolari per i pazienti con insufficienza renale o epatica.
Avvertenze e precauzioni
Il granisetron può ridurre la motilità intestinale. I pazienti che mostrano sintomi di ostruzione intestinale subacuta dopo la somministrazione di Granisetron B. Braun devono essere tenuti sotto stretto controllo. Non sono richieste precauzioni particolari per i pazienti anziani o con insufficienza renale e/o epatica. Anche se fino ad oggi non sono stati osservati segni di una aumentata incidenza di eventi avversi in pazienti con insufficienza epatica, deve essere usata una certa cautela nella somministrazione del granisetron a questa categoria di pazienti, a causa delle caratteristiche cinetiche del medicinale. Antagonisti 5-HT3 come il granisetron possono essere associati con aritmie o anomalie del ECG. Questo potenzialmente può avere rilevanza clinica in pazienti con aritmie pre-esistenti o disturbi cardiaci della conduzione o in pazienti che sono trattati con agenti antiaritmici o beta-bloccanti. Questo farmaco contiene fino a 4,5 mg di sodio per 1 ml di soluzione. Ciò deve essere tenuto in considerazione per i pazienti che seguono una dieta ad apporto di sodio controllato.
Interazioni
Non sono stati condotti studi di interazione clinica. Il granisetron è metabolizzato principalmente dagli enzimi CYP3A e non provoca induzione o inibizione di altri enzimi CYP. In vitro, è stato possibile dimostrare che il metabolismo del granisetron è inibito dal ketoconazolo, un potente inibitore di CYP3A. La somministrazione concomitante di granisetron e ketoconazolo a livello sistemico, pertanto, può incrementare l’emivita di eliminazione del granisetron. Nei soggetti umani, l’induzione di enzimi epatici con il fenobarbital ha determinato un incremento della clearance plasmatica totale del granisetron circa del 25%. La rilevanza clinica di questo cambiamento non è conosciuta. Le iniezioni di granisetron sono state somministrate con sicurezza in pazienti trattati con benzodiazepine, neurolettici e farmaci antiulcera e sono comunemente prescritte in concomitanza a trattamenti antiemetici. Le iniezioni di granisetron non hanno evidenziato apparente interazione farmacologica con chemioterapie antitumorali emetogene. Non sono stati condotti studi di interazione sui pazienti anestetizzati, ma le iniezioni di granisetron sono state somministrate con sicurezza in concomitanza con gli anestetici e gli agenti analgesici comunemente usati.
Effetti indesiderati
L’effetto avverso più frequente è la cefalea che ricorre nel 14% dei pazienti. Altri effetti indesiderati comuni associati alla somministrazione di granisetron includono reazioni da ipersensibilità (per esempio anafilassi), stipsi, diarrea, astenia e sonnolenza. L’incidenza degli effetti indesiderati è classificata in base alle seguenti categorie:
Molto comuni | ≥1/10 |
Comuni | ≥1/100, <1/10 |
Non comuni | ≥1/1000, <1/100 |
Rari | ≥/10.000, <1/1000 |
Molto rari | < 1/10.000, non noti (non possono essere valutati in base ai dati disponibili) |
Patologie cardiache | Rari: aritmie come bradicardia sinusale, fibrillazione atriale, diversi gradi di blocco AV, ectopia ventricolare (inclusa tachicardia non sostenuta), anomalie rilevate all’ECG |
Patologie del sistema nervoso | Molto comuni: cefalea |
Comuni: sonnolenza, agitazione, ansia, insonnia, alterazione del senso del gusto | |
Rari: distonia e discinesia sono stati riportati con medicinali della classe dei 5-HT3 antagonisti | |
Patologie dell’occhio | Non comuni: anomalie visive |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Comuni: capogiri |
Patologie gastrointestinali | Comuni: diarrea, stipsi, anoressia |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comuni: eruzioni cutanee |
Patologie vascolari | Comuni: ipertensione |
Rari: ipotensione | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comuni: febbre, astenia |
Rari: irritazioni locali nel sito di applicazione dopo somministrazione endovenosa ripetuta | |
Disturbi del sistema immunitario | Rari: reazioni di ipersensibilità, a volte gravi (per esempio anafilassi, mancanza di respiro, ipotensione, orticaria); |
Molto rare: edema (incluso edema facciale) | |
Patologie epatobilari | Rari: funzione epatica anormale, elevati livelli di transaminasi |
Gravidanza e allattamento
Gravidanza Mentre gli studi condotti sugli animali non hanno dimostrato effetti teratogenici, non c’è esperienza dell’uso di Granisetron B. Braun nella gravidanza umana. Quindi, Granisetron B. Braun non deve essere somministrato a donne in gravidanza se non per ragioni cliniche impellenti. Allattamento Non ci sono dati sulla secrezione di Granisetron B. Braun nel latte materno. L’allattamento deve quindi essere interrotto durante la terapia.
Conservazione
Non conservare a temperature superiori a 25°C. Non congelare. Conservare le fiale nell’astuccio esterno per proteggerle dalla luce. Per la conservazione del prodotto medicinale diluito, vedere il paragrafo 6.3.