ATC: L02BG06 | Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI |
Presenza Glutine:
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Classe 1: A | Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE |
Presenza Lattosio:
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AXELTA è indicato nel trattamento adiuvante delle donne in post–menopausa con carcinoma mammario invasivo in fase iniziale e con recettori estrogenici positivi, dopo iniziale terapia adiuvante con tamoxifene per 2–3 anni. AXELTA è indicato nel trattamento del carcinoma mammario in fase avanzata, in donne in stato di post–menopausa naturale o indotta, nelle quali la malattia è progredita dopo trattamento con terapia anti–estrogenica. L’efficacia non è stata dimostrata nelle pazienti con recettori estrogenici negativi.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Studi condotti in vitro hanno mostrato che il farmaco viene metabolizzato dal citocromo P450 (CYP) 3A4 e dalle aldochetoreduttasi (vedere paragrafo 5.2) e non inibisce alcuno dei principali isoenzimi CYP. In uno studio clinico di farmacocinetica, l’inibizione specifica del CYP 3A4 da parte del ketoconazolo, non ha mostrato effetti significativi sulla farmacocinetica dell’exemestane. In uno studio di interazione con rifampicina, un potente induttore del CYP450, somministrata alla dose di 600 mg/die e una dose singola di 25 mg di exemestane, l’AUC dell’exemestane è stata ridotta del 54% e la Cmax del 41%. Poiché la rilevanza clinica di tale interazione non è stata valutata, la somministrazione concomitante di farmaci quali rifampicina, anticonvulsivanti (es. fenitoina e carbamazepina) e preparati a base di erbe contenenti hypericum perforatum (Erba di San Giovanni) noti per indurre il CYP3A4, può ridurre l’efficacia di AXELTA. AXELTA deve essere usato con cautela con farmaci che vengono metabolizzati attraverso la via del CYP3A4 e che hanno una finestra terapeutica ristretta. Non esiste alcuna esperienza clinica relativa all’uso concomitante di AXELTA con altri farmaci antitumorali. AXELTA non deve essere somministrato in concomitanza con medicinali contenenti estrogeni poiché questi annullerebbero la sua azione farmacologica.
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Ogni compressa contiene Principio attivo: exemestane 25 mg Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
• ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti • pre–menopausa • gravidanza e allattamento
Posologia
Pazienti adulte e anziane La dose raccomandata di AXELTA è di una compressa rivestita con film (25 mg) da assumere per via orale una volta al giorno, dopo un pasto. Nelle pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale, il trattamento con AXELTA deve proseguire fino a completamento di una terapia ormonale adiuvante combinata sequenziale (tamoxifene seguito da AXELTA) di cinque anni o di durata inferiore in caso di recidiva del tumore. In pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata, il trattamento con AXELTA deve proseguire fino a quando è evidente la progressione del tumore. Non sono richiesti aggiustamenti di dosaggio nei pazienti con insufficienza epatica o renale (vedere paragrafo 5.2). Bambini e adolescenti L’uso nei bambini e negli adolescenti non è raccomandato.
Avvertenze e precauzioni
AXELTA non deve essere somministrato alle donne in stato endocrino di pre–menopausa. Pertanto, se ritenuto appropriato da un punto di vista clinico, lo stato di post–menopausa dovrà essere verificato dosando i livelli di LH, FSH e di estradiolo. AXELTA deve essere usato con cautela in pazienti con compromissione della funzionalità epatica o renale. AXELTA è un potente agente che riduce il livello di estrogeni. Una riduzione della densità minerale ossea e una maggiore incidenza di fratture sono stati osservati dopo la somministrazione (vedere paragrafo 5.1). Durante il trattamento adiuvante con AXELTA, le donne con osteoporosi o a rischio di osteoporosi devono essere sottoposte ad un controllo della densità minerale ossea valutata con densitometria ossea all’inizio del trattamento. Sebbene non siano disponibili dati sufficienti a mostrare gli effetti di una terapia per il trattamento della riduzione della densità minerale ossea, causata da AXELTA, il trattamento dell’osteoporosi deve essere iniziato nelle pazienti a rischio. Le pazienti trattate con AXELTA devono essere attentamente monitorate.
Interazioni
Studi condotti in vitro hanno mostrato che il farmaco viene metabolizzato dal citocromo P450 (CYP) 3A4 e dalle aldochetoreduttasi (vedere paragrafo 5.2) e non inibisce alcuno dei principali isoenzimi CYP. In uno studio clinico di farmacocinetica, l’inibizione specifica del CYP 3A4 da parte del ketoconazolo, non ha mostrato effetti significativi sulla farmacocinetica dell’exemestane. In uno studio di interazione con rifampicina, un potente induttore del CYP450, somministrata alla dose di 600 mg/die e una dose singola di 25 mg di exemestane, l’AUC dell’exemestane è stata ridotta del 54% e la Cmax del 41%. Poiché la rilevanza clinica di tale interazione non è stata valutata, la somministrazione concomitante di farmaci quali rifampicina, anticonvulsivanti (es. fenitoina e carbamazepina) e preparati a base di erbe contenenti hypericum perforatum (Erba di San Giovanni) noti per indurre il CYP3A4, può ridurre l’efficacia di AXELTA. AXELTA deve essere usato con cautela con farmaci che vengono metabolizzati attraverso la via del CYP3A4 e che hanno una finestra terapeutica ristretta. Non esiste alcuna esperienza clinica relativa all’uso concomitante di AXELTA con altri farmaci antitumorali. AXELTA non deve essere somministrato in concomitanza con medicinali contenenti estrogeni poiché questi annullerebbero la sua azione farmacologica.
Effetti indesiderati
Exemestane è stato generalmente ben tollerato in tutti gli studi clinici condotti con Exemestane somministrato a una dose standard di 25 mg/die e gli effetti indesiderati sono stati generalmente di gravità da lieve a moderata. L’incidenza di interruzioni a causa di eventi avversi è stata del 7.4% nelle pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale sottoposte a trattamento adiuvante con Exemestane dopo terapia adiuvante con tamoxifene. Le reazioni avverse segnalate con maggiore frequenza sono state vampate di calore (22%), artralgia (18%) e stanchezza (16%). L’incidenza di interruzioni a causa di eventi avversi nella popolazione totale di pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata è stato 2.8%. Le reazioni avverse segnalate con maggiore frequenza sono state vampate di calore (14%) e nausea (12%). La maggior parte delle reazioni avverse possono essere attribuite alle normali conseguenze farmacologiche da deprivazione estrogenica (p. es. vampate di calore). Le reazioni avverse sotto elencate sono suddivise per classe sistemico organica e frequenza. La frequenza è così definita: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100 a <1/10), non comune (≥1/1000 a ≤ 1/100), raro (≥1/10,000 a <1/1000)
Classe sistemico organica | Molto comune (≥1/10) | Comune (≥1/100 a <1/10) | Non comune (≥1/1000 a <1/100) | Raro (≥1/10,000 a <1/1000) | Molto raro (<1/10,000) |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Anoressia | ||||
Disturbi psichiatrici | Insonnia | Depressione | |||
Patologie del sistema nervoso | Mal di testa | Capogiri, sindrome del tunnel carpale | Sonnolenza | ||
Patologie vascolari | Vampate di calore | ||||
Patologie gastrointestinali | Nausea | Dolori addominali, vomito, stipsi, dispepsia, diarrea | |||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Aumento della sudorazione | Rash, alopecia | |||
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Dolori muscoloscheletrici e delle articolazioni(*) | Osteoporosi, fratture | |||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Stanchezza | Dolorabilità, edema periferico | Astenia |
Eventi avversi e patologie | Exemestane (N = 2249) | Tamoxifene (N = 2279) |
Vampate di calore | 491 (21.8%) | 457 (20.1%) |
Stanchezza | 367 (16.3%) | 344 (15.1%) |
Mal di testa | 305 (13.6%) | 255 (11.2%) |
Insonnia | 290 (12.9%) | 204 (9.0%) |
Aumento della sudorazione | 270 (12.0%) | 242 (10.6%) |
Ginecologici | 235 (10.5%) | 340 (14.9%) |
Capogiri | 224 (10.0%) | 200 (8.8%) |
Nausea | 200 (8.9%) | 208 (9.1%) |
Osteoporosi | 116 (5.2%) | 66 (2.9%) |
Emorragie vaginali | 90 (4.0%) | 121 (5.3%) |
Altro tumore primario | 84 (3.6%) | 125 (5.3%) |
Vomito | 50 (2.2%) | 54 (2.4%) |
Disturbi visivi | 45 (2.0%) | 53 (2.3%) |
Tromboembolismo | 16 (0.7%) | 42 (1.8%) |
Fratture osteoporotiche | 14 (0.6%) | 12 (0.5%) |
Infarto del miocardio | 13 (0.6%) | 4 (0.2%) |
Gravidanza e allattamento
Gravidanza Non sono disponibili dati clinici su donne in stato di gravidanza esposte a Exemestane. Studi sugli animali hanno dimostrato effetti tossici sulla riproduzione (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per l’uomo non è noto. Pertanto, AXELTA è controindicato in gravidanza. Allattamento Non è noto se l’exemestane venga escreto nel latte umano. AXELTA non deve essere somministrato durante l’allattamento. Donne in peri–menopausa o in età fertile Il medico dovrà discutere la necessità di adeguati metodi contraccettivi con donne in età fertile, comprese donne in peri–menopausa o donne che sono recentamente entrate nella fase successiva alla menopausa fino a che non sia completamente stabilito il loro stato di post–menopausa.(vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.