ATC: N01BB01 | Descrizione tipo ricetta: RNR - NON RIPETIBILE (EX S/F) |
Presenza Glutine:
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Classe 1: C | Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE |
Presenza Lattosio:
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Bupicain si può utilizzare in ogni tipo di anestesia periferica: • infiltrazione locale; • blocco endovenoso retrogrado e blocco endoarterioso • tronculare; • loco–regionale; • peridurale sacrale; • blocco simpatico; • spinale sottoaracnoidea. Bupicain è quindi indicato in tutti gli interventi di chirurgia generale, ortopedia, oculistica, otorinolaringoiatria, stomatologia, ostetricia–ginecologia, dermatologia, impiegato sia da solo sia in associazione a narcosi.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Non sono note eventuali interazioni con altri farmaci. Occorre però usare cautela nei soggetti trattati con farmaci IMAO o antidepressivi triciclici (vedere avvertenze speciali).
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Bupicain | 2,5 mg/ml | 5 mg/ml | 10 mg/ml |
1 ml contiene: | |||
– Principi attivi: – | |||
bupivacaina cloridrato | mg 2,5 | mg 5,0 | mg 10,0 |
Controindicazioni
Ipersensibilità verso i componenti o sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico, in particolare verso gli anestetici locali dello stesso gruppo. Gravidanza accertata o presunta. Sono stati riportati casi di arresto cardiaco a seguito dell’uso di bupivacaina per anestesia epidurale in partorienti; nella maggiore parte dei casi ciò è avvenuto all’uso della soluzione allo 0,75%. Pertanto l’uso di bupivacaina allo 0,75% va evitato nell’anestesia peridurale in ostetricia. Tale concentrazione va riservata a quelle procedure chirurgiche in cui siano necessarie un alto grado di rilassamento muscolare e ed un effetto prolungato. Il prodotto è controindicato di massima nei cardiopatici, nelle gravi arteriopatie, negli ipertesi, nei soggetti con manifestazioni ischemiche di qualsiasi tipo o emicrania essenziale, nei neuropatici, negli ipertiroidei. Il prodotto è assolutamente controindicato nel blocco paracervicale e nell’anestesia intravenosa regionale (Bier Block).
Posologia
Bupicain è solitamente usato in dosaggi minimi, variabili secondo le indicazioni, da 2–3 mg a 100–150 mg, come indicato a titolo orientativo nella tabella.
Tipo di anestesia | Concentrazione | Dosaggio | Osservazioni | |
(mg) | ml | mg | ||
Blocco trigemino | 2,5 | 1–5 | 2,5–12,5 | |
5 | 0,5–4 | 2,5–20 | ||
Blocco ascellare | 2,5 | 20–40 | 50–100 | |
5 | 10–30 | 50–150 | ||
Blocco ganglio stellato | 2,5 | 10–20 | 25–50 | |
Blocco intercostale | 2,5 | 4–8 | 10–20 | La dose è per ogni |
5 | 3–5 | 15–25 | spazio intercostale | |
Peridurale | 2,5 | 30–40 | 75–100 | |
5 | 10–20 | 50–100 | ||
Peridurale continua | 2,5 | si inizia con 10 ml poi 3–5–8 ml ogni 4–6 ore, a seconda dei segmenti che si desidera anestetizzare e dell’età del paziente | ||
5 | ||||
Sacrale | 2,5 | 15–40 | 37,5–100 | |
5 | 15–20 | 75–100 | ||
Blocco splancnico | 2,5 | 10–40 | 25–100 | |
Blocco simpatico lombare | 2,5 | 10–40 | 25–100 | |
Blocco e.v. retrogrado | 5 | 15–25 | 75–125 | |
Blocco pelvico | 5 | 20–30 | 100–150 | |
Spinale subaracnoidea | 5 10 | 4 2 | 20 20 |
Avvertenze e precauzioni
Il prodotto deve essere usato con assoluta cautela in soggetti in corso di trattamento con farmaci IMAO o antidepressivi triciclici. E’ necessario avere la disponibilità immediata dell’equipaggiamento, dei farmaci e del personale idonei al trattamento di emergenza, poiché in casi rari sono stati riferiti, a seguito dell’uso di anestetici locali, reazioni gravi, talora ad esito infausto, anche in assenza di ipersensibilità individuale nell’anamnesi. Attenzione: le fiale non contengono eccipienti parasettici, vanno utilizzate per una sola somministrazione. Eventuali rimanenze andranno scartate. La posologia totale deve essere corretta in relazione alle condizioni generali, all’età ed ai dati anamnestici di rilievo del paziente. Il peso specifico di Bupicain 2,5 mg/ml e 5 mg/ml è di 1,006 a 20° C e di 0,997 a 37 °C. Quello di Bupicain 10 mg/ml, iperbarica è, rispettivamente di 1,045 e 1,035. Qualora si pratichino infiltrazioni per anestesia locale in zone sprovviste di possibilità di circolo collaterale (dita, radice del pene, ecc.) è norma cautelativa usare l’anestetico senza vasocostrittore per evitare necrosi ischemica. Prima dell’uso il medico deve accertarsi dello stato delle condizioni circolatorie dei soggetti da trattare. Occorre evitare qualsiasi sovradosaggio di anestetico e non somministrare mai due dosi massime di quest’ultimo senza che sia trascorso un intervallo minimo di 24 ore. E’ necessario, comunque, usare le dosi e le concentrazioni più basse che possano consentire di ottenere l’effetto ricercato. E’ consigliabile usare un’adeguata dose–test possibilmente in associazione con adrenalina, al fine di evitare tempestivamente un’accidentale iniezione endovenosa o intratecale. La soluzione anestetica deve essere iniettata con cautela in piccole dosi dopo 10 secondi circa da una preventiva aspirazione. Specialmente quando si devono infiltrare zone molto vascolarizzate, è consigliabile lasciare trascorrere circa 2 minuti prima di procedere al blocco loco–regionale vero e proprio. Il paziente deve essere mantenuto sotto accurato controllo sospendendo immediatamente la somministrazione al primo segno di allarme (p.e. modificazioni del sensorio).
Interazioni
Non sono note eventuali interazioni con altri farmaci. Occorre però usare cautela nei soggetti trattati con farmaci IMAO o antidepressivi triciclici (vedere avvertenze speciali).
Effetti indesiderati
Si possono avere reazioni tossiche e reazioni allergiche. Fra le prime vengono riferiti fenomeni di stimolazione nervosa centrale con eccitazione, tremori, disorientamento, vertigine, midriasi, aumento del metabolismo e della temperatura corporea e, per dosi molto elevate, trisma e convulsioni; se è interessato il midollo allungato, si ha compartecipazione dei centri cardiovascolare, respiratorio ed emetico con sudorazione, aritmie, ipertensione, tachipnea, broncodilatazione, nausea e vomito. Effetti di tipo periferico possono interessare l’apparato cardiovascolare con bradicardia e vasodilatazione. Le reazioni allergiche si verificano per lo più in soggetti ipersensibili, ma vengono riferiti molti casi con assenza di ipersensibilità individuale all’anamnesi. Le manifestazioni a carattere locale comprendono eruzioni cutanee di tipo vario, orticaria, prurito; quelle a carattere generale broncospasmo, edema laringeo fino al collasso cardiorespiratorio da shock anafilattico.
Gravidanza e allattamento
Non impiegare il farmaco in stato di gravidanza accertato o presunto.
Conservazione
Nessuna.