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MIDELUT28CPR RIV 150MG

Principio attivo: BICALUTAMIDE

€124,00
prezzo indicativo
ATC: L02BB03 Descrizione tipo ricetta:
RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
Presenza Glutine:
Classe 1: A Forma farmaceutica:
COMPRESSE RIVESTITE DIVISIBILI
Presenza Lattosio:

Midelut 150 mg è indicato in monoterapia o come adiuvante alla prostatectomia radicale o alla radioterapia in pazienti affetti da carcinoma della prostata localmente avanzato ad alto rischio di progressione della malattia (vedere paragrafo 5.1).

Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:

Studi in vitro hanno dimostrato che R-bicalutamide è un inibitore del CYP 3A4, con effetti inibitori più lievi sull’attività del CYP 2C9, 2C19 e 2D6. Sebbene gli studi clinici che hanno utilizzato antipirina come marcatore di attività del citocromo P450 (CYP) non abbiano mostrato alcuna evidenza di potenziale interazione con bicalutamide, l’esposizione media al midazolam (AUC) è aumentata fino all’80%, dopo la somministrazione concomitante di bicalutamide per 28 giorni. Per i farmaci con un indice terapeutico stretto, un simile aumento potrebbe essere rilevante. Per questo l’uso concomitante di terfenadina, astemizolo e cisapride è controindicato (vedere paragrafo 4.3) e richiede cautela la somministrazione concomitante di bicalutamide con composti come la ciclosporina e i calcioantagonisti. Per questi farmaci può essere necessario ridurre il dosaggio, soprattutto in presenza di segni di un maggiore effetto farmacologico o di effetti indesiderati. Nel caso della ciclosporina si consiglia un attento monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche e della condizione clinica dopo l’inizio e la fine della terapia con bicalutamide. Porre cautela durante la somministrazione della bicalutamide in pazienti che assumono medicinali che inibiscono i processi di ossidazione nel fegato, es cimetidina e chetoconazolo. In teoria, ne può derivare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di bicalutamide che teoreticamente può indurre un aumento degli effetti indesiderati. Studi in vitro hanno dimostrato che la bicalutamide è in grado di spostare l’anticoagulante cumarinico, warfarin, dai suoi siti di legame con le proteine. Si consiglia quindi un attento monitoraggio del tempo di protrombina quando si inizia la somministrazione di bicalutamide in pazienti già in trattamento con anticoagulanti cumarinici. Poiche’ il trattamento di deprivazione androgenica puo’ prolungare l’intervallo QT, deve essere attentamente valutato l’uso concomitante di Midelut con medicinali noti per prolungare l’intervallo QT o con medicinali in grado di indurre Torsioni di punta come i medicinali antiaritmici di classe IA (ad esempio chinidina, disopiramide) o di classe III (ad esempio amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide), metadone, moxifloxacina, antipsicotici, ecc (vedere paragrafo 4.4).

Scheda tecnica (RCP) Composizione:

Ogni compressa rivestita con film contiene 150 mg di bicalutamide. Eccipiente(i): ogni compressa contiene 188,0 mg di lattosio monoidrato Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Midelut 150 mg è controindicato nelle donne e nei bambini (vedere paragrafo 4.6). Midelut 150 mg non deve essere somministrato ai pazienti che hanno mostrato reazioni di ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.La somministrazione concomitante di terfenadina, astemizolo o cisapride con Midelut 150 mg è controindicata (vedere paragrafo 4.5).

Posologia

Posologia Popolazione pediatrica Midelut non è indicato nei bambini e negli adolescenti. Modo di somministrazione Uomini adulti compresi gli anziani: una compressa rivestita con film (150 mg) al giorno con o senza cibo. Uso: orale Le compresse devono essere inghiottite intere con del liquido. Continuare il trattamento con Midelut per almeno due anni o durante l’intera durata della malattia. Danno renale: nei pazienti con danno renale non è necessario modificare il dosaggio. Non si dispone di dati sull’uso di bicalutamide nei pazienti con danno renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.4). Compromissione epatica: nei pazienti con compromissione epatica lieve non è necessario modificare il dosaggio. Nei pazienti con compromissione epatica moderata o grave il medicinale può accumularsi (vedere paragrafo 4.4).

Avvertenze e precauzioni

Il trattamento va iniziato sotto la supervisione diretta di uno specialista. Bicalutamide viene ampiamente metabolizzata nel fegato. Nei soggetti con grave compromissione epatica vi sono dati che indicano un rallentamento dell’eliminazione, con un conseguente maggiore accumulo della bicalutamide. Quindi Midelut 150 mg deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con compromissione epatica moderata o grave. A causa delle possibili alterazioni della funzione epatica valutare l’opportunità di controllarla periodicamente. Si prevede che la maggior parte delle alterazioni avvenga nei primi 6 mesi di terapia con bicalutamide. Raramente con bicalutamide 150 mg sono state osservate gravi alterazioni della funzione epatica ed insufficienza epatica e sono stati segnalati esiti fatali (vedere paragrafo 4.8). La terapia con bicalutamide deve essere sospesa se le alterazioni sono gravi. La bicalutamide deve essere utilizzata con cautela in pazienti con grave danno renale (clearance della creatinina <30 ml / min), dal momento che non vi è alcuna esperienza relativa all’uso della bicalutamide in questi pazienti. È consigliato il monitoraggio periodico della funzionalità cardiaca nei pazienti con malattie cardiache. Nei pazienti affetti da un’evidente progressione della malattia ed un elevato PSA, deve essere considerata una potenziale interruzione della terapia con bicalutamide. Si è osservata una riduzione della tolleranza al glucosio in uomini in trattamento con agonisti dell’LHRH. Ciò si può manifestare sotto forma di diabete o di perdita del controllo glicemico in pazienti con diabete mellito pre-esistente. Si deve perciò prendere in considerazione il monitoraggio della glicemia nei pazienti in trattamento con bicalutamide in associazione a LHRH agonisti. La bicalutamide è un inibitore del citocromo P450 (CYP 3A4), si raccomanda pertanto cautela quando somministrata in concomitanza a farmaci metabolizzati prevalentemente dal CYP 3A4 (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). La terapia di deprivazione androgenica può prolungare l’intervallo QT. Nei pazienti con una storia di prolungamento dell’intervallo QT o con fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT e nei pazienti che ricevono medicinali concomitanti che possono prolungare l’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5), prima di iniziare il trattamento con Midelut i medici devono valutare il rapporto rischio-beneficio inclusa la possibilità di Torsioni di punta. Midelut 150 mg contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale dilattasi o damalassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. La terapia antiandrogena può causare cambi morfologici degli spermatozoi. Nonostante non sia stato valutato l’effetto di bicalutamide sulla morfologia dello sperma e non siano stati riportati questi cambi morfologici nei pazienti trattati con bicalutamide compresse, i pazienti e/o i loro partner devono effettuare un’adeguata contraccezione durante e nei 130 giorni successivi al termine della terapia con bicalutamide. Il potenziamento degli effetti anticoagulanti cumarinici è stato riportato in pazienti in terapia concomitante con bicalutamide, che può determinare un aumento del tempo di protrombina (PT) e del rapporto normalizzato internazionale (INR). Alcuni casi sono stati associati al rischio di sanguinamento. Si consiglia un attento monitoraggio del PT/INR e si deve prendere in considerazione un aggiustamento della dose anticoagulante (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).

Interazioni

Studi in vitro hanno dimostrato che R-bicalutamide è un inibitore del CYP 3A4, con effetti inibitori più lievi sull’attività del CYP 2C9, 2C19 e 2D6. Sebbene gli studi clinici che hanno utilizzato antipirina come marcatore di attività del citocromo P450 (CYP) non abbiano mostrato alcuna evidenza di potenziale interazione con bicalutamide, l’esposizione media al midazolam (AUC) è aumentata fino all’80%, dopo la somministrazione concomitante di bicalutamide per 28 giorni. Per i farmaci con un indice terapeutico stretto, un simile aumento potrebbe essere rilevante. Per questo l’uso concomitante di terfenadina, astemizolo e cisapride è controindicato (vedere paragrafo 4.3) e richiede cautela la somministrazione concomitante di bicalutamide con composti come la ciclosporina e i calcioantagonisti. Per questi farmaci può essere necessario ridurre il dosaggio, soprattutto in presenza di segni di un maggiore effetto farmacologico o di effetti indesiderati. Nel caso della ciclosporina si consiglia un attento monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche e della condizione clinica dopo l’inizio e la fine della terapia con bicalutamide. Porre cautela durante la somministrazione della bicalutamide in pazienti che assumono medicinali che inibiscono i processi di ossidazione nel fegato, es cimetidina e chetoconazolo. In teoria, ne può derivare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di bicalutamide che teoreticamente può indurre un aumento degli effetti indesiderati. Studi in vitro hanno dimostrato che la bicalutamide è in grado di spostare l’anticoagulante cumarinico, warfarin, dai suoi siti di legame con le proteine. Si consiglia quindi un attento monitoraggio del tempo di protrombina quando si inizia la somministrazione di bicalutamide in pazienti già in trattamento con anticoagulanti cumarinici. Poiche’ il trattamento di deprivazione androgenica puo’ prolungare l’intervallo QT, deve essere attentamente valutato l’uso concomitante di Midelut con medicinali noti per prolungare l’intervallo QT o con medicinali in grado di indurre Torsioni di punta come i medicinali antiaritmici di classe IA (ad esempio chinidina, disopiramide) o di classe III (ad esempio amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide), metadone, moxifloxacina, antipsicotici, ecc (vedere paragrafo 4.4).

Effetti indesiderati

In questo paragrafo gli effetti indesiderati sono definiti come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100 a < 1/10), non comune (≥ 1/1000 a < 1/100); raro (≥ 1/10.000 a ≤ 1/1000); molto raro (≤ 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).Tabella 1 Frequenza delle Reazioni Avverse

Classificazione per sistemi e organi Frequenza Evento
Patologie del sistema emolinfopoietico Comune Anemia
  Molto raro Trombocitopenia
Disturbi del sistema immunitario Non comune Ipersensibilità, angioedema e orticaria
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Comune Diminuzione dell’appetito, diabete mellito
  Non comune Iperglicemia, perdita di peso
Disturbi psichiatrici Comune Diminuzione della libido, depressione
Patologie del sistema nervoso Comune Capogiri, sonnolenza, insonnia
Patologie cardiache Molto raro Angina, difetti di conduzione tra PR e prolungamento dell’intervallo QT, aritmie e alterazioni dell’ECG non spcifiche.
  Non nota Prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.5)
Patologie vascolari Comune Vampate di calore
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune Malattia interstiziale polmonaree(sono stati segnalati esiti fatali),
  Non comune Dispnea
Patologie gastrointestinali Comune Dolore addominale, costipazione, dispepsia, flatulenza, nausea, diarrea
  Non comune Bocca secca
  Raro Vomito
Patologie epatobiliari Comune Epatotossicità, ittero, bilirubinemia, epatomegalia, colestasi e ipertransaminasemiaa
  Raro Insufficienza epaticad, (sono stati segnalati esiti fatali).
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto comune Eruzione cutanea
  Comune Alopecia, irsutismo/ricrescita dei capelli, secchezza cutaneac, prurito, sudorazione
  Raro Reazione di fotosensibilità
Patologie renali e urinarie Comune Ematuria
  Non comune Nicturia
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Molto comune Ginecomastia e dolorabilità mammariab
  Comune Disfunzione erettile, impotenza
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune Astenia
  Comune Dolore toracico, edema dolore generale, dolore pelvico, brividi
  Non comune Mal di testa, dolore alla schiena, dolore al collo
Esami diagnostici Comune Peso aumentato
aLe alterazioni a livello epatico sono raramente gravi e sono frequentemente di natura transitoria; si risolvono o migliorano con il proseguire della terapia o a seguito della sua interruzione. bNella maggior parte dei pazienti che assumono bicalutamide 150 mg in monoterapia si verifica ginecomastia e/o dolore mammario. Negli studi questi sintomi sono considerati essere gravi fino al 5% dei pazienti. La ginecomastia può non risolversi spontaneamente a seguito d’interruzione della terapia, particolarmente dopo un trattamento prolungato. cA causa del codice convenzionale utilizzato negli studi EPC, l’evento avverso ’secchezza cutanea’ è stato codificato all’interno della codifica COSTART "eruzione cutanea". Nessuna frequenza distinta può pertanto essere determinante per il dosaggio di bicalutamide 150 mg, tuttavia è stata assunta la stessa frequenza di bicalutamide 50 mg. dElencata come reazione avversa al farmaco a seguito della revisione di dati di post-commercializzazione. La frequenza è stata determinata in base all’incidenza dei casi di insufficienza epatica riportati in pazienti in trattamento con bicalutamide 150 mg nel braccio in aperto degli studi EPC. eElencata come reazione avversa al farmaco a seguito della revisione di dati di post-commercializzazione. La frequenza è stata determinata in base all’incidenza dei casi di polmonite interstiziale riportati in pazienti nel periodo di trattamento randomizzato negli studi EPC con Bicalutamide 150 mg. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

Gravidanza e allattamento

Bicalutamide è controindicata nelle donne e non deve essere somministrata in gravidanza e durante l’allattamento.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione

Farmaci

ACCORD HEALTHCARE ITALIA Srl

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PRINCIPIO ATTIVO: BICALUTAMIDE

PREZZO INDICATIVO:357,72 €

AUROBINDO PHARMA ITALIA Srl

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PRINCIPIO ATTIVO: BICALUTAMIDE

PREZZO INDICATIVO:124,00 €