ATC: N01BA04 | Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO |
Presenza Glutine:
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Classe 1: C | Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE |
Presenza Lattosio:
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Anestesia spinale negli adulti quando la procedura chirurgica programmata non superi la durata di 40 minuti.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
L’uso concomitante di farmaci vasopressori (ad es. nel trattamento dell’ipotensione connessa a blocchi in ostetricia) e farmaci ossitocici derivati dall’ergotamina, può causare un’ipertensione gravee persistente o ictus. Il metabolita della cloroprocaina, l’acido para–amminobenzoico, inibisce l’azione delle sulfonamidi. Pertanto la cloroprocaina non dovrebbe essere utilizzata nei casi in cui sia prevista la somministrazione di farmaci solfonamidici. Non sono stati condotti studi sulle interazioni tra cloroprocaina e antiaritmici di classe III (es. amiodarone), ma anche in questo caso bisogna adoperare cautela (vedere anche paragrafo 4.4).L’associazione di vari anestetici locali induce effetti additivi a carico del sistema cardiovascolare e del SNC.
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
1 ml di soluzione iniettabile contiene 10 mg di cloroprocaina cloridrato 1 fiala da 5 ml di soluzione iniettabile contiene 50 mg di cloroprocaina cloridrato Eccipiente con effetti noti: 2.8 mg di sodio per 1 ml di soluzione Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
– ipersensibilità al principio attivo, a medicinali con il gruppo estere dell’acido para–ammino benzoico (PABA), ad altri anestetici locali del gruppo estere o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. – devono essere prese in considerazione le controindicazioni generali e specifiche per l’anestesia spinale, indipendentemente dall’anestetico locale utilizzato (ad es. insufficienza cardiaca scompensata, shock ipovolemico..). – anestesia regionale endovenosa (l’anestetico viene introdotto nell’arto e trattenuto nell’area desiderata tramite un apposito laccio emostatico pneumatico). – gravi problemi di conduzione cardiaca. – anemia severa. È anche necessario considerare le controindicazoni generali e specifiche per la tecnica di anestesia spinale = anesthesia intratecale
Posologia
Posologia La posologia va stabilita su base individuale, secondo le caratteristiche del caso specifico. Nel determinare la dose, bisogna prendere in considerazione le condizioni fisiche del paziente e la somministrazione concomitante di altri medicinali. La durata d’azione è dose–dipendente. Le indicazioni relative alle dosi raccomandate sono valide negli adulti di altezza e peso medi (circa 70 kg) per ottenere un blocco efficace con una singola somministrazione. L’entità e la durata d’azione sono molto variabili individualmente. L’esperienza dell’anestesista e la conoscenza delle condizioni generali del paziente sono essenziali per stabilire la dose. Per la posologia, si applicano le seguenti linee guida: Posologia negli adulti
Estensione del blocco sensitivo richiesto T10 | ml | mg | Durata di azione media (minuti) |
4 | 40 | 80 | |
5 | 50 | 100 |
Avvertenze e precauzioni
L’anestesia spinale va somministrata solo da personale medico specialistico, dotato delle necessarie conoscenze ed esperienze nel campo dell’anestesia spinale. Il medico preposto è responsabile delle misure prese per prevenire un’iniezione intravascolare e deve avere completa esperienza nella medicina d’urgenza e in rianimazione per essere pronto a prevenire e trattare gli effetti collaterali e le complicazioni della procedura. Inoltre, il medico deve saper riconoscere e trattare gli effetti indesiderati, la tossicità sistemica e altre complicanze. Se compaiono segnali di tossicità sistemica acuta o di blocco spinale totale, l’iniezione dell’anestetico locale va immediatamente interrotta (vedere paragrafo 4.9). Alcuni pazienti richiedono un’attenzione speciale per ridurre il rischio di gravi effetti indesiderati, anche quando l’anestesia locoregionale costituisce la scelta ideale per l’intervento chirurgico: – Pazienti con blocco cardiaco completo o parziale, poiché gli anestetici locali possono sopprimere la conduzione miocardica. – Pazienti con scompenso cardiaco di grado elevato. – Pazienti con compromissione avanzata del fegato o dei reni. – Pazienti anziani e pazienti con compromesse condizioni generali. – Pazienti trattati con agenti antiaritmici di classe III (es. amiodarone). Questi pazienti devono essere sottoposti a un’attenta osservazione ed a monitoraggio ECG, poiché gli effetti cardiaci potrebbero sommarsi (vedere paragrafo 4.5).– Nei pazienti con porfiria acuta, Decelex va somministrato solo in presenza di un’indicazione imperativa per il suo impiego, poiché Decelex può potenzialmente precipitare una porfiria. In tutti i pazienti con porfiria vanno prese appropriate precauzioni. – Nei pazienti con disturbi epatici gravi, la cloroprocaina deve essere usata con cautela perché, essendo un anestetico locale del gruppo estere, viene idrolizzata dalle colinesterasi plasmatiche prodotte dal fegato. – Pazienti con deficienza congenita di colinesterasi plasmatiche. La presenza di un accesso venoso sicuro deve essere garantita. L’ipotensione e la bradicardia sono effetti collaterali ben conosciuti di tutti gli anestetici locali. Nei pazienti a rischio elevato, si raccomanda di migliorare le loro condizioni generali prima dell’intervento. Un effetto indesiderato raro, ma grave, dell’anestesia spinale è il blocco spinale alto o totale, con conseguente depressione cardiovascolare e respiratoria. La depressione cardiovascolare viene indotta da un blocco esteso del sistema nervoso simpatico, che può causare ipotensione severa e bradicardia, fino all’arresto cardiaco. La depressione respiratoria viene indotta dal blocco della muscolatura respiratoria e del diaframma. Il rischio di blocco spinale alto o totale è aumentato particolarmente nei pazienti anziani: di conseguenza, è consigliabile ridurre la dose dell’anestetico. Particolarmente nei pazienti anziani,può verificarsi un’inattesa caduta della pressione arteriosa. come complicanza dell’anestesia spinale Raramente, dopo anestesia spinale può comparire un danno neurologico, che si manifesta con parestesie, perdita di sensibilità, debolezza muscolare,paralisi, sindrome della cauda equina e danni neurologici permanenti. Occasionalmente, questi sintomi persistono. Non esiste evidenza di un effetto negativo dell’anestesia spinale su disordini neurologici quali sclerosi multipla, emiplegia, paraplegia o disordini neuromuscolari. Ciò nonostante, essa va somministrata con cautela. Prima del trattamento, si raccomanda di effettuare un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose (dose massima uguale a 5 ml di Decelex), cioè è praticamente "privo di sodio".
Interazioni
L’uso concomitante di farmaci vasopressori (ad es. nel trattamento dell’ipotensione connessa a blocchi in ostetricia) e farmaci ossitocici derivati dall’ergotamina, può causare un’ipertensione gravee persistente o ictus. Il metabolita della cloroprocaina, l’acido para–amminobenzoico, inibisce l’azione delle sulfonamidi. Pertanto la cloroprocaina non dovrebbe essere utilizzata nei casi in cui sia prevista la somministrazione di farmaci solfonamidici. Non sono stati condotti studi sulle interazioni tra cloroprocaina e antiaritmici di classe III (es. amiodarone), ma anche in questo caso bisogna adoperare cautela (vedere anche paragrafo 4.4).L’associazione di vari anestetici locali induce effetti additivi a carico del sistema cardiovascolare e del SNC.
Effetti indesiderati
I possibili effetti indesiderati dovuti all’uso di Decelex sono in genere simili agli effetti indesiderati di altri anestetici locali appartenenti alla categoria degli esteri, usati in anestesia spinale. Gli effetti indesiderati indotti dal medicinale sono difficili da differenziare dagli effetti fisiologici del blocco nervoso (es. riduzione della pressione arteriosa, bradicardia, ritenzione urinaria temporanea), dagli effetti diretti (es. ematoma spinale) o dagli effetti indiretti (es. meningite) dell’iniezione o dagli effetti dovuti alla perdita di liquido cerebrospinale (es. cefalea post–spinale). La frequenza di comparsa degli effetti indesiderati viene classificata come segue: molto comune(≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1000, <1/100), raro (≥1/10000, <1/1000), molto raro (<1/10000), non noto (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Disturbi del sistema immunitario Raro: Reazioni allergiche causate da sensibilità all’anestetico locale, caratterizzate da sintomi come orticaria, prurito, eritema, edema angioneurotico con possibile ostruzione delle vie aeree (compreso edema laringeo), tachicardia, starnuti, nausea, vomito, vertigini, sincope, eccessiva sudorazione, temperatura elevata, ed eventualmente, sintomatologia di tipo anafilattico (compresa ipertensione severa). Patologie del sistema nervoso: Comune: Ansia, agitazione, parestesie, vertigini Non comune: Segni e sintomi di tossicità del Sistema Nervoso Centrale (mal di schiena, mal di testa, tremori eventualmente seguiti da convulsioni,convulsioni, parestesie circumorali, sensazione di insensibilità della lingua, problemi uditivi, problemi visivi, visione sfuocata, tremori, tinnito, problemi del linguaggio, perdita di coscienza) Raro: Neuropatia, sonnolenza fino a svenimento e arresto respiratorio, blocco spinale di diversa entità (anche blocco spinale totale), abbassamento della pressione arteriosa dovuto al blocco spinale, incontinenza urinaria e fecale, perdita della sensibilità perineale e della funzionali sessuale, aracnoidite, persistente deficit motorio, sensoriale e/o autonomo (controllo degli sfinteri) di alcuni segmenti basso spinali con lento recupero (alcuni mesi), sindrome da cauda equina e lesioni neurologiche permanenti. Patologie dell’occhio Raro: Diplopia Patologie cardiache Raro: Aritmia, depressione del miocardio, arresto cardiaco (il rischio è aumentato con dosi elevate o con iniezione intravascolare involontaria). Patologie vascolari Molto comuni: Ipotensione Non comuni: Bradicardia, ipertensione, ipotensione causata da elevate dosi Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Raro: Depressione respiratoria Patologie gastrointestinali Molto comuni: Nausea Comuni: Vomito
Gravidanza e allattamento
Gravidanza Gli studi negli animali sono inadeguati rispetto ai possibili effetti in gravidanza e nel sviluppo del feto (vedere anche paragrafo 5.3). Decelex non deve essere somministrato durante la gravidanza e in donne in età fertile senza uso di contraccezione. Allattamento Non è noto se la cloroprocaina o suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Fertilità Non sono stati effettuati studi sulla fertilità
Conservazione
Non refrigerare o congelare. Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Conservare nella confezione originale, per proteggere il medicinale dalla luce.