ATC: D10AF01 | Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI |
Presenza Glutine:
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Classe 1: C | Forma farmaceutica: SOLUZIONE CUTANEA |
Presenza Lattosio:
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Trattamento dell’acne vulgaris.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
È stata riportata un’azione sinergica con il metronidazolo nei confronti del Bacteroides fragilis. L’associazione con gentamicina può determinare occasionalmente un sinergismo e mai un antagonismo. È stata dimostrata una reattività crociata fra clindamicina e lincomicina. La clindamicina per via sistemica ha proprietà di bloccante neuromuscolare e può potenziare l’effetto di blocco neuromuscolare dei farmaci specifici per questa azione (per esempio: etere, tubocurarina, pancuronio); pertanto deve essere utilizzato con cautela nei pazienti che utilizzano questi medicinali.
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
DALACIN T 1% soluzione cutanea 100 ml contengono: clindamicina fosfato 1,188 g (equivalenti a 1 g di clindamicina base). Eccipienti con effetti noti: glicole propilenico. DALACIN T 1% emulsione cutanea 100 g contengono: clindamicina fosfato 1,188 g (equivalenti a 1 g di clindamicina base). Eccipienti con effetti noti: metile para-idrossibenzoato e alcool cetostearilico. DALACIN T 1% gel 100 g di gel contengono: clindamicina fosfato 1,188 g (equivalenti a 1 g di clindamicina base). Eccipienti con effetti noti: metile para-idrossibenzoato e glicole propilenico. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
La clindamicina è controindicata nei soggetti che abbiano manifestato in precedenza ipersensibilità al principio attivo, alla lincomicina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. La clindamicina è controindicata nei soggetti che abbiano manifestato in precedenza colite legata all’uso di antibiotici.
Posologia
Applicare uno strato sottile di prodotto due volte al giorno sull’area interessata. Non è necessario massaggiare la cute. Sciacquare le mani dopo ogni applicazione.
Avvertenze e precauzioni
Evitare il contatto con gli occhi. La somministrazione orale e parenterale di clindamicina, come la maggior parte degli altri antibiotici, è stata associata a diarrea grave e a colite pseudomembranosa (vedere paragrafo 4.8). Dopo applicazione topica di clindamicina, l’assorbimento dell’antibiotico avviene attraverso la superficie cutanea; il prodotto viene assorbito in quantità minima per via sistemica. Raramente sono state riportate diarrea e colite in seguito all’utilizzo di clindamicina per via topica. Pertanto, il medico deve essere avvertito della possibile comparsa di diarrea o colite associati all’utilizzo dell’antibiotico. In caso di diarrea consistente o prolungata nel tempo il medicinale deve essere interrotto e devono essere utilizzate appropriate procedure diagnostiche ed una corretta terapia. Possono presentarsi diarrea, colite e colite pseudomembranosa fino ad alcune settimane dopo l’interruzione della terapia orale e parenterale con clindamicina. L’uso, specie se prolungato, dei prodotti per uso topico può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso interrompere il trattamento e consultare il medico per istituire un’idonea terapia. DALACIN T soluzione cutanea contiene una base alcoolica che può causare, in caso di contatto, bruciore ed irritazione oculare, delle mucose e della cute abrasa. Nel caso di contatto accidentale con parti sensibili, quali occhi, mucose, pelle abrasa, lavare con abbondante acqua fresca. Il prodotto ha un gusto sgradevole e pertanto occorre fare attenzione quando lo si applica intorno alla bocca. Nella primissima infanzia il prodotto va somministrato solo nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico. Informazioni importanti su alcuni eccipienti Dalacin soluzione cutanea e Dalacin gel contengono glicole propilenico che può causare irritazione cutanea. Dalacin emulsione cutanea e Dalacin gel contengono metile para-idrossibenzoato che può causare reazioni allergiche (anche ritardate). Dalacin emulsione cutanea contiene anche alcool cetostearilico che può causare reazioni cutanee locali (ad es. dermatiti da contatto).
Interazioni
È stata riportata un’azione sinergica con il metronidazolo nei confronti del Bacteroides fragilis. L’associazione con gentamicina può determinare occasionalmente un sinergismo e mai un antagonismo. È stata dimostrata una reattività crociata fra clindamicina e lincomicina. La clindamicina per via sistemica ha proprietà di bloccante neuromuscolare e può potenziare l’effetto di blocco neuromuscolare dei farmaci specifici per questa azione (per esempio: etere, tubocurarina, pancuronio); pertanto deve essere utilizzato con cautela nei pazienti che utilizzano questi medicinali.
Effetti indesiderati
La seguente tabella presenta le reazioni avverse individuate attraverso gli studi clinici e la sorveglianza post marketing, ordinate in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza. Le reazioni avverse individuate attraverso l’esperienza post-marketing sono riportate in corsivo. I gruppi di frequenza sono definiti in base alla seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ogni gruppo di frequenza gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine decrescente di gravità. Clindamicina gel
Classificazione per sistemi e organi | Molto comune ≥ 1/10 | Comune ≥ 1/100, < 1/10 | Non comune ≥ 1/1.000, < 1/100 | Raro ≥ 1/10.000, < 1/1.000 | Molto raro < 1/10.000 | Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) |
Infezioni ed infestazioni | Follicolite | |||||
Patologie dell’occhio | Dolore oculare | |||||
Patologie gastrointestinali | Patologia gastrointestinal e | Dolore addominale, colite pseudo-membranosa (vedere paragrafo 4.4) | ||||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Irritazione cutanea, seborrea, cute secca | Orticaria | Dermatite da contatto |
Classificazione per sistemi e organi | Molto comune ≥ 1/10 | Comune ≥ 1/100, < 1/10 | Non comune ≥ 1/1.000, <1/100 | Raro ≥ 1/10.000, <1/1.000 | Molto raro < 1/10.000 | Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) |
Infezioni ed infestazioni | Follicolite | |||||
Patologie dell’occhio | Dolore oculare | |||||
Patologie gastrointestinali | Patologia gastrointestinale | Dolore addominale, colite pseudo-membranosa (vedere paragrafo 4.4) | ||||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Cute secca, irritazione cutanea,orticaria | Seborrea | Dermatite da contatto |
Classificazione per sistemi e organi | Molto comune ≥ 1/10 | Comune ≥ 1/100, < 1/10 | Non comune ≥ 1/1.000, < 1/100 | Raro ≥ 1/10.000, < 1/1.000 | Molto raro < 1/10.000 | Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) |
Infezioni ed infestazioni | Follicolite | |||||
Patologie dell’occhio | Dolore oculare | |||||
Patologie gastrointestinali | Dolore addominale, patologia gastrointestinale, colite pseudo-membranosa (vedere paragrafo 4.4) | |||||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Irritazione cutanea, orticaria, cute secca | Seborrea | Dermatite da contatto |
Gravidanza e allattamento
Gravidanza Gli studi sulla tossicità riproduttiva condotti su ratti e conigli a seguito di somministrazione per via orale e sottocutanea non hanno mostrato segni di compromissione della fertilità o di danni al feto causati dalla clindamicina, se non a dosi tali da indurre tossicità nella madre. Non sempre gli studi sulla riproduzione negli animali sono predittivi della risposta nella specie umana. Negli studi clinici su donne in gravidanza, la somministrazione sistemica di clindamicina nel secondo e nel terzo trimestre non è risultata associata a un aumento della frequenza delle anomalie congenite. Nel primo trimestre di gravidanza la clindamicina deve essere utilizzata solo se strettamente necessaria. Non esistono studi adeguati e ben controllati su donne nel primo trimestre di gravidanza. Allattamento Non è noto se la clindamicina dopo l’applicazione topica venga escreta nel latte materno. Tuttavia, la clindamicina somministrata per via orale e parenterale è stata rinvenuta nel latte materno. A causa dei potenziali effetti indesiderati nei lattanti, deve essere presa in considerazione l’interruzione dell’allattamento o l’interruzione del medicinale, in funzione dell’importanza del medicinale per la madre. Come regola generale è consigliabile evitare la concomitanza tra allattamento e terapia, dal momento che molti farmaci vengono escreti nel latte materno. Fertilità Gli studi sulla fertilità nei ratti trattati con clindamicina per via orale non hanno mostrato effetti sulla fertilità o sulla capacità riproduttiva.
Conservazione
Gel e Soluzione cutanea: non conservare a temperatura superiore ai 25°C