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CEFIXIMA EG5CPR DISPERS 400MG

EG SpA

Principio attivo: CEFIXIMA TRIIDRATA

€9,66
prezzo indicativo
ATC: J01DD08 Descrizione tipo ricetta:
RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
Presenza Glutine:
Classe 1: A Forma farmaceutica:
COMPRESSE DISPERSIBILI
Presenza Lattosio:

Cefixima è indicato nel trattamento delle seguenti infezioni sostenute da microorganismi sensibili (vedere paragrafo 5.1): Riacutizzazioni della bronchite cronica; Polmonite acquisita in comunità; Infezioni non complicate della basse vie urinarie; Pielonefrite non complicata. Nel trattamento di: Otite media; Sinusite; Faringite. L’uso di Cefixima deve essere riservato alle infezioni di cui è noto o si sospetta che il microrganismo responsabile sia resistente ad altri agenti antibatterici comuni o quando l’insuccesso del trattamento possa causare un rischio significativo. Si devono tenere in considerazione le Linee–guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.

Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:

La somministrazione concomitante di sostanze potenzialmente nefrotossiche (come antibiotici glicosamidici, colistina, polimixina e viomicina) e diuretici ad azione intensa (ad es. acido etacrinico o furosemide) induce un aumento del rischio di compromissione della funzionalità renale (vedere paragrafo 4.4). La nifedipina, un calcio–antagonista, può aumentare la biodisponibilità della cefixima fino al 70%. Come con altre cefalosporine, in pochi pazienti sono stati notati aumenti del tempo di protrombina. Bisogna pertanto usare cautela nei pazienti in terapia anticoagulante. La somministrazione di cefixima può ridurre l’efficacia dei contraccettivi orali. Pertanto si raccomanda di adottare misure contraccettive non–ormonali supplementari. Influenza sui test diagnostici di laboratorio False reazioni positive per la presenza di glucosio nelle urine possono verificarsi con soluzioni di Benedict o di Fehling o con compresse di solfato di rame, ma non con test basati su reazioni enzimatiche con la glucosio–ossidasi.

Scheda tecnica (RCP) Composizione:

Ogni compressa dispersibile contiene 447,63 mg di cefixima triidrata, equivalente a 400 mg di cefixima (anidra). Questo medicinale contiene il colorante giallo tramonto (E 110) che può causare reazioni allergiche. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità alla cefixima, ad altri antibiotici della classe delle cefalosporine o ad uno qualsiasi degli eccipienti.Precedenti reazioni da ipersensibilità immediate e/o gravi alla penicillina o ad uno qualsiasi degli antibiotici beta–lattamici.

Posologia

Adulti: La dose raccomandata negli adulti è di 400 mg/die assunti in un’unica somministrazione (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). La durata abituale del trattamento è di 7 giorni. Se necessario può essere continuato fino a 14 giorni. Pazienti anziani: I pazienti anziani possono essere trattati con la stessa dose degli adulti. Nella compromissione renale grave si deve valutare la funzionalità renale ed adeguare la dose (vedere paragrafo 4.4). Adolescenti ≥12 anni di età: Gli adolescenti ≥12 anni possono ricevere la stessa dose raccomandata negli adulti. Bambini: I bambini che necessitano di cefixima vengono solitamente trattati con la sospensione orale. Bambini da 6 mesi a 11 anni di età: Nei bambini da 6 mesi ad 11 anni si raccomanda di somministrare cefixima in forma di sospensione orale. Il dosaggio raccomandato nei bambini è di 8 mg/kg/die, somministrato come dose singola o suddiviso in due dosi. Bambini minori di 6 mesi di età: La sicurezza e l’efficacia di cefixima non sono stati valutati in bambini minori di 6 mesi di età. Insufficienza renale: Cefixima può essere somministrata in presenza di compromissione della funzionalità renale. La dose e lo schema normali di trattamento possono essere usati in pazienti con clearance della creatinina ≥20 ml/minuto. Nei pazienti con clearance della creatinina <20 ml/minuto, si raccomanda di non superare una dose di 200 mg una volta al giorno. La dose e lo schema nei pazienti in dialisi peritoneale cronica ambulatoriale o in emodialisi, deve seguire le stesse raccomandazioni dei pazienti con clearance della creatinina <20 ml/minuto. I dati relativi all’uso in bambini ed adolescenti con insufficienza renale, sono insufficienti. Pertanto l’uso della cefixima non è raccomandato in questi gruppi di pazienti. Modo di somministrazione: Per uso orale. La compressa dispersibile di cefixima 400 mg può essere dissolta in poca acqua (e quindi bevuta) oppure può essere ingoiata tal quale. L’assunzione di cefixima compresse dispersibili, previa dissoluzione in acqua, è particolarmente adatta nei pazienti con difficoltà funzionali od organiche di deglutizione.

Avvertenze e precauzioni

Reazioni cutanee gravi: In alcuni pazienti in trattamento con cefixima sono state segnalate gravi reazioni avverse cutanee come la necrolisi epidermica tossica e la sindrome di Stevens–Johnson. Se si verificano gravi reazioni avverse cutanee, il trattamento con cefixima deve essere interrotto e deve essere istituita una terapia appropriata e/o messe in atto misure idonee. Ipersensibilità: Prima di iniziare il trattamento con cefixima bisogna raccogliere un’anamnesi accurata onde evidenziare eventuali reazioni precedenti di ipersensibilità nei confronti di cefalosporine, penicilline o altri farmaci. Cefixima deve essere somministrata con cautela in pazienti che hanno mostrato ipersensibilità ad altri medicinali. Le cefalosporine devono essere somministrate con cautela in pazienti sensibili alle penicilline, poiché vi è qualche evidenza di allergenicità crociata parziale tra penicilline e cefalosporine. Alcuni pazienti hanno mostrato gravi reazioni (inclusa l’anafilassi) ad entrambe le classi di farmaci. Si raccomanda particolare attenzione nei pazienti che hanno sviluppato reazioni allergiche alle penicilline o ad altri antibiotici beta–lattamici, poiché possono verificarsi reazioni crociate (per le controindicazioni relative a reazioni note da ipersensibilità, vedere al paragrafo 4.3). Se si verificano gravi reazioni da ipersensibilità o reazioni anafilattiche dopo la somministrazione di cefixima, l’uso di cefixima deve essere sospeso immediatamente e si devono intraprendere appropriate misure di emergenza. Insufficienza renale: Cefixima deve essere somministrata con cautela in pazienti con clearance della creatinina <20 ml/min (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Non vi sono sufficienti dati relativi all’uso di cefixima in bambini ed adolescenti con insufficienza renale. Pertanto l’uso della cefixima non è raccomandato in questi gruppi di pazienti. La funzionalità renale deve essere monitorata durante la terapia combinata con cefixima ed antibiotici aminoglicosidici, polimixina B, colistina o dosi elevate di diuretici dell’ansa (ad es. furosemide) a causa della possibilità di una compromissione renale addizionale. Questo riguarda in particolare i pazienti che già presentano una funzionalità renale ridotta (vedere paragrafo 4.5). Alterazioni della flora batterica intestinale: Il trattamento con cefixima alla dose raccomandata (400 mg/die), può alterare significativamente la normale flora del colon e portare ad una superinfezione con Clostridium. Gli studi indicano che una tossina prodotta dal Clostridium difficile è la causa principale della diarrea associata agli antibiotici. Nei pazienti che sviluppano una grave diarrea persistente durante o dopo l’uso di cefixima, deve essere tenuto presente il rischio di una colite pseudomembranosa, con rischio per la vita. L’uso di cefixima deve esser sospeso e si devono instaurare appropriate misure di trattamento. Il trattamento della colite pseudomembranosa comprende la sigmoidoscopia, appropriati test batteriologici, somministrazione di supplementi di liquidi, elettroliti e proteine. Se la colite non migliora dopo la sospensione del medicinale, o se i sintomi sono gravi, la vancomicina orale è il farmaco di prima scelta nel trattamento della colite pseudomembranosa associata agli antibiotici, prodotta da C. difficile. Devono esser escluse altre cause di colite. L’uso di medicinali che inibiscono la peristalsi intestinale è controindicato. L’uso prolungato di cefixima può causare la crescita di organismi non sensibili. Il trattamento con cefixima può aumentare temporaneamente la possibilità di avere un’infezione causata da altri patogeni sui quali cefixima non agisce. Per esempio può manifestarsi un’infezione da Candida albicans. Esami di laboratorio: Falsi positivi del test di Coombs sono stati riportati durante il trattamento con cefalosporine, pertanto si deve tenere presente che un test di Coombs positivo può essere dovuto al farmaco. Con l’uso di cefixima sono state occasionalmente rilevate variazioni, peraltro lievi e reversibili, dei parametri legati alla funzionalità epatica, renale e della crasi ematica (trombocitopenia, leucopenia ed eosinofilia). Il medicinale contiene il colorante giallo tramonto (E110), che potrebbe causare reazioni allergiche.

Interazioni

La somministrazione concomitante di sostanze potenzialmente nefrotossiche (come antibiotici glicosamidici, colistina, polimixina e viomicina) e diuretici ad azione intensa (ad es. acido etacrinico o furosemide) induce un aumento del rischio di compromissione della funzionalità renale (vedere paragrafo 4.4). La nifedipina, un calcio–antagonista, può aumentare la biodisponibilità della cefixima fino al 70%. Come con altre cefalosporine, in pochi pazienti sono stati notati aumenti del tempo di protrombina. Bisogna pertanto usare cautela nei pazienti in terapia anticoagulante. La somministrazione di cefixima può ridurre l’efficacia dei contraccettivi orali. Pertanto si raccomanda di adottare misure contraccettive non–ormonali supplementari. Influenza sui test diagnostici di laboratorio False reazioni positive per la presenza di glucosio nelle urine possono verificarsi con soluzioni di Benedict o di Fehling o con compresse di solfato di rame, ma non con test basati su reazioni enzimatiche con la glucosio–ossidasi.

Effetti indesiderati

In questo paragrafo è stata utilizzata la seguente convenzione per la classificazione degli effetti indesiderati in termini di frequenza: comune: ≥1/100 – <1/10; non comune: ≥1/1.000 – <1/100; rara: ≥1/10.000 – <1/1.000; molto rara: <1/10.000; non nota (la frequenza non può essere stimata in base ai dati disponibili).

Classificazione per sistema organo Reazione avversa Frequenza
Infezioni ed infestazioni Superinfezione batterica, superinfezione micotica Rara
Colite da antibiotici Molto rara
Patologie del sistema emolinfopoietico Eosinofilia Rara
Leucopenia, agranulocitosi, pancitopenia, trombocitopenia, anemia emolitica Molto rara
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità Rara
Shock anafilattico, malattia da siero Molto rara
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia Rara
Patologie del sistema nervoso Cefalea Non comune
Vertigini Rara
Iperattività psicomotoria Molto rara
Patologie gastrointestinali Feci molli, diarrea Comune
Dolore addominale, disturbi gastrointestinali, nausea, vomito Non comune
Flatulenza Rara
Patologie epatobiliari Epatite, ittero colestatico Molto rara
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea (eritema, esantema) Non comune
Edema angioneurotico, prurito Rara
Eritema, sindrome di Stevens–Johnson, necrolisi epidermica tossica Molto rara
Patologie renali e urinarie Nefrite interstiziale Molto rara
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Infiammazione delle mucose, piressia Rara
Esami diagnostici Aumento degli enzimi epatici (transaminasi, fosfatasi alcalina) Non comune
Aumento dell’urea ematica Rara
Aumento della creatinina ematica Molto rara

Gravidanza e allattamento

Fertilità: Studi su animali non indicano alcun effetto nocivo rispetto alla fertilità, tuttavia, non sono disponibili dati clinici (vedere paragrafo 5.3). Gravidanza: Non si dispone di dati adeguati sull’uso di cefixima in donne in gravidanza. Studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrio–fetale, parto o sviluppo post–natale (vedere paragrafo 5.3). Cefixima non deve essere usata in donne in gravidanza a meno che ciò non sia considerato essenziale dal medico. Allattamento: Si ignora se la cefixima venga escreta nel latte materno. Studi sugli animali hanno mostrato escrezione di cefixima nel latte. Si deve prendere una decisione se continuare/sospendere l’allattamento o continuare/sospendere la terapia con cefixima, tenendo presente il beneficio dell’allattamento al seno per il bambino ed il beneficio della terapia con cefixima per la madre. Tuttavia fino a quando non sarà disponibile un’ulteriore esperienza clinica, cefixima non dovrebbe essere prescritta a donne che allattano.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 25 °C. Conservare il blister nella confezione esterna.

Farmaci

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